Medusa Edizioni: Argonauti
La mente primitiva. Alle origini dell'antropologia
Augustus H. Pitt-Rivers
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 61
Nel 1884, un geniale e bizzarro ufficiale dell'esercito britannico donò all'Università di Oxford un patrimonio di 18.000 pezzi da collezione raccolti nell'arco di alcuni decenni, che per la prima volta riunivano secondo criteri scientifici gli oggetti, gli strumenti, le opere della vita quotidiana dei popoli di tutto il mondo e di tutti i tempi. Nacque così il "Pitt-Rivers Museum", e lo scritto sui "principi di classificazione", qui presentato, ne è l'atto di fondazione teorica. Interpretando alla perfezione lo spirito del tempo, segnato dal darwinismo, dall'espansione coloniale e da un senso di progresso ad infinitum, l'idea che stava al centro delle riflessioni del generale-archeologo era di risalire alla sequenza con la quale si è reso possibile lo sviluppo dal selvaggio primitivo all'uomo moderno. Quanto ci sia di "profetico" in questa ricerca (si pensi alla "sequenza" come metafora assoluta della genetica), e quanto invece di illusorio e di etnocentrico, emerge tra le righe dalle riflessioni sui criteri di classificazione primitiva scritte vent'anni dopo da Durkheim e Mauss. L'arco di tempo che separa questi due testi segna l'alba dell'antropologia culturale e di un nuovo modo di pensare la natura umana.
Abitare la gola di dio. Scritti sull'origine della poesia
Max Loreau
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 142
I saggi di poetica qui raccolti presentano pagine di analisi su autori come Henri Michaux e Saint-John Perse, accanto a indagini filosofiche sull'origine della poesia e sulle funzioni espressive del linguaggio. La poesia, e in generale la scrittura, viene interpretata come espressione originaria e traccia del corpo stesso, in cui il ritmo della lingua e del canto accompagna l'emergere e lo svolgersi del pensiero.
Caratteri primordiali
Rodney Needham
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 116
Caratteristica irriducibile della vita privata e sociale degli uomini è la costruzione di immagini che comunicano senso ed emozioni. In questo libro Rodney Needham dà prova della sua originale prospettiva intellettuale: dall'antropologia culturale alla filosofia, dalla semiotica alla biologia, dalla psicologia alle scienze sociali, il tema portante è la natura umana nelle sue radici simboliche elementari: i "caratteri originari" dell'espressività umana segnano il tracciato che conduce alla disamina dei simboli che attraversano le epoche e le culture delle "fantasie evasive", come le chiama Needham, che spingono le società a costruire narrazioni collettive, miti, leggende, forme d'arte.
Un teatro apocrifo. Il potenziale dell'arte teatrale nel Workcenter of Jerzi Grotowski and Thomas Richards
Antonio Attisani
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 259
Jerzy Grotowski (1933-1999) è considerato unanimemente l'ultimo grande protagonista del teatro contemporaneo di statura universale. La sua grandezza viene ogni giorno di più riscoperta da critici e spettatori, e tanto sulla scena quanto negli studi emerge la centralità delle sue concezioni non solo relative al teatro. Al cuore del suo lavoro c'è l'attore e l'essere umano, il corpo nelle sue manifestazioni visibili (la persona) e invisibili (l'essenza). I suoi testi sono stati spesso fraintesi, e per lungo tempo la sua opera (svolta per quindici anni in Italia, prima di passare il testimone al giovane Thomas Richards) è stata praticamente ignorata. Questo libro indaga il suo pensiero alla luce dell'esperienza del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards che opera a Pontedera dal 1986. Il saggio organico esamina in particolare la dimensione antropologica di un teatro inteso all'insegna dell'"Arte come veicolo", il cui esempio emblematico resta la messa in scena del Dies Irae. Il legame con gli aspetti esoterici e misterici in cui il tantrismo e l'universo kafkiano si fondono, mette in luce il nucleo portante di un'esperienza teatrale che si definisce come "filosofia a piedi nudi".
Filosofia bantu
Placide Tempels
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 185
La «scienza della pittura» di Leonardo. Analisi del «Libro di pittura»
Rodolfo Papa
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 286
Da secoli ci si interroga sulla figura di Leonardo, senza mettersi d'accordo: fu più artista o più scienziato? più filosofo o più scrittore? Per rispondere a questa domanda Rodolfo Papa indaga fra le pagine del "Libro di pittura". Ne emergono la filosofia e le conoscenze tecniche profondissime possedute da Leonardo.
