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Minimum Fax: Nichel

London voodoo

London voodoo

Orso Tosco

Libro: Libro in brossura

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2022

pagine: 208

Un'assurda, insensata serie di attentati e di omicidi funesta Londra. I responsabili non sono i servizi segreti stranieri né un gruppo terroristico, ma persone comuni che all'improvviso compiono gesti di una violenza inaudita e inspiegabile. L'aria è tossica, minacciosa, carica di rabbia. Il paese è nel caos. Il Primo Ministro crea una nuova polizia speciale, la Sezione, e le affida pieni poteri. Eva B, la donna chiamata a dirigerla, incarica delle indagini i suoi due uomini migliori, il Porco e Dennis Tabbot. Sono agenti a dir poco particolari: enormi, insolitamente agili, del tutto insensibili al dolore, sprovvisti di qualsiasi morale e abilissimi torturatori. Soprattutto sono esperti di una magia feroce e sporca, il voodoo urbano. Da loro ci si aspetta che fermino la lunga scia di sangue. Ma ogni sforzo sembra vanificarsi contro un nemico multiforme e invisibile, sempre un passo avanti. Non basta unire i puntini sulla mappa, bisogna capire chi l'ha disegnata, prima che anche il Regno Unito prenda fuoco come il resto dell'Europa. Combinando elementi horror, grotteschi e surreali, Orso Tosco ha scritto un noir acido e potente, intriso di tematiche new weird, nel quale il confine tra realtà e fantascienza crolla in via definitiva e la deformazione e l'allucinazione sembrano le ultime strade possibili per raccontare la realtà esasperata e sconvolta in cui siamo ormai abituati a vivere.
16,00

Cronache dalle terre di Scarciafratta

Cronache dalle terre di Scarciafratta

Remo Rapino

Libro: Libro in brossura

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 208

Scarciafratta è una Macondo d'Abruzzo. Inerpicata tra i crinali dell'Appennino, è un teatro di fantasmi e di visioni. Un terribile terremoto, la Cosa Brutta, l'ha svuotata. Le case sono ridotte a pietre che rotolano e si sfarinano, ma continuano a parlare. Sulla Rocca resiste per anni soltanto un uomo, Mengo, seduto su un uscio sotto un cencio di luna insieme a Sciambricò, un cane pastore di quindici anni dagli occhi chiari. Scavando tra le macerie della scuola ha trovato i quaderni dei bambini, e anche un registro dell'Ufficio anagrafe che un impiegato «sfastognato di timbri a bollo tondo e di certificati» aveva riempito di nomi, date, nascite, morti e sposalizi, di tutte le storie perdute del paese. Alla fine della sua vita, per «ridare voce a quelli sommersi dalla morte», Mengo le trascriverà una per una, a Villa Adriatica, la casa di riposo dove viene ricoverato. Fino all'alba del 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong e Edwin Aldrin sbarcano sulla luna, e lui termina di scrivere l'ultima lettera. Proseguendo lungo il sentiero inaugurato da Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, in questo romanzo corale Remo Rapino continua a raccontarci tra risa e lacrime l'epopea degli ultimi, degli «spasulati» e dei folli della sua regione, e a restituire la dignità di un nome a chi è stato derubato anche della memoria.
17,00

Nina sull'argine

Nina sull'argine

Veronica Galletta

Libro: Libro in brossura

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 224

Caterina è al suo primo incarico importante: ingegnere responsabile dei lavori per la costruzione dell'argine di Spina, piccolo insediamento dell'alta pianura padana. Giovane, in un ambiente di soli uomini, si confronta con difficoltà di ogni sorta: ostacoli tecnici, proteste degli ambientalisti, responsabilità per la sicurezza degli operai. Giorno dopo giorno, tutto diventa cantiere: la sua vita sentimentale, il rapporto con la Sicilia terra d'origine, il suo ruolo all'interno dell'ufficio. A volte si sente svanire nella nebbia, come se anche il tempo diventasse scivoloso e non si potesse opporre nulla alla forza del fiume in piena. Alla ricerca di un posto dove stare, la prima ad avere bisogno di un argine è lei stessa. È tentata di abbandonare, dorme poco e male. Ma, piano piano, l'anonima umanità che la circonda - geometri, assessori, gruisti, vedove di operai - acquista un volto. Così l'argine viene realizzato, in un movimento continuo di stagioni e paesaggi, fino al giorno del collaudo, quando Caterina, dopo una notte in cui fa i conti con tutti i suoi fantasmi, si congeda da quel mondo. Con una lingua modellata sull'esperienza, Veronica Galletta ha scritto un apologo sulla vulnerabilità che si inserisce in un'ampia tradizione di letteratura sul lavoro, declinandola in maniera personale.
16,00

