Sette città: Letture
Vincitori e vinti. Continuità, trasformazioni, nuove identità nella scena culturale britannica e tedesca degli anni '50
Libro: Libro in brossura
editore: Sette città
anno edizione: 2013
pagine: 234
Due nuove identità culturali, la britannica e la tedesca, si vanno formando alla fine della seconda guerra mondiale attraverso un processo non lineare, che mira da una parte a liberarsi del condizionamento del mito della 'colpa collettiva' e, dall'altra, al riposizionamento della cultura all'interno di uno scenario complesso che accoglie nuove istanze di classe, di genere e stili di vita. Istanze che sembrano agire in maniera analoga nelle due città-simbolo della distruzione e dell'inizio della ricostruzione: Londra e Berlino. Il dialogo fra i due paesi non si è mai interrotto: l'avvento del nazismo interrompe forzatamente questo processo ma non lo elimina. La cultura dei vincitori e quella dei vinti procedono parallele e cercano una nuova vita fra le macerie che la guerra si è lasciata dietro.
Pubblicare, rappresentare, interpretare, tradurre Racine, oggi
Alberto Beretta Anguissola
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2010
pagine: 96
"Nulla è più baudelairiano di Phèdre; non c'è nulla che sia tanto degno di Racine quanto le Fleurs du Mal. Tra i due poeti c'è però una leggera differenza: Racine è più immorale." Con questi paradossi Marcel Proust scompaginava i luoghi comuni "criticamente corretti" che ancora dominavano cent.anni fa. Se un giorno ci capiterà di chiederci "Racine, chi era costui?" vorrà dire che avremo perso un pezzo importante della nostra identità, perché molte nazioni europee avevano visto in questo scrittore un punto di riferimento fondamentale. È dunque giusto ripubblicare Racine, interpretarlo, tradurlo, discuterne insieme.
Trasformazioni. Figure della fin de siècle. Pater, Symons, Wilde, James, Lee, Wharton, Wetmore story, Machen
Benedetta Bini
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2010
pagine: 212
La storia, così come essa si è andata disegnando mentre sceglievo i saggi, ha inizio nel 1878, anno in cui Walter Pater pubblica .The Child in the House. sul Macmillan.s Magazine, e si conclude idealmente diciotto anni dopo, quando Henry James scrive .The Figure in the Carpet. per la rivista Cosmopolis. L.arco temporale, in verità, si spinge lievemente oltre: sia i racconti di Symons che la narrativa di Arthur Machen e l.esperimento di James biografo si inoltrano al di là della barriera fatidica del 1900. Essi danno forma inedita alla complessa visione estetica, e alla trasformazione dei generi letterari, che segnarono la crisi epistemologica e le ansie di fine secolo, dilaniate fra deriva romantica e industria culturale, fra crisi del soggetto e nuove mitologie della fine.