A partire dagli anni settanta del Novecento la psicologia cognitiva e le neuroscienze hanno dimostrato empiricamente come gli individui commettano errori nei loro processi decisionali, deviando in modo sistematico dal tradizionale paradigma di comportamento razionale. Più di recente è stato provato che neppure i soggetti esperti sono immuni dal commettere sistematicamente errori decisionali nei campi di loro competenza. Per quanto esperti e «allenati», anche i giuristi — e fra questi i giudici e gli arbitri — non possono sottrarsi a un dato ineludibile: la loro mente funziona esattamente come quella degli altri individui ed è pertanto esposta a errori cognitivi. Affrontando per la prima volta la questione dal punto di vista giuridico, il volume si propone di verificare: quali siano le interferenze tra psicologia e arbitrato, mettendo in luce in che modo e misura le dinamiche psicologiche inconsce incidano sui processi decisionali dei soggetti coinvolti in un arbitrato (in particolare, gli arbitri); se gli errori decisionali degli arbitri siano prevedibili e se si possa tentare una loro classificazione; in che modo tali errori possano essere sfruttati, oppure prevenuti, dai difensori delle parti. Prefazione di Andrea Zoppini.
Errori cognitivi e arbitrato
Titolo | Errori cognitivi e arbitrato |
Curatori | Stefano Azzali, Umberto Morera, Giacomo Rojas Elgueta |
Prefazione | Andrea Zoppini |
Collana | Percorsi |
Editore | Il Mulino |
Formato |
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Pagine | 330 |
Pubblicazione | 01/2019 |
ISBN | 9788815279958 |