Rusconi Libri: Biografie
Federico Barbarossa
Mario Barboni
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2019
pagine: 192
Federico di Hohenstaufen, divenuto imperatore con il nome di Federico I e noto come il Barbarossa, è una figura leggendaria: simbolo dell'antagonismo del potere imperiale e di quello papale, fu acerrimo nemico dei pontefici, a cui contese diritti e privilegi imperiali. Ma soprattutto il Barbarossa è celebre per la sua opposizione contro i comuni dell'Italia settentrionale, che si batterono contro di lui uniti nella Lega lombarda, per liberarsi dal giogo economico e politico dell'impero. A più riprese l'imperatore giunse in Italia dalla Germania per affermare con le armi la propria supremazia e far valere i suoi diritti di imperatore, assediando, mettendo a ferro e fuoco, radendo al suolo città ricche e potenti come Milano. Barbarossa fu anche un re crociato: combatté in Terra Santa accanto ai re di Francia e d'Inghilterra e qui trovò la morte. Il mistero che avvolge la sua scomparsa, tramandataci dagli storici arabi, ha contribuito ad alimentare la sua fama leggendaria di guerriero implacabile e di difensore del Sacro Romano Impero.
Alessandro Magno
Mario Barboni
Libro
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2019
pagine: 224
In poco più di dieci anni, Alessandro Magno, divenuto re a vent’anni e morto imperatore a trentatré, cambia il volto del mondo antico. Conquistando prima i Balcani, poi l’Asia Minore, la Siria, la Fenicia, l’Egitto, la Persia, la Battriana, fino all’India, Alessandro compie un’impresa militare senza pari in tutta la storia umana. Affronta eserciti enormi e re spietati con poche migliaia di uomini, è sempre in testa all’attacco, si inoltra in territori sconosciuti, sconfigge sovrani di imperi millenari. Gli storici antichi lo descrivono bello come un dio, più coraggioso di un leone, mosso da un impeto irrefrenabile a spingersi sempre oltre i propri limiti, in guerra così come nella vita privata. Grande trionfatore in battaglia, Alessandro fallirà solo nel suo sogno supremo: unire l’Oriente e l’Occidente non solo entro i confini di un unico impero, ma anche in una fusione culturale e linguistica che superi l’antico pregiudizio della divisione fra “greci” civilizzati e “barbari” selvaggi.
Mazzini. Il sogno dell'Italia onesta
Romano Bracalini
Libro: Libro rilegato
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 512
A distanza di oltre un secolo dall'unificazione, la storia del nostro paese vede, come Mazzini aveva pronosticato, nuovamente gli italiani gli uni contro gli altri, con nord e sud separati da un accresciuto divario economico e culturale, e il progetto risorgimentale torna così ad essere oggetto di discussione. Tesi centrale di questo libro è che l'Italia voluta da Mazzini avrebbe avuto miglior fortuna se il suo sogno fosse stato sostenuto con maggiore consapevolezza e coraggio. Mazzini fu veramente un uomo solo contro tutti: contro il realismo cinico di Cavour e della dinastia sabauda, l'oscurantismo della Chiesa, l'opportunismo dei francesi, ma soprattutto contro la coscienza intorpidita e la mancanza di solidarietà degli italiani, che preferirono affidarsi all'alleanza Trono-Altare anziché trovare la forza di liberarsi da soli. Rigoroso con se stesso e con gli altri, passionale e malinconico insieme, esercitò nei confronti dei suoi contemporanei un indiscutibile fascino, e tuttavia fu calunniato, perseguitato, tradito anche dai suoi stessi compagni: solo le donne non lo tradirono mai, catturate dal suo sguardo, dalla sua voce melodiosa, dal suo coraggio, ma soprattutto dalla fragilità e dalla dolcezza che intravedevano sotto il suo atteggiamento deciso. Amato e odiato con la stessa intensità dai suoi contemporanei, spesso criticato e frainteso dagli storici, questo personaggio così anomalo trovò in Europa prima che in patria chi seppe apprezzare le sue idee profondamente originali, in anticipo sui tempi. Oggi, finalmente, il suo messaggio di fratellanza universale, di crescita morale e civile, appare più che mai attuale anche nel suo paese.
Lucrezia Borgia. Fascino e astuzia alla corte di Ferrara
Mariangela Melotti
Libro: Libro rilegato
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 176
Lucrezia Borgia (1480-1519), figlia illegittima del futuro papa Alessandro VI, già a tredici anni viene data in sposa a Giovanni Sforza, signore e vicario della Chiesa per Pesaro. Dopo un breve periodo di felice vita coniugale, il matrimonio con Giovanni viene annullato secondo i nuovi disegni del padre: Lucrezia torna a Roma e sposa Alfonso d'Aragona, duca di Bisceglie e figlio naturale di Alfonso II re di Napoli. Tuttavia, l'alleanza del fratello Cesare con i francesi distrugge anche questa unione e, mentre Lucrezia viene nominata governatrice di Foligno e di Nepi, viene predisposto un attentato contro Alfonso, strangolato dagli uomini di Cesare Borgia. Lucrezia viene quindi data in sposa ad Alfonso d'Este, primogenito del duca di Ferrara. Alla corte estense Lucrezia diventa popolarissima per la sua bellezza e la sua intelligenza e raccoglie intorno a sé i più celebri artisti del Rinascimento. Ma dal 1512 la sua vita, per la serie di sventure che colpiscono lei e la casata estense, diventa sempre più ritirata, fino alla morte, a soli trentanove anni.