Cosa resta di una soggettività divisa tra il rumore dello scontro e il silenzio della distanza dalle istituzioni? Quale lessico la riflessione può offrire alla partecipazione? Qual è il senso da attribuire alla parola "crisi"? La progressiva sostituzione del lessico economico a quello politico, l'assottigliamento del vocabolario che articola le relazioni umane ed istituzionali trasformando i cittadini in utenti, sono i dati più evidenti di una condizione storica e sociale che da tempo emerge dalle riflessioni della filosofia del linguaggio e della filosofia politica. A fronte di tale condizione, si delinea un'allarmante conclusione: la popolazione che non rientra nelle élites economiche, politiche o amministrative, non dispone più di un lessico attraverso cui autorappresentarsi. Eppure, una parola sembra essere condivisa da tutti. Così, a partire dalla comune convinzione che la relazione, il riconoscimento e la partecipazione politica costituiscono gli elementi per la costruzione di un senso politico condiviso e di una comune appartenenza sociale, i partecipanti al volume dialogano intorno al termine "crisi".
Le parole della crisi. Etica della comunicazione, percorsi di riconoscimento, partecipazione politica. Ediz. italiana e inglese
Titolo | Le parole della crisi. Etica della comunicazione, percorsi di riconoscimento, partecipazione politica. Ediz. italiana e inglese |
Curatori | A. Arienzo, M. Castagna |
Collana | Le forme del discorso, 3 |
Editore | Diogene Edizioni |
Formato |
![]() |
Lingua |
Project-Id-Version:
Report-Msgid-Bugs-To:
POT-Creation-Date: 2025-09-05 18:15+0200
PO-Revision-Date:
Last-Translator: Davide Giansoldati |
Pagine | 218 |
Pubblicazione | 01/2013 |
ISBN | 9788866470656 |