Pazzini: Parole nell'ombra: poesia in lingua e dialetto
Tonino Guerra. Poesie in dialetto romagnolo
Tonino Guerra
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pazzini
anno edizione: 2007
pagine: 132
Valderico Mazzotti. Poesie in dialetto romagnolo
Valderico V. Mazzotti
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2007
pagine: 96
Sluntanès (Allontanarsi)
Francesco Gabellini
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2003
pagine: 128
Gnént
Lorenzo Scarponi
Libro: Copertina morbida
editore: Pazzini
anno edizione: 2021
pagine: 118
La belèza tr'al mi màeni, il tuo viso infézni tla memória come gli amori
La notte è la mia patria. Testo albanese a fronte
Visar Zhiti
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2018
pagine: 100
"In «La notte è la mia patria» è il poeta che legge, nell'oscurità dell'anima, come in una mano cosmica, i segni di «nuove albe», frammenti di stelle che illuminano, all'improvviso, nel segno di una possibile speranza, il cuore di tenebra. Le tre «stanze» di questa raccolta (Desiderio di stelle, Dov'è la vita?, Tutto questo giorno solo per ricordare) sono abitate appunto dalla interrogazione: «grido, sussurro, verticale e visionaria messa in scena di spazi altrimenti indicibili. La parola assume la valenza di un universo altro, mai però autoreferenziale, piuttosto fisicamente incarnato nell'emozioni del poeta orante»." (Ennio Grassi)
Il Cantico dei Cantici. Trasposizione poetica dall'Ebraico
Agostino Venanzio Reali
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2011
pagine: 90
La trasposizione poetica del "più bel cantico" della tradizione ebraica operata dal cappuccino Agostino Venanzio Reali non si propone di tradurre letteralmente l'originale semitico, ma ha l'intento di trasporre la ricchezza evocativa della poesia ebraica nella ricchezza evocativa della poesia italiana. Ne risulta così un'opera che conserva il contesto amoroso con tutto lo spettro simbolico delle emozioni, delle immagini, dei suoni, dei profumi del testo originale e lo comunica al lettore italiano con il linguaggio familiare, senza nulla perdere dei significati dell'originale ebraico.
Stason. (Stagioni)
Marino Monti
Libro: Copertina morbida
editore: Pazzini
anno edizione: 2010
pagine: 136
A gli 'ombri le ombre
Sante Pedrelli
Libro: Copertina morbida
editore: Pazzini
anno edizione: 2009
pagine: 136
Sante Pedrelli di Longiano è uno dei poeti in dialetto romagnolo appartenente a quella cerchia ristretta, ma ben valida, che ha tracciato uno dei segni più belli nella poesia italiana del secondo Novecento. Pedrelli, scrive il dialetto di quando ha imparato a pronunciare le prime parole, verso la fine degli anni Venti del secolo scorso, ancora in piena civiltà contadina, come se il mondo fosse rimasto sempre fermo. La poesia di Pedrelli è una lingua fra terra e mare, fra collina e pianura, fra paese e città, mito e realtà della sua terra.
Vivere nei territori. Poesie e testimonianze di vita tra Intifadah e repressione (1985-1990)
Filippo Di Grazia
Libro: Copertina morbida
editore: Pazzini
anno edizione: 2009
pagine: 168
Le poesie e le prose di questo libro, senza indulgere alla retorica, sono dettate da una fede profonda, autentica e testimoniano un'urgenza che va oltre gli schemi mentali. La tragedia che insanguina quotidianamente la Terra Santa diventa un'occasione, per chi si dice cristiano, di ascoltare i fatti per come sono, nella loro complessità e lo inducono a riflettere sull'insensatezza della violenza e della disumanità provocata dall'odio e dall'indifferenza.
Am sò ruglé ti sanpurgnòis. Pensieri, ricordi, immagini e scritti in dialetto tra Santarcangelo e San Vito
Stefano Stargiotti
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2007
pagine: 125
Non credo che per i bambini di oggi sia tanto facile "ruglés ti sanpurgnòis", rotolarsi nell'erba di San Petronio, un po' perché i nostri bambini non vi giocano più. La traduzione è assolutamente frutto della mia immaginazione: i "sanpurgnòis" o, come dicono altri "sanpurgnòin" hanno lasciato un'immagine tanto sbiadita nella mia memoria che non sono riuscito a dare loro una corrispondenza certa, nonostante i manuali di botanica consultati. Fieno greco oppure stancabue, più probabilmente pettine di Venere, pare proprio che questa essenza prativa, scansata dalle donne che falciavano erba fresca per i conigli, non voglia essere riconosciuta se non con la terminologia dialettale: rispettiamola. In fondo si è sempre fatta rispettare, se la calpestavi ti appiccicava un odore acre e disgustoso.
Ricongiunti colloqui
Antonio Gasperini
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2007
pagine: 93
Questa nuova opera di Antonio Gasperini, non più in vernacolo ma in un italiano colto e ricco di rimandi di chi conosce la poesia in lingua e ne ha assorbito stilemi e retorica, non ci deve stupire dopo il conclamato successo delle sue opere dialettali. Gasperini ha cominciato a scrivere in lingua e in lingua ha pubblicato opere significative. Questo è un libro che parte dalla memoria per giungere in vista di un capolinea di cui dà giustificazione il titolo: "Ricongiunti colloqui", che costituisce anche la poesia d'apertura e fornisce la traccia di senso dell'opera. "Come in muta preghiera, nei ricongiunti colloqui con gli avi, mi si allentano le dure certezze e tutto si spegne il frastuono del mio breve futuro". La vita è "un'intrigante metafora" che Gasperini ha letto e riletto nelle asprezze della sua terra a cui ha fatto ritorno e altrove, dove le vicende lo hanno condotto.