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Gino De Dominicis e la calamita cosmica. Una storia immobile

Gino De Dominicis e la calamita cosmica. Una storia immobile
Titolo Gino De Dominicis e la calamita cosmica. Una storia immobile
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Editore Maggioli Modulgrafica Document
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 112
Pubblicazione 03/2023
ISBN 9788899785413
 
14,00

 
0 copie in libreria
Si intitola “Gino De Dominicis e Calamita Cosmica. Una storia immobile” la prima monografia interamente dedicata alla Calamita Cosmica edita da Maggioli Cultura, il capolavoro monumentale di Gino de Dominicis conservato presso la Ex Chiesa della SS. Trinità Annunziata di Foligno. L’autore è Italo Tomassoni, direttore artistico del CIAC - Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno, mentre Giovanni Tarpani firma il progetto fotografico a corredo. Il saggio presenta in apertura la vita, il singolare percorso artistico di Gino de Dominicis e la sua cifra stilistica, dominata da uno spirito ironico, beffardo e sarcastico. Spiega l’autore Italo Tomassoni: «Da una distanza che gli permette di cogliere la totalità delle cose, e protetto da un deliberato oscurantismo di cui non si è mai privato, Gino de Dominicis si professa fedele ad una visione del mondo nella quale brillano due indiscutibili punti fermi: la centralità dell’arte e il dispotismo del capolavoro. Capisaldi che illuminano l’intera vicenda della sua arte e dai quali può filtrare qualche luce per osservare anche la sua vita». Calamita Cosmica, realizzata nel 1988 in assoluta segretezza, nasce nel periodo maturo del percorso creativo di Gino de Dominicis e diventa un "capolavoro ad alta intensità". Stupisce subito per le sue dimensioni: ventiquattro metri di lunghezza per quattro metri di larghezza. Riproduce e rispetta in ogni dettaglio l’anatomia umana, tranne che per un particolare: il cranio è dotato di un lungo naso appuntito, conformato come il becco di un uccello. Un altro significativo dettaglio incrementa l’enigma della sua ideazione: sulla falange distale dell’osso del dito medio della mano destra della scultura è conficcata la punta di un’asta cilindrica d’oro lunga nove metri che si protende verso il cielo. Il suo innaturale equilibrio e l’attrazione verso l’alto denotano una tensione intellettuale alla verticalità. L’artista ha inteso così rappresentare una calamita che scandisce il tempo, tema a lui molto caro. Scrive Italo Tomassoni: «Immaginata a supporto figurale di mitologie remote, Calamita Cosmica conferma che il nuovo è fondato sull’antico, che la vista può coincidere con la visione e che ogni novità, in arte, porta con sé un ritorno della memoria e del rimosso». La monografia di Italo Tomassoni ripercorre i pellegrinaggi di Calamita Cosmica, in Italia e all’estero: Venezia, Napoli, Ancona, Milano, Roma, Firenze, la Reggia di Versailles e Mons (Belgio), tra lo stupore e la fascinazione di migliaia di visitatori e curiosi, fino a raggiungere nel 2010 la sua sede definitiva a Foligno, nell’Ex Chiesa della Santissima Trinità, disposta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno proprietaria dell'opera.
 
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