Siamo (o saremo) tutti cyborg? C'è già più scienza che fantascienza in questa domanda. Perché ormai La tecnocultura rimodella le coscienze, i corpi e la realtà stessa: manipola il DNA, produce comportamenti farmacologicamente indotti, impone la modella ginoide, esalta l'industria del culto fisico e della chirurgia plastica, fa pratica con l'eugenetica e la clonazione... Le tecnologie destinate a migliorare il corpo, o a fermarne il deterioramento, ci possono rendere in un futuro molto prossimo organismi cibernetici convinti di poter padroneggiare l'evoluzione e superare la nostra condizione mortale. Ma l'orizzonte postumano che si va delineando è solo l'ennesimo tentativo di creare un dio, non padre ma figlio delle nostre menti e della nostra tecnologia. Qui la posta in gioco siamo noi stessi, la nostra umanità, il nostro corpo. L'umanesimo di Yehya ci invita a osservare con allarmata attenzione questa “liaison dangereuse” tra corpo e tecnologia nel contesto del vorace pancapitalismo che segna la nostra epoca.
Homo cyborg. Il corpo postumano tra realtà e fantascienza
Titolo | Homo cyborg. Il corpo postumano tra realtà e fantascienza |
Autore | Naief Yehya |
Traduttori | Carlo Milani, Raul Schenardi |
Editore | Elèuthera |
Formato |
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Pagine | 187 |
Pubblicazione | 03/2017 |
ISBN | 9788898860470 |