'In continuità col celebre dialogo sulla vita in villa del 1559, l’Umore del 1564 di Bartolomeo Taegio è un dialogo sul vino, la vinificazione e la viticultura, che si immagina tenuto, sullo fondo della vendemmia, nella villa suburbana di Robecco. Dapprima, in un tono prevalentemente paradossale, ma con venature filosofiche, Taegio esalta il vino fonte di conoscenza e di poesia, «sacro e soavissimo licore» amico delle Muse e degli dèi, «fermo e vero fondamento della vita nostra, rallegratore del cuore, regeneratore delli spiriti, e potentissimo restauratore de tutte le forze e operazioni corporali». La discussione si cala poi nella concretezza della vita operosa di un gentiluomo di Antico Regime e ci restituisce una preziosa sinossi di credenze e tecniche rimaste immutate per secoli, che testimoniano la continuità ininterrotta dei saperi e delle pratiche in questa branca dell’agricoltura. Bartolomeo si appoggia «sopra la ragion naturale, sopra l’esperienza e sopra l’autorità degli antichi maestri» (Virgilio, Plinio, Columella, Palladio, Crescenzio, (...)'.
L'umore
Titolo | L'umore |
Autore | Bartolomeo Taegio |
Introduzione | Luisella Giachino |
Collana | Contributi e proposte, 111 |
Editore | Edizioni dell'Orso |
Formato |
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Pagine | 200 |
Pubblicazione | 01/2019 |
ISBN | 9788862749688 |