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Bhagavad Gita. Con un commento del testo basato sul Gita Bhaṣya di Ramanuja

Bhagavad Gita. Con un commento del testo basato sul Gita Bhaṣya di Ramanuja
Titolo Bhagavad Gita. Con un commento del testo basato sul Gita Bhaṣya di Ramanuja
Argomento Scienze umane Religione e fede
Collana Abraxas, 25
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 303
Pubblicazione 10/2017
ISBN 9788857541501
 
22,00

 
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La Bhagavad Gita consiste in un dialogo tra maestro e discepolo, Krsna e Arjuna, che avviene sul campo di battaglia dove si fronteggiano gli eserciti armati dai due rami della stessa famiglia regnante; il colloquio comincia con la crisi di coscienza di Arjuna, schierato in una delle due fazioni, sgomento dinanzi alla prospettiva di dover massacrare amici e parenti per affermare i suoi diritti. Di là del significato letterale del testo, nelle parole di Arjuna si scorge il lamento dell'anima impegnata in un conflitto esistenziale che sembra sopraffarla e al quale, in qualche modo, cerca di sottrarsi: egli è l'emblema dell'uomo che, nel momento cruciale della battaglia contro se stesso, rappresentata nel testo da una guerra fratricida, tende a tergiversare, a fare un passo indietro; non vorrebbe abbandonare, per una sorta di attaccamento o di timore, quelle negatività che pure riconosce come tali, ma che considera anche parte di sé, cioè suoi "parenti", vale a dire i suoi difetti, i suoi vizi, le sue cattive abitudini, la sua debolezza nei confronti dei piaceri sensoriali; difetti con i quali ha sviluppato nel corso degli anni una grande familiarità e dai quali una parte di sé, inconsciamente, non vorrebbe separarsi. Per dirla con le parole di san Paolo, Arjuna deve deporre l'uomo vecchio, con la sua condotta, e rivestire l'uomo nuovo; ma per arrivare a questo deve imparare ad agire senza attaccamento, cogliendo in ogni azione, anche la più semplice, un significato che l'uomo vecchio, dedito esclusivamente alla soddisfazione del proprio ego, non riusciva a scorgere: la sacralità di ogni azione compiuta nell'adempimento dei propri doveri quotidiani, anche i più semplici, quando questa sia concepita come un'offerta al Maestro interiore, e non motivata dal proprio personale tornaconto.
 
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