Storia
Atene 403. Una storia corale
Vincent Azoulay, Paulin Ismard
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 448
403 a.C., la sconfitta di Atene nella Guerra del Peloponneso comporta una conseguenza tragica per la città: la fine della democrazia. Azoulay e Ismard ricostruiscono in maniera affascinante e innovativa un passato remoto parlandoci però anche del nostro presente in crisi. Perché questa storia lontana millenni ci riguarda molto da vicino. Il 403 a.C. è un anno tanto distante quanto ancora importante per la storia dell'Europa, perché rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo dell'idea democratica, sulla quale si sarebbe poi andata costruendo, nel bene e nel male, la nostra identità. Infatti, in seguito alla vittoria di Sparta nella Guerra del Peloponneso, nel 404 a.C., i Trenta tiranni prendono il potere ad Atene, smantellando l'architettura politica che aveva sorretto la vita della polis per oltre un secolo, e istituendo un regime oligarchico. Tra l'aprile del 404 a.C. e l'autunno del 403, la città diviene dunque teatro di una lunghissima e violenta guerra civile. A guidare la resistenza agli oligarchi c'è Trasibulo, e dopo dure lotte e sfiancanti negoziati la democrazia viene ristabilita. Vincent Azoulay e Paulin Ismard, due tra i piú autorevoli classicisti contemporanei, ricostruiscono nel dettaglio, con passo da narratori e occhio da storici, questa turbolenta serie di eventi. E lo fanno attraverso un coro di voci che va a comporre un grande e avvincente racconto. Seguiamo il destino di Socrate, sempre sfuggente, del suo discepolo e capo dei tiranni Crizia e dell'abile oratore Lisia. Ma anche di figure minori e ignote come lo scriba Nicomaco, la sacerdotessa Lisimaca e lo schiavo Gerys. Dieci personaggi, molto diversi tra loro, che ci rivelano una molteplicità variegata e plurale di punti di vista sulla quotidianità ateniese dell'epoca. E soprattutto ci rivelano il faticoso processo che deve intraprendere una comunità ferita e andata in pezzi per ristabilire la propria unità e rifondarsi su nuove basi. Una lezione quantomai preziosa per i tempi agitati da cruciali mutamenti che stiamo attraversando.
Mare aperto. Storia umana del Mediterraneo centrale
Luca Misculin
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 296
La storia millenaria del Mediterraneo raccontata per quella che è: una grande epopea umana. Dai Neanderthal alle misteriose civiltà dell’età del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, è qui che decidiamo chi diventare. Per gran parte della storia umana il mare ha suscitato una sensazione precisa: la paura. Persino in un posto come il Mediterraneo centrale, dove Europa e Africa si guardano a poca distanza. La storia di questo pezzo di mondo, di un mare che può essere un ponte ma anche una barriera invalicabile, dice molto di noi. Dagli uomini preistorici che dalle sue sponde osservavano quelle acque oscure e minacciose senza mai trovare il coraggio di attraversarle, alle popolazioni che per prime intagliarono un tronco e lo misero in acqua; dai mercanti di ossidiana e i loro riti perduti, alle misteriose civiltà dell’età del bronzo; e ancora: le conquiste degli imperi, le scorribande dei pirati, i flussi migratori che da nord andavano verso sud, come gli italiani che furono spediti in Libia dal regime fascista, o quelli che da sud vanno verso nord, come le migliaia di persone che oggi si affidano a traversate rischiosissime in cerca di una nuova vita o anche solo della sopravvivenza. Luca Misculin fa un vero e proprio carotaggio storico, raccontando la stratificazione di popoli, uomini e miti che si sono succeduti nel corso dei secoli. E allo stesso tempo racconta il Mediterraneo di oggi, le sue isole e i suoi porti, i suoi uccelli migratori e i cavi sottomarini che lo attraversano, i suoi luoghi più inaccessibili, come basi militari abbandonate o piattaforme petrolifere. Muovendosi fra le coste libiche e tunisine, Pantelleria e Linosa fino a Lampedusa, Misculin ci fa conoscere un mare tutt’altro che “nostrum”, mostrandoci il Mediterraneo come fosse la prima volta, con tutte le sue contraddizioni, la sua severa spietatezza, la sua straordinaria profondità storica e umana.
