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Ermafrodite armoniche. Il contralto nell'Ottocento

Ermafrodite armoniche. Il contralto nell'Ottocento
Titolo Ermafrodite armoniche. Il contralto nell'Ottocento
Autori ,
Editore Zecchini
Formato
Formato Libro Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
Pagine VIII
Pubblicazione 07/2011
ISBN 9788865400111
 
25,00

 
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L'ascolto delle pionieristiche registrazioni di contralti attivi negli ultimi anni dell'Ottocento ci rivela voci di inimmaginabile ambiguità sonora: baritonaleggianti al grave, sopranili in acuto, senza nessun tentativo di mascherare lo scarto di registro ed anzi sottolineando le differenze con effetti da jodel. Risalendo i decenni, scopriamo che l'appellativo audace di ermafrodite armoniche era stato speso con la più alta ammirazione per cantanti del calibro di Maria Malibran e Marietta Alboni, mentre emissioni baritonali furono apprezzate in castrati come Farinelli, Carestini, Pacchierotti, Marchesi. Il Novecento ha però spazzato via l'androginia della "voce doppia", la tradizione operistica del "contralto sopranile", preferendo il mezzosoprano d'estensione più contenuta ma omogenea, con acuti sonori e ben "coperti", note gravi prive di eccessive risonanze "di petto". E i "veri" contralti che hanno tentato di riproporre in pubblico il dualismo vocale naturalmente presente nella loro voce sono stati emarginati dalla vita teatrale. Documenti sonori (nel CD allegato) e verbali (tante testimonianze d'epoca) s'intrecciano in questa trattazione, che porterà il lettore (nonché ascoltatore) a dischiudere i segreti di un mondo solo apparentemente perduto.
 
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