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Quodlibet: La città come cura e la cura della città

#Curacittà Venezia vs Marghera e la città-paesaggio

#Curacittà Venezia vs Marghera e la città-paesaggio

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il volume raccoglie gli esiti della ricerca progettuale svolta presso l'Università Iuav di Venezia nell'ambito del PRIN La città come cura e la cura della città. Vari contributi mettono qui a confronto due parti di Venezia per molti aspetti antitetiche: il centro storico insulare e il quartiere di Marghera, nell'intento di individuare strategie di riqualificazione capaci di favorire un abitare sostenibile, supportato da stili di vita attivi e salutari. Nel ristabilire relazioni delle parti urbane di terraferma con quanto è posto al di là di margini, recinti o barriere, la cura della città lagunare si prefigura in particolare attraverso progetti inclusivi, capaci di integrare negli spazi aperti condivisi quei valori dei paesaggi d'acque cui appartengono. Lo stato di salute di una città molteplice viene indagato attraverso varie letture, tra cui la ricomposizione e interpretazione dei dati sulla qualità della vita dei suoi abitanti, le condizioni ambientali e la diffusione di malattie croniche non trasmissibili tra centro storico insulare e terraferma. L'esame di sistemi, spazi e servizi di cura, attivi o potenziali, coinvolge la mobilità, i valori riconosciuti dell'ambiente costruito, le trasformazioni in atto, gli spazi verdi e non ultimo il ruolo determinante dei luoghi di condivisione per una riqualificazione diffusa. L'infrastrutturazione del benessere articolata in sistemi di percorrenza ciclopedonale, tra strade vitali e oasi urbane, coinvolge soprattutto quelle aree di transizione individuate come soglie abitate che valorizzano i luoghi di margine in rapporto alla città-paesaggio.
24,00

40 parole per la cura della città. Lessico dei paesaggi della salute

40 parole per la cura della città. Lessico dei paesaggi della salute

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 304

Luogo di vita degli uomini e degli esseri viventi, animali e vegetali, la città è un habitat di biodiversità che può contribuire al benessere e alla salute dei suoi abitanti e che, a sua volta, deve essere curato da quanti la abitano. Questa città della cura, potenzialmente esistente ma non ancora attuale, richiede un lessico di parole per poterla nominare e descrivere. Il volume propone un piccolo thesaurus di parole mono- e polirematiche che, intrecciando i saperi (dell'architettura, del paesaggio, della sociologia, della medicina), tracciano una mappa di relazioni e definiscono possibili azioni di rigenerazione e conversione ecologica dei luoghi e degli spazi pubblici della città. Se si considera la salute un bene collettivo e non soltanto una questione individuale, la rigenerazione ecologica degli spazi urbani può favorire stili di vita e promuovere nuove pratiche sociali. Una selezione di quaranta parole esito di un lavoro di ricerca sui paesaggi della salute, in dialogo con nove temi della riflessione contemporanea sui diritti e le trasformazioni sociali e ambientali in atto, costruisce il lessico di una città della cura, sostenibile e solidale, aperta ai suoi abitanti. Quaranta fotografie di Giovanna Buccino sulla città del quotidiano fanno da contrappunto a questo trésor des mots.
24,00

La cura delle città. Politiche e progetti

La cura delle città. Politiche e progetti

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 369

La città, secondo la nota definizione di Claude Lévi-Strauss, è il progetto umano per eccellenza. Nata per facilitare e migliorare la vita dell'uomo, rischia di convertirsi in un dispositivo dissipativo e antropofago, eppure, come afferma Francesco Indovina, è "la nicchia all'interno della quale l'evoluzione sarebbe stata non solo assicurata ma anche più dinamica". Oggi le nocività – disorganizzazione, insicurezza, degrado, traffico, rumore, stress – prevalgono nettamente (non solo nell'immaginario collettivo) sulle connotazioni positive, sui caratteri artistici e monumentali, sull'essere la città stessa una straordinaria concentrazione di energia, cultura, idee, pensiero e azione antropica. Una città bella – se assumiamo il concetto di bellezza superandone i limiti puro-visibilistici – è prima di tutto un luogo dove si vive bene, sano, in grado di favorire stili di vita virtuosi che possano permettere al maggior numero di persone la piena realizzazione del proprio progetto biologico e di trascorrere la loro esistenza con pienezza e soddisfazione, a lungo e in buona salute. Rendere di nuovo le città vivibili e attraenti significa mettere in atto strategie capaci di lavorare, dal micro al macro, sull'innalzamento della qualità urbana, sulla performatività dello spazio urbano, sulla sua capacità di educare gli abitanti e incoraggiare stili di vita sani e virtuosi, sulla possibilità di dare accesso a tutti alle straordinarie opportunità che la città può offrire. In questo quadro un progetto sensibile, attento e misurato può svolgere la propria parte. Questo volume, esito di un'attività di ricerca centrata sulle politiche e sui progetti di riqualificazione e rigenerazione portati avanti nelle città europee che meglio hanno saputo interpretare e dare seguito al tema centrale del rapporto tra spazio vissuto e benessere, ha l'ambizione di proporsi come punto di riferimento su un argomento che sarà necessariamente al centro delle nostre riflessioni nel prossimo futuro.
26,00

