Marsilio: Gli specchi
Volevo un tè al limone. La mia vita da bipolare
Fabio Macaluso
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 208
A trentun anni Fabio Macaluso è un manager di successo, protagonista dell’avventurosa fase di avvio di una delle più promettenti startup italiane. Nello stesso periodo diventa il peggior nemico di se stesso. Prigioniero dei suoi pensieri, inizia una discesa agli inferi che lo condurrà al ricovero e alla diagnosi: disturbo bipolare. Oggi, posta la giusta distanza da eventi ed emozioni, ripercorre quella che non è solo la storia della sua malattia, ma di una presa di coscienza che avviene nella vita di ciascuno quando si guardano in faccia i propri limiti. Come si rinasce dalle ceneri, dopo che il mondo è andato in pezzi? Come si colma la voragine oscura in cui ti spinge la depressione? Come si convive con il ricordo delle azioni commesse quando la mente andava troppo su di giri? Un cammino più che accidentato quello di chi si scopre bipolare, perché l’esistenza stessa può coincidere con la malattia, divenendo drammatica finzione, in cui gli effetti del malessere si confondono con la causa e ci si sente instancabili, ottimisti all’inverosimile: «“Stai male quando stai bene”, queste cinque parole racchiudono l’insidia del mio disturbo». Tra potenti flashback e toccanti riflessioni, l’autore racconta le fasi più dure e la leggerezza dei momenti autentici di condivisione, la ricerca del delicato equilibrio tra terapia e farmaci per affrancarsi dalle visioni distorte create dalla mente, i passi per riprendersi il proprio tempo e far prevalere gli affetti, senza per questo rinunciare alla libertà e alla curiosità intellettuale. Con coraggio e con la stessa intensità con cui l’ha vissuta, rilegge la sua esperienza illuminandola di nuova consapevolezza: «Siamo fatti di memoria: il nostro edificio è più solido se ci avvaliamo delle nostre fondamenta, adattandole o ricostruendole dopo ogni crisi».
Il Paese che conta. Come i numeri raccontano la nostra storia
Linda Laura Sabbadini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 368
I numeri non sono mai neutrali. Possono rendere visibile l’invisibile, rivelare ingiustizie, smascherare luoghi comuni. Eppure, quando si parla di statistiche, molti si ritraggono impauriti, immaginando tabelle sterili e grafici indecifrabili. Linda Laura Sabbadini, pioniera nella statistica sociale e di genere, ribalta questo pregiudizio e ci porta dentro il mondo affascinante dei dati, svelandone il ruolo cruciale nella nostra società. Con scrittura brillante e coinvolgente, l’autrice ricostruisce la storia recente dell’Italia da una prospettiva unica, restituendoci il ritratto di un Paese per molti aspetti diverso da quello che immaginavamo di conoscere: un Paese dove gli uomini si dilettano nel ricamo e le donne preferiscono l’enigmistica, ma anche dove più di sei milioni di italiane hanno subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Percentuali alla mano, mostra come la statistica non sia affatto una fredda disciplina, ma una bussola per orientarsi nel presente, un’arma per tutelare i diritti dei più deboli, il pilastro di una democrazia da difendere contro chi utilizza fake numbers per piegare la verità ai propri interessi. Questo libro è il racconto, visto dall’interno, di una delle più autorevoli istituzioni del Paese, l’istat; è la testimonianza di una vita dedicata a dare voce alla realtà che si scopre con i dati; è un invito a superare le diffidenze e comprendere che dietro ogni numero c’è una storia che merita di essere conosciuta. Perché i numeri sono il riflesso di chi siamo e di chi possiamo diventare.
