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Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d'eau

Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d'eau
Titolo Il corpo insorto nella pratica performativa di Habillé d'eau
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Danza e altre arti dello spettacolo
Collana Spaesamenti
Editore Editoria & Spettacolo
Formato
Formato Libro Libro: Libro rilegato
Pagine 172
Pubblicazione 10/2012
ISBN 9788897276593
 
16,00

 
0 copie in libreria
Habillé d'eau si chiama la formazione che Silvia Rampelli ha fondato a Roma nel 2002 raccogliendo l'eredità di un nome ricevuto in dono dal danzatore e coreografo giapponese Masaki Iwana. A dieci anni dal debutto - avvenuto con "Studio per Attis", vincitore del festival Enzimi 2002 - "Il corpo insorto" indaga l'esperienza singolare del gruppo, incentrata sulla "presenza", ovvero su ciò che qualifica in senso ontologico l'essere scenico, al di là di qualsiasi distinzione disciplinare delle arti performative. Nella sua ostinata e reiterata messa in questione della materia oltre ogni esito, il lavoro di Habillé d'eau sollecita interrogativi sul corpo, luogo di indagine e offerta, sul tempo e sull'arte come linguaggio conoscitivo. Una lunga conversazione dell'artista con la curatrice, che si dispiega in un arco di tempo di tre anni, costituisce il corpo centrale del libro, che contiene anche scritti e note di regia di Silvia Rampelli e una sezione animata dagli sguardi critici di Romeo Castellucci, Piersandra Di Matteo, Andrea Nanni, Andrea Porcheddu, Paolo Ruffini.
 
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