Mimesis: Athanor
Athanor. Volume Vol. 25
Augusto Ponzio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 538
La speranza è una modalità specifica della semiosi umana in quanto capacità di metasemiosi (Thomas A. Sebeok), di impiego dei segni sui segni, e quindi anche capacità di riflessione, come tale collegata con il senso del tempo, della diacronia e caratterizzata dalla possibilità della progettazione, dell’innovazione, dal “gioco del fantasticare” (Charles S. Peirce) ma, come tale, caratterizzata anche dalla coscienza dell’insecuritas (Giuseppe Semerari) nei confronti della natura, degli altri e anche di se stessi, del proprio corpo. La speranza, collegata con l’insecuritas, è un segno umano, troppo umano. Esso è il segno della possibilità perlomeno di immaginare, e anche di voler realizzare il proprio bene, e sicuramente sta alla base dell’invenzione e dell’esercizio di “tecniche di rassicuramento” (scienza, politica, religione ecc.), su cui la metodica filosofica (Ferruccio Rossi-Landi), inseparabilmente dalla scienza dei segni, cioè la semiotica – specificamente orientata in questo caso come semioetica –, si propone di riflettere recuperandone il senso, proprio nel segno della speranza. Sono queste le tematiche e le prospettive che qui ci si propone di considerare.
Athanor. Volume Vol. 25
Augusto Ponzio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 310
L’intera produzione nell’attuale forma sociale, e non soltanto la parte intermedia del ciclo produttivo – quello dello scambio, della circolazione, del mercato –, avviene come comunicazione, tanto che possiamo caratterizzarla come comunicazione-produzione. La globalizzazione della comunicazione-produzione non riguarda soltanto l’estensione dei mezzi di comunicazione e l’espansione del mercato a livello planetario. Concerne anche l’inglobamento nella comunicazione-produzione dell’intera vita umana, sia nella forma dello sviluppo, del benessere e del consumismo, sia nella forma del sottosviluppo, della povertà e dell’impossibilità di sopravvivenza; sia nella forma della salute, sia in quella della malattia; sia nella normalità, sia nella devianza; sia nell’integrazione, sia nell’emarginazione; sia nell’occupazione, sia nella disoccupazione; sia nello spostamento funzionale di forza lavoro proprio dell’emigrazione, sia in quello della richiesta di accoglienza negata della migrazione; sia nella pace, sia nella guerra; sia nel traffico e nell’uso di merci legali, sia di merci illegali, dalla “droga” alle armi “non convenzionali”. Anzi l’inglobamento non si limita alla sola vita umana. Perché l’intera vita del pianeta è ormai coinvolta (anche compromessa e messa a rischio) nella comunicazione-produzione.