Nottetempo: Narrativa
La cronologia dell'acqua
Lidia Yuknavitch
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 336
Il nuoto, il corpo che si perde e si ritrova nell’acqua, e la letteratura, il desiderio di scrivere senza compromessi, sono le uniche due certezze di Lidia. “La cronologia dell’acqua” è così la storia di una vita che “non segue alcun ordine. Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. È tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame,” perché “questo condividono il linguaggio e l’acqua”. Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, l’abuso, l’elaborazione del lutto, il superamento della sofferenza. Lidia cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo: Lidia reagisce, sbaglia, cerca nell’alcol e nel sesso una via di fuga, tocca il fondo, reagisce ancora, riprende a nuotare. Dentro la muove un desiderio di vita e di creazione – e attraverso incontri decisivi con autori come Ken Kesey e Kathy Acker prende forma il suo cammino di scrittrice. Il viaggio che Lidia affronta, e nel quale trascina con passione e levità struggente il lettore, è un viaggio di dipendenza e autodistruzione, e poi di sopravvivenza. Un viaggio che trova una conciliazione finale in un amore sincero, in un figlio che nuota felice anche se malissimo, e in un libro, questo, che testimonia una nuova profonda consapevolezza di sé nel proprio mondo.
Il Mostro
Alessandro Ceccherini
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 512
Negli anni Settanta e Ottanta l’Italia intera è scossa dagli omicidi del Mostro di Firenze, un’entità oscura che si muove al buio dei noviluni. Sono gli anni dell’estremismo politico, delle logge segrete, dei colpi di Stato mancati e delle bombe che esplodono, della morte usata come strumento di terrore ovvero come strategia di comunicazione. In quel clima inquieto e inquietante, cos’è stato il Mostro? Chi è stato? Alessandro Ceccherini risponde con gli strumenti della letteratura a questa domanda, iniziando dal 1935 per arrivare al presente. Perché il Mostro non ha neppure un principio e una fine certi. Perché il Mostro è molteplice, il mostro sono i mostri: Pietro Pacciani e i compagni di merende, il giovane medico e i compagni di cene, l’ex legionario, l’agente dei servizi segreti italiani e quello statunitense. Intorno a loro, in questa storia corale fondata su un lungo studio dei documenti, si muovono decine di personaggi, reali e finzionali, carnefici e vittime, testimoni e attori del male al lavoro in ogni piega della società. Spingendosi con l’invenzione narrativa laddove la verità giudiziaria si è arenata, Ceccherini racconta le verità incontestate e anche le crepe tra i fatti emersi dalle indagini. Il risultato è un appassionante e acuminato romanzo che ha il suo cuore crudele nella provincia fiorentina e fa i conti con l’immaginario di un’intera epoca.
Solo storie di sesso
Francesco Pacifico
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 176
In molte narrazioni contemporanee il sesso è raccontato dentro gli schemi rodati dell’iniziazione e della perdizione. Per quanto apparentemente distanti, questi due modi sono le due facce di una stessa medaglia: è difficile raccontare persone adulte che hanno esperienze sessuali (più o meno convenzionali) senza nasconderle dietro prudenti forme di pudore narrativo. In questa raccolta troviamo invece storie di persone che sviluppano un proprio linguaggio del sesso – e del rapporto di coppia inteso nel senso più ampio e più profondo – scoprendo un modo diverso da quello tradizionale per connettersi agli altri. Questi racconti vanno ostinatamente contro una concezione patriarcale della coppia e una visione proprietaria del sesso e dell’amore. Senza nessuna ricetta, e pure nessun ritorno agli anni settanta, Francesco Pacifico si avventura in un’indagine sincera e radicale sulle colonne d’Ercole della monogamia. Dimenticando i falsi tabù, Solo storie di sesso trascina così il lettore in un’utopia postorgasmica e lo porta a esplorare tutto lo spettro di possibilità che si apre tra il senso di proprietà e il solipsismo: un modo diverso di godere.
