L’imminente fine del petrolio, profetizzata da M.K. Hubbert nel 1949, è stata messa fortemente in dubbio dalla “rivoluzione non convenzionale”, cioè dall’aumento della produzione di petrolio e di gas estratti dai costosi depositi di idrocarburi shale o tight (degli Stati Uniti) e di sabbie bituminose (del Canada), resa possibile dalla crescita del prezzo del petrolio registrata tra la fine degli anni Novanta del Novecento e la metà degli anni Dieci del Duemila. Questa iniezione di petrolio ha successivamente portato al crollo del suo prezzo nel 2014, cosa che ha a sua volta reso parzialmente subeconomiche le stesse risorse “non convenzionali”. In questo contesto, si inseriscono politiche energetiche e ambientali che, spinte anch’esse dall’elevato prezzo del petrolio, hanno incentivato lo sviluppo di tecnologie che riducono i costi di produzione e di stoccaggio dell’energia da fonti rinnovabili e pulite, alternative ai combustibili fossili, al punto da chiedersi se l’era del petrolio possa finire prima della fine del petrolio.
Petrolio senza fine o fine del petrolio? Analisi, percorsi, strumenti
Titolo | Petrolio senza fine o fine del petrolio? Analisi, percorsi, strumenti |
Autore | Domenico De Vincenzo |
Collana | Strumenti |
Editore | libreriauniversitaria.it |
Formato |
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Pagine | 178 |
Pubblicazione | 04/2020 |
ISBN | 9788833592312 |