Perché una scuola è così interessante da far nascere in due mamme il desiderio di raccontarne la storia? Qual è l'unicum che rende speciali le giornate di una bambina di quarta elementare che ha scritto in un tema: "Penso che il lunedì è il giorno più bello"? La risposta nella storia della "Zolla", un progetto educativo, un metodo didattico, ma anche la testimonianza di grandi amicizie e di gesti di solidarietà, raccontati attraverso lo sguardo di due mamme che di questa storia sono, in parte, protagoniste. La nascita di scuole come la Zolla è stata una provocazione culturale che ha portato, nel tempo, anche la scuola statale a interrogarsi sul proprio ruolo, su metodi e contenuti, sulla qualità degli insegnanti. Nata tre anni dopo il 1968, che aveva portato anche nella scuola una domanda di novità ma non risposte costruttive e positive, la Zolla è un esempio di scuola cattolica che ha fatto proprio il principio di sussidiarietà, applicato quando ancora nessuno conosceva la parola: mamme e papà, insieme, hanno cercato insegnanti ed aule per costruire una scuola ed hanno poi lottato per il suo riconoscimento pubblico. È una storia che le "autrici" hanno deciso di raccontare senza analisi critiche e interpretazioni ideologiche, ma lasciando affiorare l'identità di un'esperienza di popolo, dando direttamente la parola ad alcuni protagonisti e offrendo la possibilità di incontrare e conoscere un metodo innovativo di fare scuola.
«Penso che il lunedì è il giorno più bello». La Zolla: trent'anni di scuola libera a Milano
| Titolo | «Penso che il lunedì è il giorno più bello». La Zolla: trent'anni di scuola libera a Milano |
| Autori | Ines Maggiolini, Caterina Meroni |
| Collana | Educare con, 1 |
| Editore | Itaca (Castel Bolognese) |
| Formato |
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| Pagine | 208 |
| Pubblicazione | 12/2004 |
| ISBN | 9788852600258 |

