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Nottetempo: Saggi. Extrema ratio

Il valore degli oggetti. Segni, spoglie, scarti nel romanzo dell'Ottocento

Il valore degli oggetti. Segni, spoglie, scarti nel romanzo dell'Ottocento

Donata Meneghelli

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 288

Viviamo ormai in un presente smaterializzato, in cui gli oggetti sembrano svanire per lasciare il posto a byte, informazioni, realtà virtuale, e a una nostalgia della presenza sempre più forte. Così leggiamo i grandi romanzi dell’Ottocento – le opere di Balzac, Dickens e James – e almeno in apparenza vi troviamo la materialità che trionfa, si moltiplica e invade il mondo. Un mondo densamente “oggettificato”, che diventa sempre più tangibile, grazie a una serie di trasformazioni economiche e sociali: lo sviluppo della società industriale, la crescente produzione massificata di merci e la loro immissione sul mercato a ritmi prima inimmaginabili, una nuova visibilità che si manifesta in vetrine, commerci, esposizioni, pubblicità. Ma, si chiede Donata Meneghelli in questo studio penetrante e innovativo, l’Ottocento è veramente il regno oggettuale oggi perduto? La risposta non è scontata, e nemmeno univoca. Il libro si interroga sui nuovi rapporti tra il materiale e l’immateriale che la modernità riconfigura, e sui limiti della stessa materialità, attraverso tre parole chiave – segni, spoglie, scarti –, ciascuna delle quali designa uno specifico aspetto di ciò che l’antropologo Arjun Appadurai ha chiamato la vita sociale delle cose. Senza pretesa di esaustività, esse permettono sia di costruire una fenomenologia che dall’Ottocento arriva a toccare anche la nostra contemporaneità, all’incrocio tra procedimenti retorici e storia culturale, sia di verificare quanto gli oggetti hanno ancora da dire su di noi e a noi, come ci interpellano sulle nostre credenze e sulle nostre illusioni.
19,00

Morfologia del romanzo

Morfologia del romanzo

Holst Katsma

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 348

Holst Katsma ha scritto un saggio illuminante su alcune forme spaziali specifiche che organizzano il romanzo europeo moderno, seguendo il loro processo di emergenza, sviluppo e codifica dal Settecento in poi. Studioso outsider, come lo definisce Franco Moretti, Katsma si concentra su due peculiari "notazioni" grafiche e strutturali che nascono all’interno della forma romanzesca e si sviluppano grazie all’accelerazione della produzione che investe scrittura e stampa: le virgolette per individuare le voci parlanti nei dialoghi, distinguendoli così sul piano visivo dal discorso indiretto, e la suddivisione dei blocchi infiniti di testo (tipici dei primi novels) in capitoli e paragrafi. Con strumenti di studio quantitativo della letteratura quali l'analisi delle occorrenze e i diagrammi, l’autore mostra come queste due notazioni spaziali ormai scontate per i lettori contemporanei – e quasi ignorate dai critici perché, paradossalmente, troppo visibili – contengano in nuce la specificità della forma-romanzo: la trasformazione visiva della pagina così “cesellata” corrisponde sia a una “radicale riorganizzazione del linguaggio” nel percorso graduale dalla narrazione orale a quella scritta, sia a “un nuovo campo semantico di forza” che attrae attorno a sé le voci del mondo, incapsulandole in ciò che, secondo Katsma, costituisce la nervatura dell’espressione romanzesca: la sua partitura sonora in rapporto alla nostra immaginazione. Con una postfazione di Franco Moretti.
23,00

Il realismo è l'impossibile. Con una palinodia 2023

Il realismo è l'impossibile. Con una palinodia 2023

Walter Siti

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2024

pagine: 96

La realtà è imprendibile, interessante perché irrappresentabile. Il realismo in letteratura non è un’imitazione della realtà ma un gioco di illusionismo. L’arte ci pare realistica quando rompe con le convenzioni precedenti; si potrebbe dire che il realismo in arte è l’anti-stereotipo. Nell’ultimo decennio il ruolo assunto dalla “comunicazione” all’interno della società ha determinato un profondo cambiamento nella percezione del reale. Proprio lo stereotipo è alla base del successo mediatico. E allora, in questa nuova edizione del saggio in cui offre “la sua bieca ammissione di poetica”, Walter Siti ha voluto aggiungere, a mo’ di palinodia, una lunga postfazione dedicata a ciò che oggi sembra meglio assecondare i parametri di verosimiglianza in passato essenziali nell’idea di realismo: le serie tv. Passando in lettura da Breaking Bad a Sex Education, da Emily in Paris a Squid Game e inevitabilmente a Black Mirror, non senza qualche amara considerazione, l’autore ci mostra i paradossi e i mutamenti della realtà contemporanea – e del suo realismo.
12,00