Dall'inferno. Due reportage letterari

Dall'inferno. Due reportage letterari

Cosimo Argentina, Orso Tosco

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 208

È notte. Diluvia. Un uomo cerca un operaio che lo possa affiancare nel suo primo turno di lavoro in acciaieria. È appena accaduto un incidente mortale e i dipendenti sono in rivolta. L'uomo comincia a girovagare all'interno di una delle fabbriche siderurgiche più grandi d'Europa smarrendosi come in un sottosuolo tra esplosioni, altiforni, cokerie, laminatoi a caldo e a freddo. A molti chilometri di distanza, un altro uomo è sfrattato dalla sua casa, a seguito del crollo di un ponte. L'aria sa ancora di calcestruzzo. L'uomo ha paura e la sua memoria è come questa città fantasma che attraversa, un quartiere deserto e senza ricovero, senza neppure la scommessa di un porto, in attesa che la vita riprenda e torni l'alba. In questi due racconti lunghi, Cosimo Argentina e Orso Tosco tentano di dare forma e ubicazione a quell'inferno contemporaneo di cui il ventre dell'Ilva e le macerie del ponte Morandi rappresentano altri due confini. Uno a Taranto e l'altro a Genova: due città sul mare, ognuna a un capo diverso della penisola. Il loro è un reportage visionario e insieme drammaticamente realista. Ci ricorda, come ha scritto Italo Calvino, che ci sono soltanto due modi per non soffrire dell'inferno dei viventi, quello che abitiamo tutti i giorni: accettarlo e «diventarne parte fino al punto di non vederlo più» oppure «cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».
15,00

Tramontare

Tramontare

Andrea Gentile

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 224

Perché ci piacciono i tramonti? Forse perché i tramonti sono così simili a noi? Forse perché anche noi siamo destinati a tramontare? Qual è il nostro destino? Tante le domande che si pone la protagonista di questo libro, che nella prima parte è considerata un po' matta da tutti gli abitanti del suo paese, Masserie di Cristo. La bambina parla poco, e a scuola è trattata male dalle insegnanti. Lei allora si rifugia in se stessa. A volte si veste da gatta, come a voler cambiare identità; a volte lavora, con grande perizia, a creare un buco alla parete che permetta la comunicazione da un'aula all'altra. Dicono di lei che abbia un disturbo di personalità. La sua vita non è delle più semplici: sua sorella è morta, e la sua famiglia è convinta che si trattasse di una santa. Nelle ricorrenze della morte, il paese si riunisce in processione per celebrarla. La bambina è circondata di dolore, e si rifugia allora nella fantasia. Nella seconda parte del libro sembra un'altra persona. La vediamo anziana, ed è nella sua casa di Masserie di Cristo: sembra una donna saggia, adesso, che vuole vivere pienamente i momenti che le restano. Seguiamo i suoi pensieri, le sue speranze, i suoi ricordi: che cosa significa avere vissuto una vita intera? Cosa ce ne facciamo delle esperienze? Come in "Everyman" di Philip Roth, in "Tramontare" di Andrea Gentile si indaga una vita qualunque che si fa simbolo. È, questa, una vita che riesce a raccontare tutte le vite, perché in tutte le vite si nasce e subito si è destinati, come tutto, a tramontare. noi siamo destinati a tramontare? Qual è il nostro destino? Tante le domande che si pone la protagonista di questo libro, che nella prima parte è considerata un po' matta da tutti gli abitanti del suo paese, Masserie di Cristo. La bambina parla poco, e a scuola è trattata male dalle insegnanti. Lei allora si rifugia in se stessa. A volte si veste da gatta, come a voler cambiare identità; a volte lavora, con grande perizia, a creare un buco alla parete che permetta la comunicazione da un'aula all'altra. Dicono di lei che abbia un disturbo di personalità. La sua vita non è delle più semplici: sua sorella è morta, e la sua famiglia è convinta che si trattasse di una santa. Nelle ricorrenze della morte, il paese si riunisce in processione per celebrarla. La bambina è circondata di dolore, e si rifugia allora nella fantasia.
16,00

