Nel settore degli impianti di depurazione, negli ultimi anni, si è verificato, a livello internazionale, un “paradigm shift”, ovvero un radicale cambio di visione: il depuratore non è più considerato solo come un processo “end of pipe”, cioè l’impianto che tratta le acque reflue al termine del collettore fognario al fine di rimuovere sostanza organica, nutrienti, solidi sospesi e patogeni, ma anche come un punto di origine di risorse valorizzabili, finora considerate mere sostanze di scarto. La spinta internazionale verso questo “paradigm shift” nasce dall’esigenza di contrastare i crescenti costi per l’energia e per lo smaltimento di rifiuti derivanti dal funzionamento degli impianti di depurazione: consumo energetico e smaltimento fanghi comportano infatti più del 60% dei costi gestionali di un impianto di depurazione. A ciò si aggiunge una generalizzata maggiore attenzione verso gli aspetti ambientali.
Recupero di materia e di energia negli impianti di depurazione
| Titolo | Recupero di materia e di energia negli impianti di depurazione |
| Curatori | Giorgio Bertanza, Paola Foladori, Lorena Guglielmi |
| Collana | Ambiente territorio edilizia urbanistica |
| Editore | Maggioli Editore |
| Formato |
Libro |
| Pagine | 396 |
| Pubblicazione | 02/2018 |
| ISBN | 9788891625809 |