Storie della Resistenza tedesca
Tommaso Speccher
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 216
Negli ultimi anni sono stati molti i film e le serie tv che hanno provato a raccontare episodi della Resistenza tedesca al nazismo. Ma è molto complicato raccontare questo movimento da un punto di vista unitario. A Ovest, per decenni, l’unica resistenza a essere diffusamente nominata e accettata fu quella militare del 20 luglio 1944, giorno del fallito attentato a Hitler legato alla figura di Claus Schenk von Stauffenberg. Solo negli anni ’80 ha inizio il recupero della memoria della Rosa bianca (die Weiße Rose) e delle figure di Hans e Sophie Scholl, con l’intento di dare spazio a una resistenza giovanile ed ‘etica’. Emblematica è anche la memoria del gruppo della Rote Kapelle, una rete diffusa di intellettuali, studenti e artisti che vennero celebrati, in quanto comunisti, nella sola Germania dell’Est, ma che furono – per lo stesso motivo – sistematicamente emarginati nel discorso pubblico occidentale. Il recupero della memoria resistenziale è stato, dunque, per decenni in balia dell’interesse politico di turno in un vortice di strumentalizzazione e appropriazione indebita, soprattutto nell’utilizzo delle memorie più accettabili e ‘convenienti’. Questo libro intende raccontare al lettore italiano le storie dei più importanti movimenti della Resistenza tedesca, calandoli nella loro radice epocale.
Sovversive. Le donne nella lotta armata
Daniela Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 264
1000 donne. Questo è il numero delle militanti che scelsero la lotta armata negli anni ’70 nelle varie formazioni della sinistra extraparlamentare. Una presenza numerosa e molto significativa: quasi il 30% degli effettivi nei 15 anni che vanno dal 1970, anno di nascita delle Brigate rosse, al 1985, anno in cui venne arrestata Barbara Balzerani. Quale fu il loro retroterra sociale e la loro formazione culturale? Perché scelsero la clandestinità e con quali motivazioni? Quale fu il loro ruolo? Si distinsero per il loro protagonismo o ebbero un ruolo ancillare? Dopo la fine della lotta armata, fu più difficile il loro percorso di riabilitazione? In questo libro, basato su interviste, testimonianze e autobiografie, ne leggiamo le parole, le riflessioni a posteriori su quegli anni, la rielaborazione del loro vissuto. Scopriamo così la complessità di un periodo non lontano della storia italiana, spesso liquidato con la suggestiva espressione di ‘anni di piombo’.
Storia passionale della guerra partigiana
Chiara Colombini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 240
A partire dall’8 settembre del 1943 e fino al 25 aprile del 1945, migliaia di giovani e meno giovani abbandonarono la loro vita abituale, presero le armi e si gettarono in un’avventura che stravolse la loro esistenza. Quali furono i sentimenti e le passioni che li spinsero a fare questa scelta e li sostennero in quei venti mesi?
Sul concetto di storia
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: XXII-362
Quando, sotto la minaccia di venire consegnato ai nazisti, si tolse la vita a Port Bou il 25 settembre 1940, Walter Benjamin si era assicurato che potesse pervenire ad Adorno negli Stati Uniti il suo ultimo scritto. Si trattava delle tesi Sul concetto di storia nelle quali aveva cercato di concentrare in brevi note un modello marxista di storia che sapesse reggere all’urto dell’immensa catastrofe che aveva travolto l’Europa fin nei fondamenti della sua cultura, e potesse costituire un fulcro teorico di resistenza per la lotta a venire. Sigillate nella loro concisione e complessità, e però capaci di suscitare attenzione ed eco come pochi altri testi della filosofia del Novecento, le tesi benjaminiane attenuano la loro enigmaticità se, come si propone in questo lavoro, vengono accostate e lette in sequenza con i copiosi materiali antecedenti e preparatori che decenni di filologia benjaminiana ci hanno fin qui messo a disposizione. L’intento dei curatori è stato quindi di rendere direttamente accessibili al lettore italiano, oltre alle varianti di stesura del testo, gli abbozzi, gli appunti, le citazioni e le annotazioni che permettono di discernere, almeno in parte, il precisarsi del pensiero espresso nelle tesi. Nelle tesi Sul concetto di storia, testo estremo della ricerca benjaminiana, l’interrogazione sulla storia attinge vertici di lucida radicalità e di illuminazione teologico-profana proprio perché di quella ricerca essa ha costituito, fin dalla prima giovinezza, un motivo originario e ne ha costantemente accompagnato il cammino.