La vita che verrà

La vita che verrà

Christian Raimo

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 400

Un giovane aspirante scrittore che è e non è Christian Raimo si trova a New York insieme al gotha della giovane narrativa italiana e americana, e scopre la propria vocazione nel modo più grottesco e imprevedibile. Due amici, di cui un ex tossicomane, si ritrovano dopo anni con i segni dell'invecchiamento ben visibili ma le ossessioni intatte. Italo Calvino si stabilisce nell'appartamento di un precario degli anni Settanta, con un pezzo di hashish in mano e la testa piena di pensieri ostili verso il boss dell'editoria nazionale, Pier Paolo Pasolini. Una coppia in crisi viene sconvolta, e forse salvata, dall'arrivo di uno sconosciuto, la notte di Natale. Un tema sulla violenza scatena l'intolleranza verso una ragazza nata con la spina bifida, finché gli eventi non precipitano prendendo la piega più imprevedibile. Un giovane universitario trascorre il tempo aspettando la telefonata dell'uomo che, anni prima, ha ucciso il suo fratello gemello. Sono solo alcuni dei racconti contenuti in "La vita che verrà", un'antologia selezionata personalmente dall'autore, nella quale Christian Raimo ha raccolto il meglio della sua produzione breve, partendo da "Latte", la prima raccolta uscita nel 2001, per arrivare a «Bifida» del 2018. Storie di tradimenti, passioni, errori che possono costare caro; storie di persone fragili, instabili, sempre sul punto di cadere. Ma anche pronte a riconoscersi l'una con l'altra come amanti, fratelli, simili, alle prese con la loro occupazione più importante: la vita, sempre la vita.
18,00

Senza

Senza

Lanfranco Caminiti

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 144

«L'avrebbero vestita le sue nipoti. Io diedi loro l'abito che aveva comprato da poco e una camicia di percalle. L'abito era rosa antico e smanicato. E Paola non girava mai a braccia nude, le sembrava poco elegante». Comincia così questo romanzo, con poche misurate parole che segnano l'ingresso di un uomo nel tempo che segue alla scomparsa della persona amata. E il tempo che segue è un elenco di luoghi, oggetti, libri, episodi. È il tempo della mancanza e della memoria, e procede per scarti, per oscillazioni. Da una parte, il resoconto del presente, tracciato con grande pudore, ma senza fingimenti; dall'altra, la cronaca dura di una catastrofe privata (la diagnosi, le cure, gli interventi, le veglie sulle poltrone con una coperta addosso). "Senza" è il racconto di un amore a cui è stata negata la possibilità di invecchiare. Una lettera postuma, ma anche un'agenda del vuoto, lo stupore dei posti che sopravvivono, lo strazio dell'assenza, l'insofferenza per l'egoismo che si annida persino nel dolore. E, infine, un apprendistato della solitudine, che è sempre vedovanza di qualcosa, secondo il significato originario della parola latina, viduus, letteralmente «privo». Per il vedovo non è stata ancora elaborata una figura sociale. La sua è la vergogna dell'uomo solo, licenziato dalla Storia e asservito a un mondo improvvisamente desertificato e antimusicale dove tuttavia, insieme al dolore e al cordoglio, attraverso la scrittura sopravvive ancora l'amore.
15,00

Mosca più balena

Mosca più balena

Valeria Parrella

Libro: Libro in brossura

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 120

Un'aspirante «signora bene» appena maggiorenne trascorre il suo tempo in compagnia di un camorrista sognando di gestire una boutiique in franchising. Un trentacinquenne cocainomane vive con la mamma e organizza sgangheratissime campagne elettorali. Il progressismo «volteriano» di due genitori è costretto a naufragare davanti allo scetticismo della giovane figlia e alle convinzioni di comari, fattucchiere, bidelle. La Napoli raccontata da Valeria Parrella ha poco della città dolente, statica, incastrata nelle sabbie mobili di un meridione da cartolina. È al contrario un posto vivo, febbrile; un vero e proprio «generatore di storie» che contiene appartamenti di lusso e discariche a cielo aperto, terremoti e conseguenti gare di appalto, concorsi pubblici, centri sociali, concerti, miscugli etnici, storie d'amore.
14,00

Sangue di Giuda

Sangue di Giuda

Graziano Gala

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 176

«L'altra sera s'hann arrubbato 'o televisore». Comincia così questa storia, con una sparizione, proprio mentre Pippo Baudo riempiva lo schermo. Le stanze, di colpo, «si sono messe tutte a sudare», e all'improvviso è scoppiato il silenzio. A raccontarlo a un commissario, nella sua lingua sgrammaticata, un misto sporco tra pugliese e campano, è Giuda o Giudarie?, un vecchio che abita nel mezzo di un paese qualunque del meridione, Merulana. Oltre che con quel televisore, Giuda condivide la sua solitudine con Ammonio, un gatto dalla vescica ballerina, e con il fantasma del padre, che è ancora arrabbiato con lui e non perde occasione per terrorizzarlo. Era stato proprio questo padre, sempre manesco e sregolato, a cambiargli l'anagrafe, compromettendone l'esistenza e imprimendogli a sangue questa nuova e infamante identità da delatore. Ora, a cinquant'anni di distanza, il furto del Mivar restituisce Giuda alla stessa strada della sua infanzia e ai suoi traffici eterni, agli insulti e alle compassioni, alla sua umanità violenta, derelitta e disperata. Da qui inizierà la sua discesa nel regno delle anime notturne e soltanto alla fine di questo lungo viaggio, cantato con amara ironia nell'epica popolare del dialetto, il protagonista potrà finalmente recuperare, a un prezzo altissimo, un po' della sua dignità usurpata e il nome di battesimo.
17,00