I giorni lunghissimi della nostra infanzia
Laura Fusconi
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 320
“So già tutto in questo istante, riesco a vedere il contorno della mia vita come quando capitano quelle giornate pazzesche d’inverno e in fondo al cielo lucidissimo si vedono le Alpi". In due diversi paesi della provincia di Piacenza, nel pieno degli anni novanta, tre bambini vivono e raccontano, ognuno dal proprio punto di vista, una lunghissima giornata. Susanna, Annalia e Matteo incrociano esperienze, storie familiari, dolori. Sono solo bambini, eppure hanno già una perdita e una ferita con cui fare i conti, hanno già conosciuto la rabbia, il senso di impotenza, la commozione e la speranza. Susanna, Annalia e Matteo non si arrendono, cercano di trovare il loro posto in un mondo adulto che non comprendono del tutto, ma che li condiziona.
Il giorno in cui morì il sole
Lianke Yan
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 420
Le pagine del romanzo di Yan Lianke scorrono intense e visionarie come accade sempre con questo scrittore, uno dei più dotati del panorama letterario cinese: come se raccontasse le sue storie sull’orlo di una faglia che dà il capogiro, mentre la dimensione realistica si intreccia con quella simbolica e la storia della Cina rurale in cui è cresciuto si affaccia sui presagi distopici e apocalittici della contemporaneità. Tutto avviene in un giorno lunghissimo sfinito dalla canicola, il sesto giorno del sesto mese del calendario lunare, che un delirio improvviso trasforma in una notte interminabile: nei villaggi dei Monti Funiu comincia a dilagare, al crepuscolo, un sonnambulismo contagioso, una veglia allucinata e fuori controllo in cui i desideri e i pensieri soppressi durante la disciplinata realtà del giorno prendono forma e guidano le azioni degli uomini, fino alle conseguenze più estreme. Il quattordicenne Li Niannian è il primo ad accorgersene e l’unico a non cadere in balia del fenomeno, mentre osserva tutto con una domanda in testa che si fa sempre più impellente: il sole spunterà di nuovo la mattina? Come potrà tornare la luce, dopo quella notte di vertigini in cui il mondo si è addentrato troppo in profondità nel sogno?
Il cottage degli uccelli
Eva Meijer
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 300
Eva Meijer, scrittrice e studiosa dei linguaggi animali, ricostruisce la storia dimenticata di Len Howard, un’appassionata osservatrice degli uccelli, nata in Inghilterra a fine ’800 e catturata fin dall’infanzia nel loro mondo di voli, canti, itinerari indecifrabili sul giardino e i campi gallesi intorno alla sua casa. Mostrando una precoce tendenza all’autonomia, Len elude il destino femminile dell’epoca e lascia la famiglia altoborghese per diventare una violinista ed esibirsi nelle orchestre di Londra. Fin quando, già quarantenne, non capisce qual è la vera rotta da seguire: l’amore per gli uccelli. Abbandona quindi la città, gli affetti e la musica per trasferirsi in campagna, nel Sussex, e vivere nel suo “Bird Cottage” da sola con gli uccelli. Caparbiamente – e per il resto della vita – Len li osserva, li studia, conquista la loro fiducia, entra nelle loro comunità rispettandone l’indole e gli spazi. E comincia a capirli, con risultati straordinari. Per molti fu una signora eccentrica che parlava con le cinciallegre, per il mondo scientifico un’outsider difficile da digerire. La realtà è che Howard è stata una brillante precorritrice nello studio dei comportamenti e linguaggi degli animali in libertà, con un’indipendenza e un acume che i suoi tempi non premiarono, ma che oggi ci appaiono esemplari.