Mapplethorpe. Una vita
Patricia Morrisroe
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 508
«La mia vita è persino più interessante delle mie foto». È la promessa con cui Robert Mapplethorpe accoglie Patricia Morrisroe, all’epoca inviata del «Sunday Times Magazine», nel suo loft newyorkese, dove si incontrano nel 1983. A distanza di qualche anno, la giornalista intervisterà ancora il fotografo, considerato ormai il più grande della sua generazione, fino al mese prima della morte, sopraggiunta il 9 marzo 1989. Partendo dalle conversazioni avute con lui e con coloro che gli sono stati accanto, l’autrice tratteggia la biografia di un personaggio che si rivela passo dopo passo straordinario: educato secondo la morale cattolica, cadetto dell’accademia militare, hippie, audace sperimentatore nei territori della sessualità, ossessionato dalla bellezza maschile ma a lungo legato a Patti Smith, vittima dell’Aids, e infine al centro di un processo postumo per oscenità che contribuirà a garantirgli la fama mondiale. Scavando nella vita e negli amori del grande artista, Morrisroe porta in superficie ferite personali e segreti professionali, e svela i retroscena delle sue opere più celebri e scandalose. In un mosaico di voci e visioni, ricostruisce sullo sfondo l’atmosfera della rutilante New York di quegli anni, un mondo vertiginoso e contraddittorio, di cui Mapplethorpe fu figlio e profeta: «Era un maestro del bianco e nero, ma in lui di bianco e nero non c’era niente... la sua morte segnò il crepuscolo di un’era».
In cammino. Viaggio nelle abbazie che raccontano il nostro futuro
Livia Pomodoro
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 240
Le abbazie e i monasteri che costellano l’Italia e l’Europa non rappresentano soltanto le vestigia di un glorioso passato. Sono spazi vivi, carichi di memoria e di futuro, in cui la storia ha lasciato tracce feconde, ancora in grado di suggerire modelli, ispirare gesti, sollecitare nuove visioni. È da questa intuizione che prende forma il viaggio qui narrato, un pellegrinaggio laico tra edifici e paesaggi, tra simboli e consuetudini, alla ricerca di ciò che rende attuali queste presenze secolari. Sotto la guida preziosa di Livia Pomodoro, seguiamo le orme dei viandanti che lungo le strade d’Europa si imbattevano in queste meraviglie: dal coro di Canterbury alla biblioteca di San Gallo, in Svizzera, da Orval e Scourmont, in Belgio, alle due Chiaravalle italiane, dall’hortulus di Fulda, in Germania, alle api di Morimondo, da Notre-Dame di Cîteaux, culla d’origine dei cistercensi, a Santa Maria di Follina, tra le colline trevigiane, dall’«abbazia verde» di Plankstetten, in Baviera, alla certosa di San Lorenzo di Padula e a Cisternino, nel Sud d’Italia. Procedendo in questo itinerario, la scoperta dei tesori salvati da saccheggi e distruzioni si intreccia a quella delle intuizioni che – dai progressi della scienza alle forme dell’abitare, dai saperi artigianali alla trasmissione del pensiero scritto – hanno trasformato i territori, ridefinito l’organizzazione del lavoro e dell’economia, rivoluzionato stili di vita. Scopriremo così, nascosti nelle nostre stesse radici, modi alternativi di essere cittadini oggi e sapremo riconoscere nelle abbazie «un motore di conferme e cambiamenti della vita quotidiana che va sotto il nome di tradizione, e che il monachesimo richiama e rifonda, senza paura, adattandosi allo spirito del tempo, ma anche piegandolo». Una sola condizione è richiesta: essere disposti a mettersi in cammino.