La seduta spiritica

La seduta spiritica

Antonio Iovane

Libro

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2021

pagine: 176

È il 2 aprile del 1978. In una villa vicino a Bologna alcuni professori si riuniscono insieme alle loro famiglie per trascorrere una domenica spensierata e qualcuno, per passare il tempo, propone di fare una seduta spiritica per trovare Aldo Moro, da diciassette giorni nelle mani delle Brigate Rosse. E gli spiriti rispondono, offrendo gli indizi per individuare il principale covo delle BR. Ma cosa accadde quel pomeriggio? Davvero un piattino da caffè capovolto si mosse da solo tra le lettere dell'alfabeto disegnate su un foglio di carta formando la parola Gradoli? Per indagare su questa storia assurda Antonio Iovane ha messo in ordine, uno dietro l'altro, fatti e testimonianze. Mescolando finzione e reportage, interviste, memorie e autobiografia, ha trasformato in azione tutto quello che è stato raccontato dai protagonisti della seduta spiritica. È una ricostruzione indiziaria, un racconto inchiesta che mette in rilievo gli equivoci e le circostanze ambigue di questa storia. L'Italia è un paese senza verità, se manca la verità si può solo cercare di formulare gli enigmi irrisolti nella maniera più corretta. Ma, come diceva Sciascia che apre e chiude questa indagine, i fatti della vita, una volta scritti, diventano più complessi e oscuri.
16,00

Assalto a un tempo devastato e vile. Versione 4.0

Assalto a un tempo devastato e vile. Versione 4.0

Giuseppe Genna

Libro

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2020

pagine: 400

"Assalto a un tempo devastato e vile" è il libro cult di Giuseppe Genna, l'opera che, al momento della sua prima pubblicazione, fece gridare alla nascita di una voce potente e originalissima della letteratura italiana. Questo piccolo classico contemporaneo torna ora in una nuova edizione riveduta e ampliata. Utilizzando le forme del racconto, del saggio, del reportage, Genna esplora il cuore delle città in cui viviamo e di un paese intero, componendo un vertiginoso mosaico del nostro tempo. Le storie, le parabole, le analisi, gli ammonimenti che Genna mise su carta sul finire degli anni Novanta oggi suonano paurosamente profetici. La degradazione delle periferie, l'impoverimento economico, il crollo della solidarietà e delle regole di convivenza, e soprattutto la desertificazione etica e spirituale di un intero popolo visti dalla lente deformante di una Milano fredda e inumana sono pugni nello stomaco difficilmente dimenticabili. Ma anche i racconti autobiografici, le riflessioni sulla letteratura, sulla religione, sui più scottanti temi politici e sociali, fanno di Assalto una bussola e un compagno di viaggio per tempi sempre più incerti.
18,00

Noi non abbiamo colpa

Noi non abbiamo colpa

Marta Zura-Puntaroni

Libro: Copertina morbida

editore: Minimum Fax

anno edizione: 2020

pagine: 192

Marta ritorna nelle Marche. Il paese è caldo e confortevole, ci sono le amiche di sempre che ti accolgono e non ti fanno domande, contente che tu sia di nuovo lì con loro. Ci sono il bosco e le sue storie, che continuano lungo le generazioni. Ci sono le badanti straniere, che cambiano ancora prima che tu possa rammentarne il nome perché stare dietro alla nonna malata di Alzheimer è davvero duro, e appena trovano qualcosa di meglio scappano. Anzi, qualche volta scappano anche quando qualcosa di meglio non si vede ancora, perché nonna è peggio di un diaulu. Marta diventa a sua volta una sorta di badante, ritorna al paese per aiutare sua madre a gestire la situazione, la quotidianità capovolta. Si trova ad affrontare una malattia che non brucia veloce in un'esplosione di sofferenza per poi placarsi nella guarigione o nella morte, ma che giorno dopo giorno, per ore che sembrano infinite, lavora a togliere umanità, a farti dimenticare chi era prima, nella sua interezza e nelle sue contraddizioni, quella persona che ora dimentica tutto. E allora Marta ritorna per cercare dignità nelle creature che vivono, amano e soffrono. Ritorna per ricordare, ricordare con sua madre le storie della famiglia, riappropriarsi del passato che la madre di sua madre non ha più e della speranza di un futuro.
16,00

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