Cos'hai nel sangue
Gaia Giovagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 262
L’antropologo Spina bussa alla loro porta per un’intervista: così Caterina scopre che sua madre ha un passato rimosso e subito sente che vuole conoscere tutta la verità. Ripercorre dunque le ricerche di Spina su Coragrotta, borgo inquietante e isolato, e in un crescendo di sogni e visioni il rapporto tra una madre malata e una figlia costretta a prendersene cura trova nuovi significati e nuovi misteri. “Cos’hai nel sangue” è un romanzo che insegue il dramma dei rapporti umani e lo unisce al richiamo oscuro verso un’origine, in un filo teso che porterà la figlia a incrociare la sua storia con quella di un intero paese, fra tradizioni nascoste, montagne infestate da spiriti bianchi, magia popolare e terribili maledizioni. E alla fine Caterina scoprirà le ragioni del dolore.
Il blu non ti dona. Romanzo marinaresco
Judith Schalansky
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 160
"Il blu non ti dona", dice a Jenny la nonna. E anche il nonno trova bizzarro che una ragazzina speri di imbarcarsi un giorno: "Le donne sulle navi portano sfortuna". Ma la nipote non si lascia dissuadere, sogna le acque verdazzurre e i cavallucci marini, isole all'orizzonte e una camicia blu da marinaio al posto della sua giacca a vento rossa. Un'infanzia sulla costa baltica della DDR, tra teli a fiori e boe rosse, gemme d'ambra e megafoni che gracchiano dalla torre di salvataggio, si dispiega così in racconti e visioni. Jenny moltiplica e incrocia le linee della Storia e le linee di confine sulle mappe di un atlante: è allo stesso tempo Seriosa, Lucy, Claude, Wolfgang. "Il blu non ti dona" è "un'autobiografia inventata" nella quale i ricordi si impregnano di immaginazione e si mescolano con "le memorie di una gioventù altrui". Come sempre ama fare nei suoi libri, Judith Schalansky sovrappone alla vita reale una moltitudine di ritagli e sfumature e crea un romanzo nel quale le fatemorgane sono isole ben visibili al di là delle onde.
Sulla cattiva strada
Sara Benedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 320
Genova è aperta sul mare e, insieme, chiusa sui caruggi della città vecchia, che si stringono da secoli a difenderla. I ragazzi dei vicoli che popolano il romanzo di Sara Benedetti non sfuggono all’anima nera del loro angolo di città: se i caruggi sono il labirinto in cui si perdono fin da piccoli, sono anche la loro unica difesa dall’assedio di vite difficili, padri sconosciuti, madri piantate in asso, andirivieni dal collegio e dal carcere, piccoli traffici per sopravvivere, grandi traffici per prendere il largo senza mai riuscirci davvero. Nell’arco di trent’anni, la storia di formazione di Tedesco si intreccia con quella di altri outsider: prima di tutto i suoi fratelli di strada della Maddalena, da una generazione di caruggiai alla successiva; poi le prostitute dei magazzini a pianoterra, gli immigrati in cerca di fortuna e soldi, e tutti quelli che restano impigliati a cavarsela tra le vie strette e le case vecchie, attaccate una all’altra, dove le storie vanno quasi sempre nel verso sbagliato e i sogni finiscono anche loro sulla cattiva strada. Tedesco, Pagano, Lord Jim, Morango, Ethan e Jamila dipanano come possono i grovigli delle loro esistenze complicate, mentre “fuori” il tempo scorre, dagli anni dell’eroina a quelli dell’ecstasy, dal porto vecchio prima dell’Expo fino all’Acquario e al recupero urbanistico del centro, dal G8 al crollo del Ponte Morandi. Un romanzo scritto con le parole scarne, il ritmo e il respiro dei vicoli genovesi. Dove, come sapeva perfettamente De André, la poesia va e viene per le strade, di scorcio, anche quando sono malmesse.
