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Dante e la medicina. L'arte medica e farmaceutica nell'opera dantesca

Dante e la medicina. L'arte medica e farmaceutica nell'opera dantesca
Titolo Dante e la medicina. L'arte medica e farmaceutica nell'opera dantesca
Curatore
Collana I libri della salamandra extra+, 8
Editore Compagnia Editoriale Aliberti
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 220
Pubblicazione 10/2021
ISBN 9788893234047
 
17,00

 
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La pandemia che il mondo sta vivendo in questi mesi, ha posto il focus dell'attenzione di tutti sulla medicina, i virus, le malattie, i farmaci, le terapie, i luoghi di cura. Anche per questa attualità, il settecentenario dantesco che si celebra nel 2021 può essere l'occasione di proporre al lettore curioso il rapporto fra Dante e la medicina: un tema non secondario per capire la figura di straordinario intellettuale che l'Alighieri fu. Iscritto all'Arte dei Medici e degli Speziali di Firenze, Dante forse frequentò la facoltà medica dell'Università di Bologna. Di certo, la Divina Commedia è intrisa di medicina: vi incontriamo casi di allucinazione, febbre terzana e quartana, anoressia, bulimia, idropisia, debolezza della vista, mal di testa, palpitazioni cardiache e così via. C'è poi la questione se Dante stesso fosse malato. Chi non ricorda nell'episodio di Paolo e Francesca, quel "caddi come corpo morto cade"? Secondo un'ipotesi che risale nientemeno a Lombroso, si trattò di un attacco di epilessia di cui il poeta soffrì al pari di altri geni della Storia.
 
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