Mazzotta: Fotografia

Il libro vuol essere un omaggio al mito della Patagonia: l'estremo Sud del mondo, con i suoi più grandi ghiacciai, le sue pianure sconfinate e brulle, le zone più incontaminate e disabitate, dove ancora oggi pochi esseri umani hanno messo piede. Alberto Maisto racconta la Patagonia attraverso l'obiettivo della sua macchina fotografica tentando di trasmettere ai lettori tutte le sensazioni e le emozioni che lui ha provato trovandosi di fronte al maestoso spettacolo del ghiacciaio Perito Moreno, o percorrendo la desolata e pietrosa Ruta 40, o rimanendo stupefatto dalla trasparenza dell'aria, dal colore del cielo e dalla straordinaria luce che caratterizza questa terra. Il volume si differenzia per una novità, non è solo un libro da guardare ma anche da leggere: le fotografie sono infatti accompagnate da brevi brani di scrittori, viaggiatori, giornalisti che come Maisto hanno visitato la Patagonia e hanno mirabilmente saputo descriverla nelle loro pagine.

Il volume ripercorre i 50 anni della straordinaria carriera del fotografo genovese Giorgio Bergami, «fotografo d'agenzia» (Publifoto), come ama definirsi, la cui ricchezza di esperienze e di temi trattati lo legano inscindibilmente alla storia di Genova, ma anche a quella d'Italia. Noto per la sua scrupolosa opera di documentazione della cronaca politica e la sua funzione di denuncia sociale, dal dopoguerra fino ai giorni nostri, Bergami rivela in questo volume di aver espresso la propria creatività anche in ambiti diversi quali il cinema e il teatro, la fotografia di paesaggio o il collage. Saggi di numerosi studiosi e protagonisti della vita culturale di Genova animano questo libro che si inserisce appieno nello spirito della storica collana Mazzotta Fotografia.

Il catalogo accompagna la mostra promossa dalla Provincia di Milano sulla testimonianza fotografica di Livio Senigalliesi che documenta la realtà antropologica, geografica e politica delle Repubbliche del Caucaso, drammaticamente segnata da conflitti dimenticati. Il lavoro di Senigalliesi apre una breccia nel muro di silenzio che spesso circonda realtà sconosciute ai più per informare su cosa sta succedendo oggi in queste regioni. Le immagini raccolte nel volume vanno oltre il reportage e costituiscono un documentario, un viaggio attraverso paesaggi di fascino struggente e sconosciuto dove si incontrano figure di intensa espressività che rivelano la storia di regioni di antiche tradizioni e la sofferenza del presente.