Minerva Edizioni (Bologna): Flat out
Johnny Cecotto. L’eroe a 2 e 4 ruote
Sergio Remondino
Libro: Libro rilegato
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 272
Johnny Alberto Cecotto è l’eroe dei due mondi, il Venezuela che gli ha dato i natali e l’Italia sua seconda patria, e dei due modi: correre e vincere con le 2 e le 4 ruote. Non sono in molti a esserci riusciti: Nuvolari, Surtees, Hailwood, Valentino. E Cecotto. Campione del mondo di motociclismo, classe 350, nel 1975, a soli 19 anni. E terzo alla 200 Miglia di Daytona, vinta l’anno seguente. Poi campione del mondo classe 750 nel 1978 e trionfatore in tre edizioni della 200 Miglia di Imola: a 24 anni Johnny ha già vinto tutto con le 2 ruote. O quasi: la classe regina, la 500, gli è sfuggita e questo è ancora oggi un nervo scoperto per lui. Nel 1980 il grande salto: passare alle 4 ruote. Ed eccolo in Formula 2, dove nel 1982 ha come ingegnere di pista un certo Adrian Newey, allora agli inizi della carriera, e dove perde in maniera rocambolesca il Campionato Europeo, per 1 solo punto. Poi la Formula 1, il sogno di bambino, spezzato in un freddo venerdì mattina del 1984 a Brands Hatch, quando insieme alla sua Toleman – dove è compagno di squadra di un debuttante predestinato, Ayrton Senna – vengono distrutte le sue caviglie e la sua ambizione più grande. Miracolosamente tornato a camminare, Johnny torna anche a correre. Non più in Formula 1, ma nella categoria Turismo e in particolare con la Bmw, per vincere oltre 50 gare, fra le quali le 24 Ore di Spa-Francorchamps e del Nürburgring, e diversi campionati prestigiosi.
Arancia meccanica. La favola della McLaren
Mario Donnini
Libro: Libro rilegato
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 336
Fino a oggi, per gli appassionati italiani, la storia della McLaren non era mai stata dettagliatamente raccontata. Eppure è un realissimo romanzo affascinante, una trama che inizia dalla tenacia di un bambino malato, Bruce McLaren, il futuro fondatore, che da un oscuro ospedale della Nuova Zelanda, afflitto da un morbo raro, trova la forza di coltivare passione, talento e sogni. Dando vita a una carriera inattesa e bellissima di pilota, imprenditore e costruttore di bolidi recanti il suo stesso nome. E il suo eguale spirito. Inaffondabile, vincente, sempre capace di risorgere dopo le cadute peggiori. Ed è così che Arancia Meccanica diventa un viaggio affascinante nelle corse dei favolosi anni Sessanta ma anche nei dolci e spietati Seventies, all’inizio dei quali il fondatore Bruce ha l’incidente mortale che muterà la storia del suo marchio, pur lasciandolo più combattivo e vitale che mai. I mondiali con Fittipaldi e Hunt, dopo i trionfi Can-Am, vivificano la nuova McLaren, che sfonda a Indy e si erge come leggenda sfrecciante. Pronta a vivere epoche ulteriori, sotto l’egida di Ron Dennis, con Lauda, Prost, Senna, Hakkinen e Hamilton, in una sfida senza tempo, quale soggetto rivale archetipo della Ferrari. Con un favoloso mondiale Costruttori F1 conquistato a fine 2024, che ne chiama chissà quanti altri ancora… Testimoni, bolidi, campioni, monoposto: il cast che dà vita a queste pagine è eccezionale, per un racconto coinvolgente e completo. Buon divertimento!
Lella Lombardi. Un pilota, una donna
Giacomo Arosio
Libro: Libro rilegato
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2025
pagine: 208
GP di Spagna 1975: con un inaspettato sesto posto al traguardo, Lella Lombardi si conquista meritatamente un ruolo nella storia della Formula 1, unica donna ad avere ottenuto punti nella massima serie. Il primato – tuttora ineguagliato – rappresenta il coronamento di una lunga carriera, iniziata attorno alla metà degli anni Sessanta con le formule minori, proseguita nell’impegnativo contesto della Formula 3 e riconosciuta in ambito internazionale grazie ai positivi risultati in Formula 5000, categoria molto popolare nei Paesi anglosassoni. Lasciata la Formula 1 nel 1976 con la sensazione di non essersi potuta esprimere al meglio delle proprie possibilità, Lella trova una seconda giovinezza agonistica al volante delle “sport-prototipo” Osella prima e delle vetture “turismo” Alfa Romeo poi, affermandosi nelle gare del Mondiale Marche e del Campionato Europeo. Con il ritiro dalle competizioni nel 1988, dà vita a una scuderia che porta il suo nome, ma le sue condizioni di salute le impediscono di proseguire l’attività: malata da tempo, Lella si spegne nel 1992 a soli 51 anni. Donna di eccezionale temperamento e in forte anticipo sui tempi, Lella Lombardi rappresenta – oggi come allora – un esempio di come sia possibile ottenere risultati grazie al proprio talento e ad una incrollabile forza di volontà, anche in uno sport usualmente declinato al maschile. Il libro ripercorre la lunga carriera del pilota, ricostruendone le vicende sportive in modo rigoroso e potendo contare su preziose testimonianze di amici, colleghi e collaboratori. A corredo della biografia, numerose fotografie, in buona parte inedite, e un palmares dettagliato che prende in esame circa trecento gare disputate.
Sul tetto del mondo. Ale Pier Guidi 51
Emiliano Tozzi
Libro: Libro rilegato
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2024
pagine: 208
Perché scrivere un libro che racconti la storia di Alessandro Pier Guidi? Perché nessun altro l'aveva ancora fatto. E forse perché era giusto così. Questo libro ha l'obbiettivo di consegnare definitivamente alla storia il pilota Ferrari che ha condotto fattivamente la 499P fino al traguardo di Le Mans domenica 11 giugno 2023, da vincitrice assoluta, nell'edizione del centenario della corsa di durata più famosa al mondo. Il racconto di una splendida "famiglia" acquisita, all'interno del contesto di un irripetibile gruppo di persone, attraverso le testimonianze di Franco Giuliani e sua moglie Claudia. Di Alessandro Valeri, l'amico di una vita e Francesco Gastaldi, giornalista de "La Stampa" di Torino. Di Marco Petrini e Nicola Villani, le storiche voci italiane nelle gare del campionato Wec, dalle frequenze televisive di Eurosport. E poi Sara. Molto e tanto di più della semplice compagna di vita di Alessandro. Accorgersi che questa famiglia fosse parte della "forza" del pilota, al punto da esserne forma e sostanza dentro un sentimento sicuro e determinato. Una famiglia e la sua forza, calata metafisicamente e perfettamente all'interno di un altro contesto di un'altra grandissima famiglia da corsa, insieme al mito del marchio di automobili più conosciuto al mondo. Di gente come Antonello Coletta e Ferdinando Cannizzo, capaci "semplicemente" con la forza delle proprie idee di realizzare una vettura che, in appena 11 mesi, abbia saputo ottenere quella vittoria che vale una stagione e una vita di lavoro. Quando le ragioni dei tanti diventano un'unica cosa, dietro ad un nome assoluto che travalica immediatamente il semplice mondo dell'automobile. Fino a raggiungere il tetto del mondo.

