Salerno: I novellieri italiani
Il trecentonovelle
Franco Sacchetti
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno
anno edizione: 2017
pagine: 1000
“Il Trecentonovelle” di Franco Sacchetti ci è pervenuto con tutte le stigmate - perfino enfatizzate, nel suo caso - dell' opera "minore": raccolta novellistica stesa al morire del secolo di Boccaccio, non ha potuto sfuggire alla triste fortuna degli epigoni, per cui tutte le qualità positive nascono dall'imitazione o dall' emulazione e tutte le diversità dal caposcuola riconosciuto - e riconosciuto, subito, dallo stesso Sacchetti - sono i segnali dell'inarrivabilità di quel grande, le prove provate della modestia, dell' angustia, del provincialismo velleitario del seguace. Oltre alle normali peripezie di un destino classificatorio e gerarchico che ha per secoli imperversato sulla nostra e sull' altrui letteratura, ha nuociuto a Sacchetti la morte precoce, forse di peste, per cui l' opera ultima di una carriera letteraria ricca di prove e di vicende gli è, praticamente, rimasta sul tavolo da lavoro, a S. Miniato al Tedesco.” (Dall'Introduzione)
Gli Ecatommiti
Giovan Battista Giraldi Cinzio
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2012
pagine: 2296
"Gli Ecatommiti" (raccolta di "cento novelle" distribuite in 10 "deche", sul modello del Decameron), è una delle maggiori raccolte di novelle italiane del Cinquecento, opera grandiosa di Giraldi Cinzio (Ferrara, 1504-ivi, 1573), pubblicata per la prima volta nel 1565-1566. Benché segnata dal clima della Controriforma, che domina l'orizzonte culturale italiano ed europeo dopo il Concilio di Trento, l'opera di Giraldi Cinzio si distingue per il vigore della costruzione letteraria e la straordinaria e vivace apertura sperimentale verso generi diversi (il poema, la tragedia, l'oratoria e naturalmente la novellistica) che caratterizza l'attività letteraria dello scrittore ferrarese, all'origine di uno strepitoso successo europeo. Negli "Ecatommiti" è stata riconosciuta la fonte di vari drammi shakespeariani ("Misura per misura", "Otello", ecc.). Dopo l'ampia circolazione cinque-seicentesca, l'opera, di grande mole, ha conosciuto solo edizioni parziali. L'edizione a cura di Susanna Villari, docente all'Università di Messina, è la prima edizione moderna condotta con assoluto rigore, con ampio corredo di note storiche e linguistiche, introduzione, nota al testo, indici, che potranno consentire un pieno recupero di questo documento di alto spessore della cultura letteraria italiana del Cinquecento.
Racconti
Caterina Percoto
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2010
pagine: 796
La collana "I Novellieri italiani" si propone di offrire una documentazione articolata e quanto possibile completa dello sviluppo della novella italiana d'arte dal Duecento alle soglie del Novecento. Intendendo per altro "novella " nel senso più ampio, e includendo dunque nella raccolta non soltanto novelle e racconti in senso stretto, in prosa e in verso, ma anche esempi, facezie e motti, favole, leggende, cantari, siano essi riuniti in raccolte organiche o tramandati isolatamente, o anche inseriti in opere di tipo diverso, che cioè strutturalmente non si presentino come raccolte di novelle, ma che racconti e novelle accolgano nel proprio tessuto in misura tale da esserne in definitiva caratterizzate.
Le favole. Testo latino a fronte
Gabriele Faerno
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Salerno
anno edizione: 2005
pagine: 482
Diporti
Girolamo Parabosco, Gherardo Borgogni
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2005
pagine: 748
L'Arcadia in Brenta
Giovanni Sagredo
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2004
pagine: 602
Una raccolta di novelle della seconda metà del Seicento, scritta da un esponente della Repubblica di Venezia. Per la sua ambientazione in un luogo di villeggiatura e per il ribaltamento di questa cornice nel contenuto narrativo, è un libro che si colloca nella crisi della novellistica e della narrativa barocca, alle origini forse del romanzo settecentesco e della commedia di costume. Nelle otto giornate che la lieta brigata di nobili veneziani trascorre tra le ville palladiane, i giardini, i luoghi ameni di quella dorata "Arcadia", la narrazione è solo pretesto di conversazione per "sbandire la melanconia" con facezie e motti di spirito, mentre i "bischizzi", i giochi di parole, denunciano la crisi della parola barocca, ormai demistificata.
Le novelle. Volume 2
Anton Francesco Doni
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2003
pagine: 952
Pubblicata per la prima volta nel 1551 e in seguito più volte fino all'inizio del XVII secolo, "La Zucca", presentata in una versione integrale dopo più di quattro secoli, era condannata ingiustamente all'oblio per la sua eterodossia letteraria. Difficilmente inquadrabile nel genere novellistico tout court, "La Zucca" è esemplare della produzione doniana; si avvale infatti dell'apporto di diversi "tipi" letterari: l'intreccio narrativo si svolge attraverso lettere, proverbi, facezie, motti arguti, invettive, florilegi, sogni e allegorie. L'aspetto piú originale dell'opera è però forse dato dal legame fra testo scritto e immagini (xilografie), che arricchiscono la narrazione di significati e inedite prospettive di lettura.
Cantari novellistici dal Tre al Cinquecento
Libro: Copertina rigida
editore: Salerno
anno edizione: 2002
pagine: 1020
Il mondo antico conobbe una fertilissima produzione culturale di intrattenimento, sospesa fra l'oralità e la scrittura, affidata a professionisti girovaghi, i cosiddetti canterini o cantimbianchi. Sono loro a girare per le piazze e i castelli d'Italia, recitando testi, approntati da loro stessi e da loro colleghi, che recuperano suggestioni della letteratura epica, cortese e amorosa d'origine francese e le mescolano a spunti novellistici, più realistici e di materia 'plebea'. Questi testi, i Cantari, continuano a circolare dopo l'invenzione della stampa e costituiscono un settore importante della loro diffusione popolare.