Il lavoro indaga la possibile natura liberale degli apporti a favore di associazioni e fondazioni. La vicenda del «conferimento» all'ente è stata ricostruita nei termini di atto di destinazione allo scopo, finendo ora per destrutturare lo schema costruttivo «a soggetto», ora per escludere tout court la liberalità. Se, da un lato, l'autoreferenzialità della tecnica «soggettiva», che porta con sé il paradigma proprietario dei beni conferiti, è più congeniale ad assolvere la funzione che l'ordinamento assegna agli enti, dall'altro, la tesi della «causa di destinazione» non è idonea a sorreggere l'attribuzione traslativa in favore dell'ente, comportando dei corollari logico-applicativi lontani dalla relativa disciplina. Il soggetto di diritto è un adeguato strumento logico-ricostruttivo, utile a delineare il rapporto tra la causa degli atti di dotazione e lo «statuto» delle liberalità, a condizione che si utilizzi in modo conforme al sistema e alle sue funzioni.
Enti, destinazione patrimoniale e liberalità indirette
| Titolo | Enti, destinazione patrimoniale e liberalità indirette |
| Autore | Marco Tanzillo |
| Argomento | Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni |
| Collana | Quaderni della Rassegna di diritto civile |
| Editore | Edizioni Scientifiche Italiane |
| Formato |
|
| Pagine | 260 |
| Pubblicazione | 09/2025 |
| ISBN | 9788849559965 |