Mamma o non mamma
Elena Stancanelli, Carola Susani
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 144
«Cosa accadrà quando arriverà il giorno in cui non potrò più avere figli naturali, il giorno in cui il mio corpo avrà esaurito le cartucce e non ci sarà più possibilità di scegliere? Chissà se sarà quello il mio confine, se diventerò adulta quando uscirò dal ciclo riproduttivo femminile.» Questo scriveva, nel 2009, Elena Stancanelli a Carola Susani, allora in attesa di Nina, la sua secondogenita. Oggi che quel confine è varcato, entrambe avvertono l’esigenza di tornare a confrontarsi sulle rispettive scelte. Tanto più che sembra acuirsi quel che già osservava Susani: «in Italia si combatte una guerra sottile, che ci spinge a contrapporre la nostra vita ai bambini che mettiamo o che potremmo mettere al mondo». Assieme al racconto appassionato delle aspettative contrastanti che, da una parte e dall’altra, animano il tempo della scelta e dell’attesa, i giorni del parto e il ritorno a una «nuova normalità», si susseguono profonde riflessioni sul modo di vivere il sesso e i rapporti con gli altri, la fedeltà, la fatica, l’aborto e la maternità surrogata. Riflessioni che si rivelano tanto più attuali e urgenti nel momento in cui la decisione di mettere al mondo dei figli rischia di diventare questione morale. La ragione, anche a volerla cercare, non sta da nessuna parte, perché, ci dimostrano le autrici, «le ragioni non esistono, esistono le persone».
Spiritualità
Michelangelo Pistoletto, Antonio Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 176
Un maestro dell’arte contemporanea, creatore di simboli e forme, e un gesuita, esegeta rinomato e appassionato d’arte, intrecciano in queste pagine un dialogo vertiginoso. Le parole di Michelangelo Pistoletto e di padre Antonio Spadaro non si limitano a incontrarsi: si rincorrono, si sfidano, costruendo un percorso imprevedibile che esplora l’essenza stessa degli uomini e delle donne. Al centro di questa conversazione, nata negli anni e maturata come una sinfonia, emergono i temi della memoria collettiva e del bisogno di dare e ricevere cura, della sofferenza umana e dell’intelligenza artificiale, della spiritualità intesa come «fermentazione», desiderio di un aldilà e di un senso, necessità di costruire una pace che abiti il mondo. Allo stesso tempo, l’arte, strumento di indagine esistenziale, estende il suo rapporto con l’intera società, portando la spiritualità a ritrovare il suo posto. Spiritualità e arte, compenetrandosi, smettono così di essere due mondi separati e diventano luoghi per comprendere l’essere umano e la sua capacità di trasformare la realtà. Con una prosa ricca e suggestiva, il volume combina teoria e pratica, emozione e intelletto, lasciando un segno profondo nel lettore, chiamato a rendere l’incontro tra le idee un’esperienza viva di ricerca. Un invito a riscoprire la meraviglia, a interrogarsi sul proprio ruolo nell’universo e a immaginare nuovi orizzonti dinanzi al futuro.
L'aquila nera. Una storia rimossa del fascismo in Albania
Anita Likmeta
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 176
«Non ricordo chi fu il primo a vederlo, se mio cugino Armand o sua sorella Xhixhja. Ricordo però che facemmo subito capannello intorno a quello strano ritrovamento. Un lungo osso bianco era affiorato dalla terra e se ne stava lì, mezzo dentro e mezzo fuori, come la radice di un albero.» Fine estate 1994. A Rrubjekë, un villaggio con le case basse di pietra e i campi che si estendono a perdita d’occhio, una banda di ragazzini in cerca di avventure si imbatte nei resti di alcuni soldati italiani. Anita è la più piccola del gruppo, ma percepisce tutta la drammaticità di quel momento in cui la morte si rivela ai suoi occhi nell’uliveto non lontano dalla casa dove vive con i nonni. È allora che comincia a farsi domande che la porteranno a decidere di raccontare una storia dolorosa condivisa tra le sue due patrie: quella natale, l’Albania, e quella d’adozione, l’Italia. Tra legami profondi e ferite aperte, tra cronaca familiare e tragedia collettiva, Likmeta sottrae all’oblio una vicenda complessa che si snoda su più piani temporali, dagli anni trenta agli anni novanta del Novecento, fino ai giorni nostri. Scoprirà così che l’Italia non è stata solo quella degli invasori, delle navi che riempirono il porto di Durazzo il 7 aprile 1939, delle uniformi per le strade di Tirana, dei manifesti con il volto di Mussolini, dell’italiano imposto come lingua del potere. Un’altra Italia non si era limitata a eseguire ordini e, nel caos dell’8 settembre 1943, aveva scelto. Di quelle testimonianze diventa urgente ritrovare e custodire la memoria. Soprattutto oggi, nella consapevolezza che «il fascismo non è un ricordo del passato. L’invasione dell’Albania non è un fatto archiviato nei manuali. Raccontarla significa strapparla alla retorica e alla neutralità. Significa dire che dietro le manovre politiche, le leggi, i trattati, c’erano volti, mani, terre spaccate e storie che si sono spezzate».