La Repubblica mondiale delle lettere

La Repubblica mondiale delle lettere

Pascale Casanova

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2023

pagine: 636

Esiste una fabbrica invisibile e potente dell’universale letterario, una Repubblica mondiale delle lettere dotata di un suo meridiano di Greenwich, sul quale si misura la novità e la modernità delle opere. Ma questo paese della letteratura non è l’isola incantata delle forme pure, dove talento e creatività si esprimono liberamente. Pascale Casanova, tracciandone la storia e descrivendone la struttura, mette in luce un universo letterario diseguale e gerarchico fatto di rapporti di forza, uno spazio in cui gli scrittori più svantaggiati dal punto di vista letterario sono sottoposti a una violenza invisibile ma costante. La storia raccontata in questo libro è quella dei ribelli e rivoluzionari che, attraverso la creazione di nuove forme, sono riusciti a inventare la loro libertà, ottenuta al prezzo di una dura lotta contro una forma di dominio che è, insieme, letteraria e politica. Questa è la prima traduzione italiana di un classico della critica contemporanea: un contributo fondamentale che, per la sua novità teorico-metodologica e per gli accesi dibattiti che ha saputo suscitare, è divenuto un punto di riferimento indispensabile per la comparatistica e la storia della letteratura mondiale. Come osserva Franco Moretti: “Ogni tanto, ma di rado, esce un libro che cambia il modo in cui una disciplina lavora. Trent’anni fa, quello di ‘letteratura mondiale’ era un concetto da museo, scomparso dal dibattito critico; oggi ne è al centro, e il merito è del libro che avete tra le mani”. Postfazione di Franco Moretti.
27,00

Caccia allo Strega. Anatomia di un premio letterario

Caccia allo Strega. Anatomia di un premio letterario

Gianluigi Simonetti

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2023

pagine: 184

In "Caccia allo Strega" Gianluigi Simonetti sonda, con rigore e senza ossequi reverenziali, luci e ombre del premio letterario più importante d’Italia: un’istituzione antica e consolidata che appare però sempre più “sincronizzata alle esigenze dell’attuale società dello spettacolo”, nello sforzo manifesto di allineare prestigio culturale ed efficacia commerciale all’interno di un mercato del romanzo frenetico e desacralizzato. Storicamente autorevole, oggi più vivace e mediatico, lo Strega è il solo premio letterario italiano capace di incidere sul destino dei libri in finale, accrescendone significativamente la reputazione, la visibilità e le vendite. Spostando lo sguardo oltre le dinamiche elettorali e il marketing letterario, Simonetti si concentra su un aspetto decisivo ma scomodo (e per questo trascurato da molti): come sono fatti i libri vincitori o selezionati per la celeberrima cinquina. Le costanti tematiche, le soluzioni stilistiche, i modelli narrativi dei romanzi più noti e rilevanti passati per il Premio negli ultimi vent’anni sono trattati come efficaci indicatori sociologici del nostro clima culturale; segnali concreti del modo in cui i protagonisti del campo letterario immaginano in questi anni il loro ideale “romanzo di successo”. Una ricognizione tra testi e contesti dello Strega che mira dunque a un obiettivo ulteriore: attraverso l’analisi delle forme letterarie (con le loro coerenze e le loro contraddizioni) capire che uso facciamo del bello, del mediocre e perfino del brutto; scoprire alla fine chi siamo, e che cosa cerchiamo nell’arte.
17,00