La Russia contro la modernità
Alexander Etkind
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2025
pagine: 160
La guerra di Putin è in realtà un’«operazione speciale» contro la modernità. L’invasione è stata diretta contro l’Ucraina, ma la guerra ha un obiettivo più ampio: il mondo moderno della consapevolezza climatica, della transizione energetica e del lavoro digitale. Commerciando petrolio e gas, intervenendo a favore di Trump e della Brexit, diffondendo la corruzione, incrementando le disuguaglianze e l’omofobia, sovvenzionando i movimenti di estrema destra e distruggendo l’Ucraina, Putin mira a sopprimere la trasformazione in corso delle società moderne. Alexander Etkind distingue tra la «paleomodernità» e «gaiamodernità», la prima fondata sullo sfruttamento dei combustibili fossili, la seconda sulla transizione energetica. Gli alleati di Putin hanno usato varie strategie per resistere e sovvertire la modernità, dal negazionismo climatico, all’interferenza elettorale all’estero, alla guerra. Sezionando i meccanismi politici che stanno alla base della strategia russa, le fulminanti e rigorose analisi di Etkind sulla struttura sociale di quel paese, sulle sue dinamiche culturali e sui suoi modelli familiari rivelano i motivi profondi che guidano la guerra russa contro la modernità.
Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza
Rashid Khalidi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 416
Nel 1899 il sindaco di Gerusalemme, Yusuf Diya al-Khalidi, rimase molto colpito dalla richiesta del movimento sionista di creare in Palestina un focolare nazionale ebraico. Si decise a scrivere una lettera proprio al fondatore del sionismo, Theodor Herzl, e lo avvertì dei pericoli che si sarebbero presentati. Concluse la sua nota dicendo: «In nome di Dio, lasciate in pace la Palestina». È così che Rashid Khalidi, pronipote di al-Khalidi, inizia questa ampia storia, il primo resoconto generale del conflitto raccontato da una prospettiva esplicitamente palestinese. Attingendo a una grande quantità di materiali d’archivio e ai resoconti di generazioni di membri della sua famiglia – sindaci, giudici, studiosi, diplomatici e giornalisti – Khalidi ribalta le interpretazioni accettate del conflitto, che tendono, nella migliore delle ipotesi, a descrivere un tragico scontro tra due popoli che rivendicano lo stesso territorio. Questo libro ripercorre invece cento anni di guerra coloniale contro i palestinesi, condotta prima dal movimento sionista e poi da Israele, ma sostenuta da Gran Bretagna e Stati Uniti, le grandi potenze dell’epoca. Originale, autorevole e importante, “Palestina” non è una cronaca vittimistica, né tralascia gli errori dei leader palestinesi. Piuttosto, analizzando in dettaglio le forze che si sono schierate contro i palestinesi, offre una nuova visione illuminante di un conflitto che continua ancora oggi.
Italianità adriatica. Le origini, il 1945, la catastrofe
Raoul Pupo
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 240
Primavera 1945. Finisce la seconda guerra mondiale in Europa e l’Italia, che l’ha combattuta a fianco dei nazisti, ne esce sconfitta. Che significa per gli italiani che vivono alla frontiera adriatica? Per la maggior parte di loro, un sospiro di sollievo seguito immediatamente da un nuovo urlo di dolore. Quelle settimane segnano, infatti, un momento di svolta in un lungo dramma. Ma come si è arrivati a questo punto? Di chi sono le responsabilità? E prima ancora, che cos’è stata quell’italianità adriatica di cui si consuma la catastrofe? Il libro ne ripercorre i passaggi fondamentali dal processo di formazione – le cui radici si stendono molto all’indietro nei secoli – all’epoca della nazionalizzazione e della politicizzazione ottocentesche, fino alle convulse vicende novecentesche e alla loro eredità nella memoria, per approdare alla più recente costruzione di un’identità di frontiera protesa verso la cittadinanza comune europea.