1940. Il grande esodo della letteratura in fuga da Hitler
Uwe Wittstock
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 336
Tra maggio e giugno del 1940, l’esercito nazista marcia su Parigi, costringendo a una fuga precipitosa otto milioni di persone. È un vero e proprio esodo, che coinvolge anche gli esuli austriaci e tedeschi che in Francia credevano di aver trovato un rifugio sicuro dalla minaccia hitleriana nel 1933. La Gestapo si mette subito sulle tracce di Hannah Arendt, Walter Benjamin, Heinrich Mann, Franz Werfel, e di tanti dissidenti che dovranno nuovamente scappare. I loro destini e quelli di altri scrittori e artisti, nonché di centinaia di profughi meno noti, convergeranno nel 1940 a Marsiglia. Qui Benjamin affiderà copia del suo ultimo saggio ad Arendt, nella speranza che almeno i suoi scritti possano sopravvivergli. Qui riparerà Max Ernst, evaso dai campi di internamento che il governo francese ha predisposto per i potenziali nemici stranieri. Ed è qui che Varian Fry, un giornalista poco più che trentenne venuto da New York, metterà a rischio la propria vita per far uscire clandestinamente dal paese i perseguitati. Con stile avvincente e ritmo serrato, Uwe Wittstock ricostruisce l’odissea di artisti e intellettuali alla conquista della libertà e riporta alla luce la figura e l’operato di Fry e delle persone straordinarie che riunì intorno a sé per trarli in salvo. Restituendo voce e profondità a queste vite, l’autore racconta come dalla disperazione possa nascere un incredibile coraggio e come, anche nei tempi più bui, ci siano stati «donne e uomini che hanno saputo tenere alto il vessillo dell’umanità».
Quando imparammo la paura. Vita di Laura Geiringer sopravvissuta ad Auschwitz
Frediano Sessi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il giorno e l’ora della liberazione dai campi di concentramento vengono spesso raccontati e rappresentati come un ritorno alla vita e la fine di atroci sofferenze. Non è stato così per molti dei prigionieri dei Lager, tanto meno per le poche donne scampate all’orrore. E non è stato così per Laura Geiringer, unica sopravvissuta della sua famiglia, tornata a casa con la consapevolezza di dover impiegare tutte le sue forze per ricominciare a vivere. La vergogna e il disgusto per quanto subito la spingono a tacere: chi le crederebbe? A chi parlare dei tremendi esperimenti che il professor Carl Clauberg conduceva sui corpi delle donne ad Auschwitz? Chi non aveva esperienza del Lager non poteva capire, forse non sarebbe nemmeno riuscito ad ascoltare. Unico sfogo per sfuggire al ricordo delle abiezioni di Birkenau è il diario di memorie a cui affida i suoi pensieri. Grazie a quelle parole, a nuovi documenti e a testimonianze inedite, Frediano Sessi ricostruisce la tragica storia di Laura e della sua famiglia, dalla serenità dell’infanzia all’ignominia delle leggi razziali; dalla tentata fuga a Gruaro alla detenzione a Venezia; dal tragico trasferimento ad Auschwitz sul medesimo convoglio di Primo Levi al tentativo di riprendere, dopo la liberazione, un’impossibile normalità. Accanto alle storie sia degli aguzzini sia delle compagne che con lei hanno condiviso torture e vessazioni, emerge con forza in queste pagine il desiderio di resistere con ogni mezzo a quel male assoluto.