Aperte lettere. Saggi critici e scritti giornalistici

Aperte lettere. Saggi critici e scritti giornalistici

Rossana Rossanda

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2023

pagine: 288

Tra i grandi protagonisti del dibattito civile e politico del ’900, Rossanda Rossanda è stata anche una voce originale e influente nel campo della critica culturale e letteraria, sia con generosi interventi “a caldo” dalle colonne del suo manifesto, sia con ampie introduzioni e prefazioni a classici molto amati. “Aperte lettere” raccoglie per la prima volta i suoi scritti letterari più significativi e memorabili. Con uno stile aguzzo e vivido che “rincorre nell’argomentazione i circuiti del pensiero”, come scrive il curatore Francesco de Cristofaro, Rossanda non fa sconti e possiede un vero talento nel rileggere a contropelo libri, figure letterarie, protagonisti della cultura, mostrando come la critica sia anche “disobbedienza” e scomoda testimonianza (è il caso del suo amato Fortini, che “giace insepolto fuori dalle mura”). Che si tratti di discutere l’etichetta “femminile” o “femminista” applicata a Emily Dickinson oppure di evidenziare come l’ironia “virile” di Thomas Mann si rovesci in strazio davanti alla feroce ambiguità della natura; che riveli come Tolstoj abbia amato l’insubordinata Anna Karenina per poi punire con la sua morte una parte di se stesso o come il contrasto tra etica e diritto si incarni in quello tra Antigone e Creonte; che demolisca “Le tre ghinee” di Woolf mostrando la contraddizione irrisolta che abita il testo, o demistifichi attraverso Sartre l’illusione di libertà dell’intellettuale, o contesti in controtendenza la visione rinunciataria de “La Storia” di Elsa Morante, Rossanda legge anche al rovescio il canone della letteratura.
19,00

In principio Marcel Proust

In principio Marcel Proust

Francesco Orlando

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2022

pagine: 240

A cento anni dalla morte di Marcel Proust, questo libro raccoglie cinque saggi sul grande scrittore pubblicati da Francesco Orlando tra il 1973 e il 2010, insieme alla trascrizione di una sua conferenza sulla Recherche. Un volume postumo che contiene, con le parole dell'autore, "quel poco che ho scritto su Proust": formulazione che in realtà, a leggerla oggi, è un understatement, date la singolarità dello sguardo critico e la profondità del taglio interpretativo che emergono da questi scritti orlandiani - i quali, a partire dagli anni '70, hanno "inciso un solco in una letteratura specialistica all'epoca ancora prigioniera di una visione spiritualizzante, statica ed elitaria" di Proust, come scrive il curatore Luciano Pellegrini. E infatti, partendo dall'"insolita componente storicizzante e marxisteggiante" (secondo le parole dell'autore stesso) che inizialmente conduce Orlando a interpretare la portata universale della mondanità proustiana, si passa agli studi di originale impostazione psicoanalitica, per giungere infine a un ampio saggio di "genetica tematica" in cui l'autore presenta la sua chiave di lettura complessiva del sistema di costanti e varianti della Recherche. Letto per la prima volta a diciott'anni e riletto costantemente fino alla fine, Proust ci appare in queste pagine come una "lettura di iniziazione" per Orlando: non solo alla vita colta e alla comprensione di sé, ma anche a quell'intelligenza critica che ha contraddistinto tutti i suoi scritti. Chiude il volume un testo di Pellegrini sulla presenza di Proust nella vita di Orlando.
18,00

Bellissimo. Un'analisi dei «Segreti di Brokeback Mountain» e di «Chiamami col tuo nome»

Bellissimo. Un'analisi dei «Segreti di Brokeback Mountain» e di «Chiamami col tuo nome»

D. A. Miller

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2022

pagine: 96

Un'affilata lettura di due tra i film mainstream a tema gay di maggior successo degli ultimi vent'anni: bellissimi, certo, come sistematicamente rilevato da estasiate recensioni; ma, sotto la superficie magistrale delle immagini, addomesticati nel profondo da uno sguardo edulcorato e ben temperato (dalla "buona volontà progressista") sull'oggetto omosessuale. D.A. Miller ha studiato negli anni vari aspetti dell'industria culturale, evidenziando il modo in cui "la nostra percezione viene continuamente predisposta e smussata - e sviata - dalle idee ricevute", come dice Franco Moretti nella sua prefazione. Attraverso un'analisi per nulla conciliante dei Segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee e di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, Miller mostra come questi film siano, in definitiva e nonostante l'apparente scabrosità e sincerità del tema toccato, comfort movies in cui la "differenza" omosessuale è abilmente disinnescata sotto la "finezza", il "buon gusto" e l'educato "sottovoce" dello sguardo registico. Demistificare il lavoro nascosto della repressione culturale nei meccanismi narrativi e filmici che regolano la "maschera dell'Uomo Gay" a uso del pubblico equivale, in questi saggi, a rivelare il rovescio della buona coscienza e della "discrezione" esibite da questi stessi meccanismi - lacerando la lamina fotogenica, e inautentica, della bellezza. Prefazione Franco Moretti.
13,00

