In seguito alla morte per annegamento del fratello gemello Gabriel, Porzia Coughlan vive, come una moderna Persefone, a metà tra il regno dei vivi e quello dei morti, in un limbo terrestre dai connotati infernali dove tutti i rapporti familiari sono contaminati da un miasma transgenerazionale. Nel giorno del suo trentesimo compleanno, quindici anni dopo la scomparsa di Gabriel, perturbanti verità a lungo celate emergono facendo esplodere antichi conflitti; il passato e il rimosso della famiglia Scully fanno irruzione nel presente e il miasma torna a segnare tragicamente le vicende dei personaggi, e il perpetuo fluire del fiume Belmont. Con tratti di Antigone, Medea ed Elettra, la Porzia di Marina Carr è una moderna Erinni che rifiuta di incarnare l'ideale "angelo del focolare" e sovverte furiosamente il ruolo tradizionale di donna, figlia, sorella, moglie e madre, per andare alla ricerca, seppur a tentoni e nel buio, della parte mancante, esiliata e oscura di sé. Raccontando la "storia che si ripete" di un imperturbabile destino familiare che si perpetua di generazione in generazione e contamina tutte le diramazioni dell'albero genealogico, Marina Carr ricostruisce con estrema cura e raffinatezza l'ordito mitologico e il substrato archetipico della tragedia classica, sui quali innesta sapientemente una vicenda ambientata nel cuore dell'Irlanda rurale contemporanea. Ne risulta un nuovo, originale tessuto drammaturgico, un realismo mitico dai toni tragici e grotteschi.
Porzia Coughlan
| Titolo | Porzia Coughlan |
| Autore | Marina Carr |
| Curatore | V. Rapetti (cur.) |
| Collana | Teatro |
| Editore | Gremese Editore |
| Formato |
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| Pagine | 123 |
| Pubblicazione | 06/2010 |
| ISBN | 9788884406200 |