Il mondo antico in 20 stratagemmi
Immacolata Eramo
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 312
I Greci presero Troia; Ramses II sconfisse gli Ittiti; Didone fondò Cartagine; Romolo fece rapire le Sabine; Temistocle vinse a Salamina; Annibale tenne in scacco l’esercito romano. Cosa accomuna questi e altri episodi della storia antica, greca, romana e non solo? Il ricorso a imbrogli, trucchi, raggiri: in una parola, stratagemmi. Anche se lasciavano credere che fossero sempre e solo i nemici a perpetrare le astuzie più ambigue ai loro danni, in realtà i popoli antichi non si fecero mai scrupoli a utilizzare mezzi subdoli e ingannevoli. Ritenevano l’intelligenza l’arma più efficace, affidabile e pronta per superare difficoltà, vincere nemici, imporsi sulla scena politica. I protagonisti di questo libro sono personaggi noti e meno noti della storia antica. Alcuni leggendari, come Ulisse, Pericle, Alessandro Magno, Annibale, Cleopatra. Altri meno familiari, ma ugualmente significativi per l’entità delle loro gesta. Tutti emergono vincenti da contesti competitivi o escono indenni da situazioni di disagio. Tutti mostrano come l’intelligenza, nelle sue diverse declinazioni – e tra queste, soprattutto l’astuzia –, sia la chiave per imporsi, o anche solo per sopravvivere, in ogni occasione.
Israele-Palestina in trentasei risposte
Lorenzo Kamel
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 200
Come recita un antico detto spagnolo, quando si verifica un'inondazione - di informazioni, nel nostro caso - la prima cosa che manca è l'acqua potabile. Per farsi un'idea sulle grandi questioni del nostro tempo, molti ricorrono a Wikipedia, alla televisione o a instant book come quelli pubblicati nei mesi seguiti al 7 ottobre 2023: testi spesso scritti da giornalisti o studiosi che non conoscono le lingue locali, non hanno mai lavorato su fonti primarie del Mediterraneo orientale o vissuto nei luoghi di cui scrivono, né hanno mai neanche visitato - fosse anche per qualche ora - Gaza. Al contrario, in modo accessibile, ma senza rinunciare al metodo storico, all'esperienza sul campo e alle fonti, questo volume risponde ai temi cardine legati al conflitto piú lungo della storia contemporanea: il primo "anti-instant book" sulla questione israelo-palestinese, dalla fondazione di Uru-Shalem (Gerusalemme), oltre 5000 anni fa, a oggi.
I campi di Salò. Internamento ebraico e Shoah in Italia
Carlo Spartaco Capogreco
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 464
Uno sguardo approfondito e necessario sulla persecuzione antiebraica di Salò e la geografia della Shoah in Italia. L’idea che sta alla base di questo libro è, anzitutto, quella di fornire al lettore – dopo un rapido richiamo alle vicende dell’antisemitismo fascista, dal 1938 – una mappatura territoriale complessiva, ancora mancante, dell’internamento ebraico attuato dalla Repubblica di Salò, dal 1° dicembre 1943, e delle sue connessioni con la deportazione dall’Italia, condotta dalle autorità di occupazione tedesche, nel quadro della «soluzione finale del problema ebraico». Capogreco affronta il contesto persecutorio antiebraico della R.S.I., determinato soprattutto (sul finire di quell’anno) dal passaggio di testimone dai tedeschi agli italiani nella gestione dei rastrellamenti nella Penisola. Con un’approfondita ricognizione storica, territoriale ed archivistica, egli mette a fuoco tutti i «campi provinciali», contestualizzandoli nella più ampia pagina dell’internamento civile fascista. Non tralascia, quindi, uno sguardo d’insieme agli anni 1940-45 e al composito intreccio tra siti geografici e funzioni politico-poliziesche, relativo all’internamento ebraico e alla Shoah; senza escludere i Lager nazisti che operarono in Italia.