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Vincitori e vinti. Il processo di Norimberga tra storia e cinema

Vincitori e vinti. Il processo di Norimberga tra storia e cinema
Titolo Vincitori e vinti. Il processo di Norimberga tra storia e cinema
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Cinema, televisione e radio
Collana Robin&sons
Editore Robin Edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 256
Pubblicazione 09/2019
ISBN 9788872745243
 
19,00

 
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“Il caso è insolito in quanto tutti gli imputati sono accusati di reati commessi in nome della legge. Questi uomini, insieme ai loro defunti o latitanti colleghi, rappresentano ciò che veniva gabellato per giustizia durante il Terzo Reich. Gli imputati operavano da giudici durante il periodo del Terzo Reich. Pertanto voi, signori giudici, sedete in questo tribunale per giudicare altri giudici che siedono al banco degli imputati. Ed è giusto che sia così poiché solo un giudice sa quanto un tribunale sia più dell’aula in cui egli siede. Sia in prassi che in spirito è la Casa della Legge. Gli imputati sapevano tutto questo, conoscevano le aule di tribunale, sedevano nelle loro toghe nere, distorcevano, prevaricavano, distruggendo la giustizia e la legge della Germania. Questo è di per se stesso indubbiamente un grave crimine, ma la pubblica accusa non chiama gli imputati a rispondere di violazione delle garanzie costituzionali, né di intralcio alla dovuta prassi legale. La pubblica accusa li chiama a rispondere di omicidi, brutalità, torture, atrocità. Essi condividono con tutti i capi del Terzo Reich, la responsabilità dei più feroci, dei più calcolati, dei più disastrosi crimini nella storia dell’umanità. Ed essi sono forse più colpevoli di molti altri poiché erano uomini maturi molto prima che Hitler arrivasse al potere. Le loro menti non erano distorte in gioventù dalla dottrina nazista. Essi abbracciarono l’ideologia del Terzo Reich quando erano già adulti e consapevoli, quando più di ogni altra cosa, dovevano venerare la giustizia. E qui essi riceveranno quella giustizia che negarono ad altri. Saranno giudicati secondo le prove presentate in questo tribunale, l’accusa non chiede nulla di più”. (Dichiarazione di apertura del colonnello Tad Lawson)
 
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