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L'inquietudine della colomba. Essere armeni in Turchia

L'inquietudine della colomba. Essere armeni in Turchia
Titolo L'inquietudine della colomba. Essere armeni in Turchia
Autore
Traduttore
Argomento Società, scienze sociali e politica Politica e governo
Editore Guerini e Associati
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 153
Pubblicazione 05/2008
ISBN 9788883359989
 
15,00

 
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"Posso vedere me stesso nell'inquietudine psicologica di una colomba, ma so che in questo paese gli uomini non toccano le colombe. Le colombe conducono la loro vita fin nel cuore della città, tra le folle umane. Sì, con un po' di paura, ma con quale libertà." Sono le parole conclusive dell'ultimo articolo di Hrant Dink, pubblicato da Agos - il settimanale da lui fondato - dopo la sua morte, avvenuta per mano di un giovane fanatico turco il 19 gennaio 2007. Hrant Dink credeva nella possibilità, anzi nel dovere, di convivere: armeni e turchi, cristiani e musulmani. Non per questo rinunciava a scrivere del genocidio degli armeni, ed era stato infatti condannato a sei mesi di carcere per "insulto all'identità turca". I suoi articoli, che possiamo leggere qui raccolti, vivono di questa duplice sostanza: il timore della colomba e la fiducia nella possibilità di condividere emozioni, desideri, pensieri: in una parola l'umanità. Etyen Mahgupyan, che ha raccolto l'eredità di Dink alla guida di Agos, scriveva due giorni dopo la morte dell'amico: "Ho perso il mio cuore". Sì, era il cuore, più di ogni altra energia motrice, l'impulso vitale, la qualità dominante, il centro catalizzatore di Hrant: delle sue intuizioni taglienti, del suo linguaggio paradossale, del suo coraggio consapevole.
 
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