Erudito, umanista, filologo sui generis, creatore di miti e genealogie fittizie, amante dell'antichità, spregiudicato falsario: tutto è stato detto riguardo Annio e le sue opere. Un'ascesa irresistibile nell'ambito della Curia romana, fino alla carica di Magister Sacri Palatii, la conoscenza personale di tutti i più potenti uomini del suo tempo e degli artisti più illuminati. Un uomo capace di creare una genealogia illustre e famosa, operazione che realizzò con abilità anche per importanti personaggi laici ed ecclesiastici. La sua città natale venne beneficata di centinaia di pagine celebrative e per Viterbo Annio creò un lignaggio tanto aulico quanto improbabile, intrecciando riferimenti all'antico Egitto, alla classicità, all'Alto Medioevo di Longobardi e Carolingi; riuscì a far divenire Viterbo un crocevia di divinità, re, principi e papi, alterando le testimonianze documentarie e inventandone altre con assoluta disinvoltura. In questo senso le "Questioni anniane" rappresentano la sintesi perfetta della sua mirabolante visione del mondo.
Le questioni anniane. Viterbo tra realtà e finzione
Titolo | Le questioni anniane. Viterbo tra realtà e finzione |
Autore | Annio da Viterbo |
Curatore | J. Rubini |
Collana | Memoria, 16 |
Editore | Sette città |
Formato |
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Pagine | 194 |
Pubblicazione | 05/2014 |
ISBN | 9788878533516 |