Ombre. Sul culto dei morti a Malekula, Melanesia orientale
Remo Guidieri
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 211
Un culto dei morti nella Melanesia orientale diventa il terreno di prova su cui Remo Guidieri costruisce un palinsesto critico e polemico verso la moda che confonde antropologia e estetologia e uniforma tutto sotto il segno della globalizzazione economica. "Il culto funerario Mbogote - scrive l'autore -, come tanti altri, e non solo in Melanesia, produce artefatti, utili ai culti, o semplici utensili. Nella nuova relazione economica col mondo occidentale, tale cultura vide trasformare (parzialmente) simile funzione in quella "nobile" di produzione di "opere d'arte". Superfluo considerare l'innovazione moralisticamente, denunciando i bianchi che approfittano di tale debolezza. Ma non esprimere dubbi sarebbe ipocrisia.
Lettera sul potere di scrivere
Claude-Edmonde Magny
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 53
Scrivere è un gesto naturale? Una domanda che ogni scrittore si pone e alla quale si risponde in vario modo: è una via per rendere memoria di qualcosa, oppure è il frutto di un'indignazione verso chi riduce la scrittura a un dettato personalistico, al proprio narcisismo. A questa domanda cerca di rispondere questo breve e fulminante saggio, composto da una raffinata scrittrice francese nel 1943 in forma di lettera all'amico e scrittore Jorge Semprún. Senza che mai emerga dal discorso, lo scritto è anche una risposta alla domanda di Adorno: si può fare ancora poesia dopo Auschwitz? Magny crede di sì e scommette sul potere della scrittura di rischiarare il mondo da quella opacità che lo rende talvolta insopportabilmente ingiusto e vano.
Il caso Tapner
Victor Hugo
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 92
In esilio a Guemesey, Victor Hugo scrive anche sulla questione della pena capitale. Lo spunto gli è dato dalla condanna ed esecuzione di un certo Tapner, colpevole di aver ucciso una donna per derubarla nella propria casa, fatto avvenuto proprio sull'isola dove lo scrittore viveva la sua condizione di "proscritto". Nei tre testi che qui vengono tradotti in italiano, Hugo si rivolge alla popolazione dell'isola chiedendo loro clemenza e mettendo in luce la "barbarie" della pena di morte. Il suo appello non ferma la mano del boia, e a esecuzione avvenuta Hugo invia una lunga lettera di protesta a Lord Palmerston, il ministro dell'Interno inglese, dove rievoca con attenzione minuziosa e persino a tratti raccapricciante l'avvenimento.
Poetiche in transito. Sisifo e le fatiche del tradurre
Franco Nasi
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2004
pagine: 240
Diogene coricato. Una polemica su civiltà e barbarie
Roger Caillois, Claude Lévi-Strauss
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2004
pagine: 165
Due grandi antropologi divisi sull'arciquestione dell'Occidente: qual è il confine che separa civiltà e barbarie? Nel 1954, sulle pagine della "Nouvelle Revue Française", Roger Caillois si scagliava contro gli intellettuali che, delusi dalla cultura dell'Occidente, rinnegavano gli ideali della propria civiltà fino a spingersi a esaltare i "valori" della barbarie. L'accusa si rivolgeva in modo specifico al saggio di Claude Lévi Strauss, "Razza e storia", apparso nel '52 per volontà dell'Unesco; l'uguaglianza fra le culture e le razze e l'impossibilità di stabilire gerarchie fra di esse, sostenute dall'antropologo francese, apparivano a Caillois argomentate in forme poco coerenti.
Concetti in storie
Hans Blumenberg
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2004
pagine: 280
Un grande pensatore tedesco alle prese con i fatti quotidiani, i paradossi, gli aneddoti e gli imprevisti della vita, ma anche con le grandi questioni della filosofia. E con un pubblico insolito: i lettori del giornale. Storie concettualizzate secondo "formule" che hanno il tono a metà strada fra l'aforisma fulminante e il luogo comune, fra l'abracadabra e l'algoritmo, tra la superstizione e l'esattezza. Un registro di scrittura che pur avvicinandosi al tono del narratore, ha l'inconfondibile costruzione del filosofo e corre sul sottile crinale dello humour e del rigore, con una prosa densa di "pensiero" e di calembour.