#curacittà Roma. La Sapienza della cura urbana

#curacittà Roma. La Sapienza della cura urbana

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 255

Negli ultimi anni il divario tra città vivibili, sane e sostenibili e città poco curate e insalubri si è fatto più ampio. La recente pandemia del Covid-19 ha mostrato quanto l'ambiente costruito incida sulla nostra salute: la densità abitativa, l'inquinamento, la collocazione dei servizi, la presenza di aree verdi sono tutti aspetti che hanno ricadute sul nostro modo di vivere e sul benessere psico-fisico. Roma, tra le grandi città europee, stenta ad adeguarsi a nuovi stili di vita e a un progetto di sostenibilità. L'inefficienza dei mezzi pubblici, la limitatezza della metropolitana e delle reti ciclabili, il degrado dei marciapiedi e delle strade invase dalle auto e il decadimento di molti spazi aperti sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante la città possieda incredibili risorse, esse sono mal utilizzate e poco valorizzate. La capitale è inoltre ricca di risorse culturali, in particolare nei tre grandi atenei pubblici: le università sono un importante sostegno per lo sviluppo economico e fisico delle città, e interessano una vasta popolazione. Per queste ragioni sono spesso motori di rigenerazione urbana, capaci di rivitalizzare interi quartieri. La Sapienza, nello specifico, è un interessante caso di studio, utile a generare azioni sistemiche nel tessuto urbano romano e a ragionare sulle relazioni tra trama edilizia, strade e infrastrutture verdi, non solo a servizio della comunità dell'ateneo, ma dell'intera città. Le riflessioni che in questo libro presentiamo partono da queste semplici osservazioni e vogliono suggerire alcune risposte progettuali concrete e facilmente realizzabili per «curare Roma» e incoraggiare nuovi modi di vivere.
24,00

Streetscape. Strade vitali, reti della mobilità sostenibile, vie verdi

Streetscape. Strade vitali, reti della mobilità sostenibile, vie verdi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 336

La città come cura e la cura della città è il titolo della ricerca che fa da cornice al presente volume dedicato allo spazio della strada e alla sua cura. La società occidentale sempre più urbana e anziana, colpita dalla crisi ambientale e dalla scarsità, può far fronte ai suoi impegni solo mettendo al centro la cura. Il rapporto ambiente, salute, risorse è il tema da cui occorre ripartire per ragionare su un futuro sostenibile, maggiormente concentrato sul pianeta come bene pubblico e sulla prevenzione come scelta consapevole. Occorre perciò tornare a puntare sulla bellezza delle città, intese come luoghi ben funzionanti e piacevoli, stimolanti e capaci di incoraggiare la vita attiva dei cittadini. Questo vuol dire mettere al centro la cura dei corpi – umani e urbani – e il ruolo che ha lo spazio pubblico nella politica come supporto del welfare.
26,00

Healthscape. Nodi di salubrità, attrattori urbani, architetture per la cura. Ediz. italiana e inglese

Healthscape. Nodi di salubrità, attrattori urbani, architetture per la cura. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 312

