Quale fu il rapporto tra Pier Paolo Pasolini e Roma? Sei studiosi hanno affrontato questa domanda partendo da vari punti di vista e hanno esplorato, secondo prospettive e orientamenti disciplinari differenti, il rapporto tra il poeta friulano, la città, il suo dialetto e la sua letteratura dialettale. Dopo un quadro sulla nascita delle borgate e sulle loro storie – in qualche modo “pasoliniane prima di Pasolini” – di miseria e degrado, si prende in esame la centralità delle carceri romane, Rebibbia e Regina Coeli, nell’immaginario dello scrittore: tale centralità è riscontrabile anche al di là delle opere d’ambientazione espressamente romana e “romanesca”. Questo stesso universo di detenzione, malavita, prostituzione è evocato anche in alcune delle più celebri canzonette pasoliniane, scritte mentre, con l’avanzata della società dei consumi e dei suoi processi di omologazione, a un tempo sociale e linguistica, la tensione utopica di Pasolini andava progressivamente esaurendosi: è rivelatorio, da questo punto di vista, il fallimento dell’originale progetto della Divina Mimesis...
«Tra speranza e vecchia sfiducia» Pier Paolo Pasolini, Roma, il dialetto. Atti del convegno di studi (Roma, Biblioteca Vaccheria Nardi, 21 novembre 2022)
Titolo | «Tra speranza e vecchia sfiducia» Pier Paolo Pasolini, Roma, il dialetto. Atti del convegno di studi (Roma, Biblioteca Vaccheria Nardi, 21 novembre 2022) |
Curatori | Davide Pettinicchio, Giulio Vaccaro |
Collana | Mosaic |
Editore | Paolo Loffredo |
Formato |
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Pagine | 124 |
Pubblicazione | 12/2023 |
ISBN | 9791281068148 |