Da sempre annoverato tra i crimini più aberranti, l'omicidio non solo vanta una storia millenaria, ma nei secoli si è rivelato in grado di creare attorno a sé uno spettacolo capace di attirare lo sguardo del pubblico. L'uccisione, quindi, come spettacolo persecutorio che coinvolge la collettività, divenendo azione politica. Perché si uccide? E soprattutto, perché l'Uomo guarda il tremendo spettacolo dell'uccisione di un suo simile? Questo spettacolo della morte nel corso dei secoli ha assunto espressioni diverse: rappresentazione tragica nel teatro dell'antica Grecia, spettacolo di intrattenimento nei giochi dei gladiatori a Roma, strumento giudiziario nelle esecuzioni in piazza dell'Europa moderna, fino ad approdare alle molteplici forme della persecuzione del mondo contemporaneo. Qual è la sua funzione? Un piccolo saggio che, seguendo le linee interpretative suggerite da Elias Canetti e Renè Girard, non si propone di essere esaustivo, ma di aprire un luogo comune di dibattito su un tema senza dubbio attuale.
Lo spettacolo della morte e i suoi aspetti politici
Titolo | Lo spettacolo della morte e i suoi aspetti politici |
Autore | Claudia Covelli |
Collana | I territori, 19 |
Editore | Prospettiva Editrice |
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Pagine | 146 |
Pubblicazione | 01/2007 |
ISBN | 9788874184064 |