Letteratura mondiale e metodo

Letteratura mondiale e metodo

Erich Auerbach

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2022

pagine: 312

Erich Auerbach ha scritto uno dei libri decisivi del xx secolo: il suo Mimesis (1946) racconta i modi in cui le diverse epoche hanno dato una forma letteraria al mondo. Molti lo considerano il capolavoro assoluto della critica novecentesca, la sola opera che abbia pienamente resistito allo scetticismo del nostro tempo e alle sue guerre culturali. Letteratura mondiale e metodo raccoglie gli scritti teorici che hanno reso possibile Mimesis. Sono saggi che non hanno perso nulla della loro profondità e acutezza, e che aiutano a pensare meglio i temi fondamentali del dibattito contemporaneo: la possibilità di fare storia di lunga durata e di confrontare culture e tradizioni di origine diversa, la legittimità dei canoni, l’esistenza e i limiti della world literature. Il volume si apre con un saggio di Guido Mazzoni sull’attualità di questi scritti e dell’opera di Auerbach.
19,00

Falso movimento. La svolta quantitativa nello studio della letteratura

Falso movimento. La svolta quantitativa nello studio della letteratura

Franco Moretti

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2022

pagine: 160

Diagrammi, serie temporali, reti, istogrammi… Dieci o quindici anni fa, negli articoli di cinema e musica, di letteratura e arti visive, non si trovava niente di tutto questo. Adesso sì, in abbondanza, e anzi, è proprio quello che distingue immediatamente le digital humanities dalle “altre” discipline umanistiche. In questo libro Franco Moretti riflette su alcune premesse (tacite, a volte forse anche inconsce) di questa nuova prassi d’indagine, nella convinzione che la pratica ha delle fortissime implicazioni teoriche, che guidano, di fatto, il processo di ricerca. “Falso movimento” offre così un bilancio critico, tanto onesto quanto esigente, della svolta detta “quantitativa” nello studio della letteratura, svolta a cui proprio l’autore ha dato un impulso decisivo nei suoi anni a Stanford, fondando nel 2010 il Literary Lab. E la sintesi, allineando gli elementi via via scoperti lungo l'itinerario di ricerca tracciato dai saggi qui raccolti, apre a nuove domande e a “una gran bella scommessa” su un nodo strategico: l’immaginazione scientifica nello studio letterario.
16,00

Cultura di destra e società di massa. Europa 1870-1939

Cultura di destra e società di massa. Europa 1870-1939

Mimmo Cangiano

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2022

pagine: 528

In questo volume Mimmo Cangiano disegna una mappa dettagliata della cultura della destra europea così come si evolve e consolida tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e la vigilia della Seconda Guerra Mondiale: con le sue linee di intreccio e i tracciati divergenti che solcano un territorio di idee e prassi delineato, dopo la “morte di Dio”, da topoi-snodi ricorrenti (Kultur, comunità, tradizione, tecnica, anti-materialismo, lavoro, guerra, nazionalismo, razzismo, atomizzazione delle masse) e fiancheggiamenti o controversie rispetto ai partiti e ai vari governi fascisti che prendono forma in Europa in quel periodo. Nell’ampio spazio compreso tra storia, letteratura e filosofia, Cangiano esplora la produzione culturale fitta di scambi dell’intellighenzia di destra – una nutrita pattuglia intergenerazionale che va da Hofmannsthal a Malaparte, da Guénon a Jünger, da Benn a Evola – scavando e ricostruendo, alle origini del Secolo Breve, un’“archeologia” del fenomeno che potrà essere utile anche a chi riflette sugli sviluppi della cultura di destra nelle nuove forme della “società di massa” della nostra epoca.
22,00

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