SEI: NARRATIVA

Il fascino della Russia di ieri a confronto con la realtà contraddittoria della Russia di oggi, raccontato in prima persona da un giovane sacerdote polacco, giornalista della radio vaticana, incaricato di fondare una casa di preghiera come testa di ponte di una nuova fase dell'evangelizzazione del paese. Una sfida religiosa e culturale per il permanere del conflitto tra ortodossi e cattolici e per la presenza di un diffuso ateismo, retaggio del dominio comunista. Su questa struttura narrativa portante si intrecciano tutta una serie di personaggi ed eventi legati all'attualità della trasformazione politica e sociale in atto in Russia: droga, mafia, delinquenza, ricerca spirituale e artistica, controlli polizieschi, fine della grande anima russa.

Storia di un'illusione politica e culturale, strutturata curiosamente su due livelli narrativi: la vita di Julia Dobrowolskaia, intellettuale russa, e la maturazione etica e politica dell'autore, voce narrante e voce critica che traccia, in filigrana rispetto al racconto principale, una specie di riflessione sulla propria esperienza di ragazzo cresciuto in epoca fascista, approdato alla fede nell'utopia comunista, di cui faticosamente scopre la violenza totalitaria per ripudiarla.

Diario, pro-memoria, forse testamento politico di un uomo che ha vissuto la più recente storia italiana svolgendo la sua funzione di parlamentare e di uomo di governo. In gioventù impegnato nell'Azione Cattolica, poi milita nella Democrazia Cristiana di De Gasperi prima e di Moro poi. I fatti, le persone, i grandi eventi e il quotidiano della vita parlamentare, i cambiamenti sociali, le lotte e le sconfitte, i successi e le delusioni sono raccontati con il registro leggero della nostalgia. Un romanzo epistolare, educativo di educazione politica. Radi parla della seduzione del potere e del senso del servizio, della correttezza nella lotta politica e della coerenza tra etica e politica.

Mercante d'arte e ricettatore, Eusebio di Samaria è lo strano spettatore-cronista della vita di Gesù. I due si incontrano a causa di una donna: una samaritana, amante del momento di Eusebio che Gesù incontra presso un pozzo e che convince a cambiar vita. Eusebio non è abituato a vedersi rifiutato da una donna. Si mette sulle tracce di questo "avversario" e assiste di nascosto ai suoi miracoli. Suo scopo è quello di vendicarsi e sarà lui a convincere Giuda a tradire, ma quando vede che Gesù rischia la pena di morte, si ribella. Allora capisce che il Maestro lo ha sedotto, lo ha costretto a scegliere tra Lui e gli altri. La ricerca per la vendetta si trasforma in ricerca per la conoscenza: ma Gesù è morto, saputolo risorto continua disperatamente a cercarlo.

E' un'intervista con Mark Hammelheim, ex mercenario al soldo dell'esercito serbo nella guerra dei Balcani. E' un tedesco, cresciuto nella logica del "muro" al punto di averlo interiorizzato come divisione tra sé e il mondo. Non trovando lavoro si arruola nell'esercito serbo di stanza in Bosnia. Partecipa alla pulizia etnica: 22 stupri. Intelligente, colto, psichicamente disturbato, progressivamente ricostruisce dentro se stesso un qualche cosa che assomiglia a un progetto di uomo. Lascia la Bosnia, approda a Roma e l'autrice per tre giorni scava insieme a lui nella sua anima. Il giorno dopo l'ultimo colloquio scompare. La polizia sta indagando sul suo presunto suicidio.

Un uomo venuto da lontano, di nome Giovanni, percorre la terra intrisa di sangue e violenza, per predicare un nuovo battesimo. Il paese in cui l'uomo si viene a trovare emblematicamente è una Sicilia, riscattata dalla sua insularità, per diventare ancora una volta il simbolo di un'isola-mondo. Giovanni usa soltanto l'arma della parola e con la parola scuote coscienze assopite, ribalta abitudini e fatali inerzie. Alla fine eviterà lui stesso di essere ucciso ed il paese si risveglierà avvolto da un alito nuovo, mentre il forestiero riprenderà il suo cammino verso gli altri posti del mondo dove lo attende il desiderio della rigenerazione.

Questo "itinerario" di Michele Prisco finisce col diventare come il vero e proprio romanzo di un viaggio che ha nell'anima le motivazioni del proprio avverarsi, ma anche, successivamente, compattarsi.