Trasportata d'urgenza all'ospedale di Strasburgo per un malore, Angèle Lieby inizia ad avere difficoltà a esprimersi, poi perde conoscenza. Viene posta in coma farmacologico allo scopo di intubarla. Dopo quattro giorni, non si sveglia. Ma Angèle è cosciente e soffre senza poter reagire. Per il personale medico, viene presto considerata morta. Ma ecco che accade un miracolo: una lacrima. Il 25 luglio, giorno dell'anniversario di matrimonio, sua figlia s'accorge che una lacrima le scende dagli occhi. Avverte il personale medico, che le risponde che è impossibile. Poi Angèle muove leggermente il mignolo. Inizia allora un lungo periodo di riabilitazione, che dura quasi un anno. Si tratta di un caso eccezionale per la scienza: la sua malattia è la sindrome di Bickerstaff. Può scatenarsi dopo una comunissima infezione, come ad es. una rinofaringite. Il caso, come già detto eccezionale per la scienza, è stato oggetto di presentazioni in diversi congressi di medicina.
Una lacrima mi ha salvato
| Titolo | Una lacrima mi ha salvato |
| Autori | Angèle Lieby, Hervé de Chalendar |
| Argomento | Scienze umane Religione e fede |
| Collana | Le vele, 304 |
| Editore | San Paolo Edizioni |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 164 |
| Pubblicazione | 01/2014 |
| Numero edizione | 3 |
| ISBN | 9788821578038 |