Oggi la salute non riguarda più soltanto l’ambito medico, ma è diventata una questione molto più complessa, che investe la definizione di strumenti per il benessere dei cittadini e anche per una cura strutturale della città. Alla luce di ciò, il progetto di architettura non può rispondere semplicemente a requisiti di natura materica, ma deve riflettere sulla propria specificità, per poter dare un proprio contributo al radicamento di una nuova idea di cura e garantire il requisito della salubrità urbana. Il volume, con contributi di architetti, paesaggisti, filosofi, accademici di fama internazionale, presenta un ripensamento progettuale dei luoghi della cura come ospedali, scuole, stazioni e spazi legati alla mobilità, parchi e aree verdi, attraverso il superamento della logica degli spazi chiusi e monofunzionali. Ridefinire, a partire da questi elementi, il sistema di relazioni significa principalmente costruire nuovi meccanismi di cura della città, in cui entra in gioco una forte responsabilità nei confronti della salute dei cittadini che non può originarsi da una scelta estemporanea, ma deve essere il risultato di un approfondito lavoro di ricerca.
20,00

#curacittà Napoli. Salubrità e natura nella città collinare

#curacittà Napoli. Salubrità e natura nella città collinare

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 308

Natura pubblica, infrastruttura abitata, nodo di salubrità costituiscono, nell'approfondimento del caso napoletano, i capisaldi di una riflessione teorica orientata a ridisegnare i confini e i contenuti del progetto di architettura e di paesaggio come cura per la città. L'interesse è rivolto agli spazi urbani che si configurano come coesione di frammenti, instabili e modificabili, dove assume fondamentale importanza il rapporto con la natura che la città collinare di Napoli propone in maniera dirompente. Lo scopo è di superare l'idea di luogo salutare isolato o mal collegato dal punto di vista dell'accessibilità per costruire luoghi della cura in rete tra di loro, che possano assumere caratteri differenziati; luoghi del superamento di una logica monofunzionale e bloccati tipologicamente, nei quali sia assegnata una nuova centralità al corpo, al movimento e alle relazioni tra i cittadini. Oggetto dello studio è la vasta parte di città compresa tra il Parco di Capodimonte e il Parco delle Colline, dal quartiere Sanità a Scampia, attraversando il Vallone San Rocco, in cui si lavora ad una interpretazione di parco come connessione urbana, coinvolgendo spazi aperti ed edifici esistenti, ma anche cittadini, associazioni, istituzioni, processi di trasformazione in atto, nella costruzione di un sistema di aree eterogenee e interconnesse in grado di accogliere usi e pratiche diversificate. Parchi, ospedali, scuole, stazioni rappresentano, in una mappa molto articolata e complessa, gli elementi notevoli della città da cui innescare nuove logiche relazionali per la costruzione di una città sana.
26,00

Del prendersi cura. Abitare la città-paesaggio

Del prendersi cura. Abitare la città-paesaggio

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 205

Il "prendersi cura" della città richiede sempre più l'azione dell'abitare, per realizzare una qualità degli spazi, per sostenere condizioni di benessere individuale e collettivo, per alimentare stili di vita salutari e sostenibili. La ricerca di strategie che favoriscano il benessere urbano, adeguate a contrastare l'incremento di malattie croniche non trasmissibili, promuove la realizzazione di reti di mobilità ciclo pedonale che consentano anche un'adeguata fruizione del paesaggio in sistemi di spazi aperti accoglienti e vitali, capaci di reinterpretare i caratteri insediativi e architettonici dei luoghi. La questione della "città che cura" coinvolge il progetto urbano in una estesa opera di infrastrutturazione green, che interviene a scale diverse per adeguare, trasformare e articolare elementi e sistemi, con l'obiettivo di ridefinire i caratteri e le modalità di fruizione degli spazi dell'abitare. In tal senso l'"abitare una città-paesaggio" mette in relazione la condizione di benessere con un'estensione al paesaggio del concetto di abitare la città, sottolineando il ruolo importante assunto dai caratteri trans-scalari e trans-disciplinari nella configurazione tanto degli spazi aperti quanto delle architetture. Questo volume, prodotto nell'ambito della ricerca PRIN "La città come cura e la cura della città", raccoglie vari contributi di ricercatori ed esperti, che introducono il tema tra: scenari della cura, terapie urbane e luoghi di condivisione. L'attenzione si concentra in particolare sugli spazi urbani di relazione, sul paesaggio, sulle azioni e sui termini riconosciuti quale parte nevralgica di una ricerca progettuale per cui: l'abitare è aver cura di un ambiente che diventa luogo solo grazie al coltivare e al costruire; il condividere qualifica gli spazi aggregatori di persone e pratiche, in luoghi articolati, belli e vitali; la città-paesaggio promuove stili di vita salutari nella cura costante dei due principali habitat in cui ci identifichiamo.
20,00

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