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L'inferno e il paradiso

L'inferno e il paradiso
Titolo L'inferno e il paradiso
Autore
Curatore
Traduttore
Argomento Poesia e studi letterari Poesia
Editore Giuntina
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 196
Pubblicazione 04/2000
ISBN 9788880571032
 
19,63

Per celebrare nel modo più eminente la morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321, il poeta, letterato e esegeta biblico Immanuello Romano (chiamato dai contemporanei Manoello Giudeo) compose in lingua ebraica l'opera intitolata L'Inferno e il Paradiso, che qui, per la prima volta, compare tradotta integralmente in italiano, accompagnata dall'originale ebraico. Riservando un trattamento eccelso a colui che, parafrasando Immanuello stesso, possiamo definire suo fratello di fede filosofica, il poeta ebreo attribuirà a Dante la duplice natura del profeta e del giusto, dando al primo, cioè a Dante profeta, i tratti del biblico Daniele, che gli farà da guida nel viaggio fra i dannati e i beati, e al secondo, il defunto della stirpe dei santi, i tratti di un Daniele mortale ma destinato a occupare un posto di massima gloria nell'Eternità: in un Paradiso ebraico aperto ai giusti di tutte le nazioni. Per sé, poi, Immanuello auspicherà un Trono di Gloria fra il Trono in attesa del cugino Jehudàh Romano (il metafisico ebreo più vicino alla Sapienza di certi cristiani) e il Trono in allestimento per l'arrivo di Dante (il metafisico cristiano più vicino alla Sapienza di certi ebrei).
 
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