La routine della vita urbana genera alienazione, frustrazione e, quindi, sofferenza. Nelle città smarriamo il senso dell'interconnessione di tutto ciò che esiste. Zachiah Murray ci indica una via per recuperarlo che è al contempo un percorso di crescita personale e spirituale: il giardino. Il giardino è un santuario dell'interessere. Entrandoci in presenza mentale, zappando, seminando e potando in piena consapevolezza, riconoscendo la presenza del sole, della terra, dell'acqua e del nostro impegno nei fiori che coltiviamo, ci sentiamo parte di un tutto, vediamo noi stessi nella natura e la natura in noi stessi. Ma il giardino è anche uno specchio della nostra anima: le sue erbacce sono la rabbia e la sofferenza che sentiamo; i suoi fiori sono la compassione e l'amorevolezza che, se nutrite e innaffiate, possono germogliare nel nostro cuore, rendendo felici noi e le persone che amiamo. Attraverso la respirazione, l'osservazione profonda e la ripetizione di gatha (versi) atti a unificare la mente e il corpo nel momento presente, possiamo fare del giardinaggio una splendida occasione per comprendere noi stessi e ritrovare l'armonia e la pace interiori.
Consapevolezza in giardino. Attrezzi zen per coltivare la terra
Titolo | Consapevolezza in giardino. Attrezzi zen per coltivare la terra |
Autore | Zachiah Murray |
Illustratore | Jason DeAntonis |
Introduzione | Thich Nhat Hanh |
Traduttore | Davide Platzer Ferrero |
Argomento | Salute e benessere personale Mente, corpo e spirito |
Collana | I pellicani. Pratiche |
Editore | Lindau |
Formato |
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Pagine | 120 |
Pubblicazione | 05/2017 |
ISBN | 9788867086702 |