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Le autodifese contrattuali. Artt. 1460-1462

Le autodifese contrattuali. Artt. 1460-1462
Titolo Le autodifese contrattuali. Artt. 1460-1462
Autore
Collana Il codice civile. Commentario
Editore Giuffrè
Formato
Formato Libro Libro: Libro rilegato
Pagine XIV-150
Pubblicazione 12/2011
ISBN 9788814162305
 
25,00

 
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Gli artt. 1460-1462 c.c. non trovano, nel Codice civile, quell'autonomia visibile della quale istituti di grande rilievo necessiterebbero e trovano una collocazione nell'ambito del titolo dedicato alla risoluzione; come se il legislatore non le avesse ritenute meritevoli o degne di un titolo ad esse specificatamente dedicato. Per accomunare le sorti di queste tre disposizioni, la dottrina ha prodotto le più varie denominazioni, tutte costruite sui tratti caratteristici riconosciuti di questi rimedi: eccezioni sospensive, eccezioni dilatorie, rimedi in autotutela, rimedi manutentivi, rimedi non distruttivi. La scelta di usare, nel titolo del volume, il sintagma «autodifese contrattuali», nasce dalla convinzione che questi rimedi rappresentino strumenti attraverso i quali i contraenti difendono da sé i propri interessi, e, in particolare, tentano di combattere (art. 1460 c.c.) o di prevenire (art. 1461 c.c.) quell'evento che aleggia su ogni contratto fin dalla sua nascita: l'inadempimento. O (art. 1462 c.c.) tentano di blindare l'interesse all'adempimento, mettendo fuori gioco proprio quelle autodifese che ne minano il rapido conseguimento. L'autodifesa è dunque il cuore di questi strumenti ed è il tratto caratteristico che ne consente una comune trattazione.
 
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