Marsilio: Letteratura universale. Mille gru
Racconti di pioggia e di luna
Akinari Ueda
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 210
Nove storie di fantasmi nelle quali Ueda Akinari (1734-1809) riprende spunti cinesi e motivi del folclore, del romanzo e del teatro giapponesi, rielaborandoli in situazioni originali. Ma questi elementi sono solo parte dell'intuizione poetica e della capacità dell'autore di trasformare le sue sue storie in racconti dove il ricorso al soprannaturale è soprattutto in funzione estetica, la paura è mitigata dalla poesia, e quando "cantano i fagiani e combattono i draghi" il brivido dell'orrore si accompagna all'emozione della bellezza.
Al giardino delle peonie e altri racconti
Kafu Nagai
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 308
Nagai Kafu è uno dei grandi nomi della letteratura giapponese moderna. Sensibile al fascino della cultura occidentale è vicino al naturalismo francese anche se della lezione di Zola gli resteranno soprattutto la precisione per il dettaglio e un amore per la descrizione che diventa raffinata letteratura. In risposta alla frenesia del tempo, la sua scrittura trova rifugio nelle emozioni e nelle atmosfere dei quartieri di piacere, un microcosmo pieno di raffinato edonismo e di nostalgia, ultimo riverbero della cultura tradizionale riproposta come modello di una nuova creatività.
Maschere di donna
Fumiko Enchi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 1999
pagine: 207
La storia si svolge negli anni Cinquanta del nostro secolo ma tratta un tema caro alla letteratura classica, quello della forza distruttiva della gelosia e del risentimento femminile. Una storia di amore e di morte nella quale si intrecciano inganni, tradimenti, inspiegabili possessioni, tutta giocata attorno alla protagonista femminile, Mieko, che sotto una maschera di serena compostezza nasconde un rancore profondo e inestinguibile che nasce da una odiosa esperienza matrimoniale.
Storia di un tagliabambù
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: 101
"L'antenato è il primo ad apparire di tutti i 'monogatari'", così Murasaki Shikibu (XI secolo) consacra "Storia di un tagliabambù", testo risalente al 909 ca. Il termine 'monogatari' caratterizza una prosa, spesso inframmezzata da componimenti poetici, che si identifica con la grande pagina letterararia di epoca Heian (794-1185). "Storia di un tagliabambù" è il primo 'monogatari' perché l'anonimo autore racconta in modo nuovo una storia presa dalla tradizione orale, dandole una struttura narrativa che rimarrà nei secoli. L'estensore del testo è senza dubbio da identificare in un intellettuale, buon conoscitore della lingua cinese e così vicino all'ambiente di corte da permettersi di adombrare personaggi realmente esistiti.
Yoshino
Junichiro Tanizaki
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: 144
Una trama esile ma con diversi piani di lettura, un andare svagato apparentemente senza tema, un'intensa nostalgia del passato, il ricordo ricorrente di suoni e colori, una polifonia che trova spazio in un ambiente naturale tra i più affascinanti nonché culla della storia giapponese: tutto questo è "Yoshino" (dal nome di una zona del Giappone), romanzo breve che Tanizaki completò nel 1931. Non è un diario di viaggio, anche se di viaggi si parla, piuttosto un percorso della memoria. Sono i ricordi che si affollano, la presenza inquietante e fiabesca della volpe, i richiami alla classicità, la sensualità dello scrittore protagonista a far da cornice alla vicenda.
Storia di Ochikubo
Anonimo
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1998
pagine: 292
Al pari di tante altre opere della narrativa giapponese classica, tuttora ignota è l'identità dell'autore di "Storia di Ochikubo". Di certo, a giudicare per lo meno dallo stile e dalla terminologia di molti passi, l'opera fu il frutto della fantasia di uno dei numerosi aristocratici che nel corso della prima metà del periodo Heian (794-1185) produssero letteratura a uso e consumo delle dame di corte di Kyoto. Per molti secoli il romanzo fu attribuito a Minamoto no Shitago (911-983), letterato e poeta il cui nome è legato ad altri due testi del periodo: il "Taketori monogatari" (inizio X secolo) e l'"Utsuho monogatari" (fine X secolo). Il più antico manoscritto dell'"Ochikubo monogatari" esistente è una copia della metà del XV secolo.
La morte d'oro
Junichiro Tanizaki
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 98
Il protagonista de La morte d'oro incarna, nella sua ricerca di perfezione, un ideale di bellezza insolito nell'estetica dell'autore, così inusitato da indurre poi lo scrittore a rinnegarlo. Ma è proprio a quest'opera che Mishima Yukio dedica un saggio pochi mesi prima del suicidio nel 1970. Un testo che diviene riflessione teorica sull'estetica del narcisismo, cioè sulla tentazione dell'artista di fare di se stesso l'oggetto dell'arte. Quando ciò si realizza, al protagonista de La morte d'oro, come a Mishima, non resta altra soluzione che la morte sublime. L'atto finale non può che essere il suicidio, la "bella morte".