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Resistenza resistoria: 25 aprile 1945–25 aprile 2022. Dalla memoria della libertà alla memoria che rende liberi. Profili di antifascisti napoletani, campani, meridionali

Resistenza resistoria: 25 aprile 1945–25 aprile 2022. Dalla memoria della libertà alla memoria che rende liberi. Profili di antifascisti napoletani, campani, meridionali
Titolo Resistenza resistoria: 25 aprile 1945–25 aprile 2022. Dalla memoria della libertà alla memoria che rende liberi. Profili di antifascisti napoletani, campani, meridionali
Curatori ,
Argomento Scienze umane Storia
Editore La valle del tempo
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 168
Pubblicazione 04/2022
ISBN 9791280730176
 
12,00

 
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Con questo libro, che esce per celebrare il 77° anniversario della Liberazione, prosegue la collana di biografia e di antifascisti campani, inaugurata nel 2021. I saggi che ricostruiscono le loro vite, scritti da nove collaboratori del nostro Istituto, sono diseguali, per impostazione e dimensioni, ma tutti consentono di fare una lettura bella, importante e appassionante. Tra le biografia e ve ne sono dieci inserite in storie familiari: innanzitutto quella della famiglia Grossi- Olandese, Carmine Cesare e Maria e i loro tre figli, Renato, Ada e Aurelio, impegnati nella guerra civile spagnola; poi quella di Eduardo Pansini e dei suoi figli, Adolfo e Enzo, protagonisti delle Quattro Giornate di Napoli, in cui Adolfo sacrifica la sua giovane esistenza; infine quella dei fratelli comunisti Carmine e Giacomo Cascella, espressione dell'attività antifascista "dal basso". Dal basso è anche l'opposizione della prostituta Francesca Accietto, perseguitata perché conduce una vita non confacente al ruolo che il regime assegnava alle donne. Il quaderno contiene poi le biografia e di due antifascisti di tendenza libertaria: Giulio Arbib e Armido Abbate, di due socialisti della prima ora, Vincenzo Bozzi e Giovanni Lombardi, quest'ultimo poi impegnato in modo importante nell'Assemblea Costituente. Infine sei comunisti: il bordighiano Ludovico Tarsia, il casertano Corrado Graziadei, protagonista delle agitazioni contadine post liberazione; gli stabiesi Luigi Di Martino, operaio mai domo, e Pasquale Cecchi, primo sindaco di Castellammare dopo la Liberazione; i napoletani Renato Caccioppoli, comunista ribelle e anticonformista, ma matematico di livello internazionale, e Mario Palermo, protagonista della vita politica italiana negli anni immediatamente successivi alla Liberazione.
 
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