La danza del bifolco
Fiston Mwanza Mujila
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 320
Una rumba indiavolata a cui è impossibile resistere, una sarabanda centroafricana tra profluvi di birre e trance da possessione: è la Danza del Bifolco, che si balla conciati di tutto punto al Mambo della festa, un locale di Lubumbashi, in Zaire. Siamo tra gli anni '80 e '90, il paese dopo l'Indipendenza passa per le mani di un dittatore cleptocrate, tra sommosse, tensioni etniche, fazioni nemiche, cambi di nome e di regime e una forsennata corsa ai diamanti del fiume Congo, il grande "serbatoio di sogni" anche per i derelitti e i senza-denti. Al centro del romanzo, un gruppo di bambini di strada che crescono in mezzo al bazar urbano con vari rovesci di fortuna, arrabattandosi a vivere di traffici loschi tra profetesse bicentenarie, scavatori di fango, faccendieri a vario titolo, arricchiti alcolizzati, polizia segreta e bande rivali. Col progetto finale, da adulti, di una macchina sforna-dollari, che chissà come andrà a finire... Mwanza Mujila, la cui scrittura è stata paragonata alla musica di Coltrane per il ritmo, a García Márquez per l'incandescenza e a Boris Vian per la visionarietà, racconta questa danza infaticabile della frontiera africana, in cui le sciagure della storia e le commedie della vita si scontrano di continuo come i corpi dei ballerini nel purgatorio del Mambo della festa.
Tarmacadam. Ventuno incantesimi
Vanni Bianconi
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 240
Scrittore, poeta e traduttore, Vanni Bianconi va alla ricerca di parole ed espressioni inerenti a segreti o quisquilie del paesaggio fisico, linguistico e interiore, le interroga, le traspone da una lingua a un'altra lingua, e scrive negli scarti tra queste. Nasce così questa raccolta di storie in prima, seconda e terza persona che partono da un luogo e da una parola ricchi di esperienza e significato per indagare gli intricati rapporti tra vita e simbolo, casa e viaggio, appartenenza e spaesamento, lingua madre e traduzione. Perché "una voce", scrive Bianconi, "non è mai univoca ma è plurale, è voce se è abitata da altre voci". Pronunciati in forma di racconto, i ventuno incantesimi che prendono vita in Tarmacadam riescono a trasformare l'esperienza quotidiana, la parola e il corpo in occasioni di magia e scoperta.
La vita anteriore
Mirko Sabatino
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 288
Ottavio Maggio ha una pasticceria ben avviata in una città della Puglia, una moglie con un bel caratterino, tre figlie femmine (mai l’agognato maschio) e due sorelle zitelle. Poi ha una lingua sciolta che ama inventare storie e un “dono” segreto di cui non parla con nessuno. Nell’aprile del 1977, si aggiunge a questo quadro qualcosa cui non aveva pensato: un nipote imprevisto, nato dalla figlia Marina il giorno dei suoi vent’anni e da un ragazzo che sparisce dalla sala d’attesa dell’ospedale. Quel bambino arrivato troppo presto e senza un padre sconvolge tutti i piani di Ottavio, che però se ne innamora appena vede i suoi occhi opachi di neonato che cercano un appiglio attorno a sé. Ettore, così lo chiama Marina, cresce in quella famiglia allargata di nonne, zie e mamme, e appena può sta insieme al nonno, perché con lui si diverte e fanno lunghi discorsi e giri in auto sulla Fiat 131. Non sa granché del padre, se non che da grande andrà a cercarlo, e se lo immagina con le facce degli uomini che vede intorno e nei film. Finché una mattina, quando Ettore ha sei anni, avviene un incidente che cambia tutto e, insieme, l’incontro con un bambino della sua stessa età che entra nella sua vita per non uscirne più. Una storia di legami familiari, di profonda amicizia, di un amore d’infanzia che non finisce, di ricerche, coincidenze, armonie sotterranee, perdite e svolte improvvise. In cui la scrittura, che è l’assillo di Ettore, diventa la compagna di strada che forse può dipanare il senso delle cose. Come nel precedente “L’estate muore giovane”, Sabatino disegna i suoi personaggi in modo talmente vivido da renderli altrettanto veri della terra pugliese in cui tutto si radica, quanto l’ulivo e il muretto a secco che inseguono fino all’ultimo l’immaginazione e la vita di Ettore Maggio.