Autonomia. La rivoluzione necessaria
Luca Zaia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 176
La grande riforma dello Stato spiegata per la prima volta ai cittadini Questo libro rappresenta l’occasione di parlare ai cittadini, in maniera semplice e diretta, di autonomia e dei principi che l’hanno ispirata, e sancisce l’impegno politico del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, da sempre in prima linea nel sostenere quella che definisce «la madre di tutte le riforme». In che cosa consiste davvero l’autonomia? E come potrà cambiare in meglio la vita dei cittadini? L’autore riporta la discussione sul piano pragmatico, di chi vive e lavora sul territorio, mostrando perché la svolta andrà a beneficio di tutte le regioni. E smonta le obiezioni e le strumentalizzazioni di quanti additano l’autonomia come una minaccia all’unità del paese e difendono un sistema che ha contribuito a creare le attuali diseguaglianze. L’autonomia è, per Luca Zaia, la rivoluzione pacifica in grado di rilanciare la crescita.
La casa di Adam. La miglior vita possibile
Stefano Vietina
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 128
"La Casa di Adam" è l’Hospice pediatrico di Padova aperto nel 2007. Un luogo dove i bambini malati trovano accoglienza e assistenza; dove l’ospite è sacro e sacri sono i suoi diritti di persona, di cura, di veder garantita la miglior qualità della vita possibile. Perfino –sembra incredibile, ma è vero – il diritto a un’insperabile felicità. «Non c’erano limiti alla vita, non più. E abbiamo avuto una vita meravigliosa, abbiamo fatto tante belle cose», dice la mamma di Anastasia raccontando l’esperienza della sua famiglia all’Hospice di Padova. Questo libro, nella sua varietà di racconti, storie e riflessioni, ci porta nel mondo “vero” delle cure palliative pediatriche: un mondo reale, duro, talvolta controverso, certamente difficile, ma allo stesso tempo pieno di speranza e di possibilità, ricco di opportunità, di nuovi spunti di conoscenza e di confronto, di normalità. È rivolto a tutti, perché parla di esperienze vissute, di vita concreta, con la bellezza e i limiti che la realtà impone.
La mia vita in musica
Antonio Pappano
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 320
«Con un cognome come Pappano non farai mai carriera». Questo si sentì dire agli esordi colui che è oggi tra i direttori d’orchestra più noti e celebrati al mondo. Della determinazione a migliorarsi appresa dai genitori, emigrati italiani a Londra da un piccolo paese della Campania, Antonio Pappano ha fatto una regola di vita che lo ha portato a dirigere nei maggiori teatri, da Oslo a Bruxelles, da Parigi a New York. In questa toccante testimonianza sul potere della musica di trasformare l’esistenza, si volta indietro per tracciare un primo bilancio del cammino fatto finora, tra successi e delusioni, amicizie e collaborazioni, scommesse folli e colpi di fortuna. Assecondando i movimenti dei ricordi, come in una sinfonia, racconta dell’infanzia e dell’emozione della prima opera diretta, del dialogo costante con le note di Wagner, Verdi, Mozart, Rossini fino ai compositori contemporanei, svelando i segreti e le lezioni sempre nuove che riesce a trarre da ogni esecuzione e dalla conoscenza minuziosa delle opere e della loro storia. Apre squarci illuminanti sul «dietro le quinte», le prove e i contrasti prima di ogni spettacolo, in una coinvolgente incursione nella memoria che colpisce per la vitalità con cui ritrae le figure di sommi interpreti, come Plácido Domingo, e direttori del calibro di Daniel Barenboim. L’esito di questo meraviglioso viaggio di scoperta è la voglia di restituire almeno in parte quanto ricevuto, insegnando ai giovani, affinché attraverso la musica possano apprendere la collaborazione, l’ascolto, la capacità di intonarsi agli altri. Dalle pagine emerge immutata la stessa passione di quel bambino che accompagnava il padre al pianoforte e che ha ancora tanto da imparare, perché – scrive l’autore – «non importa quante volte ti chiameranno “maestro”, non devi mai smettere di crescere».