Silvana: Mendrisio Academy Press
Angelo Mangiarotti. La tettonica dell'assemblaggio. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2015
pagine: 248
Il libro propone un percorso attraverso alcune tra le più significative architetture di Angelo Mangiarotti (1921-2012), designer, architetto e scultore milanese che ha profondamente segnato il panorama culturale del secondo dopoguerra. L'obiettivo è mettere in luce l'opera di un progettista-costruttore che ha affrontato temi diversi - edifici residenziali, luoghi di lavoro, spazi espositivi, tutti qui documentati - con un approccio critico e speculativo volto alla ricerca di un linguaggio architettonico innovatore e unico. La ricerca di forme sobrie ed elementari, in grado di travalicare differenze di scala, di funzione e di materiali, accomuna le architetture di Mangiarotti ai suoi oggetti di design, entrambi esito di un atteggiamento etico e progettuale rispettoso dell'uomo e attento alle sue risorse.
«Le jeu savant». Luce e oscurità nell'architettura del XX secolo. Ediz. multilignue
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2014
pagine: 264
Giulio Minoletti. Architetto, urbanista e designer
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2014
pagine: 200
I Mola di Coldrerio tra dissenso e accademia nella Roma barocca
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 312
Questa raccolta di studi indaga le opere e il contesto culturale di Giovanni Battista Mola e di suo figlio Pier Francesco, originari di Coldrerio ma attivi principalmente a Roma e nello Stato pontificio. Curiosi e poliedrici come la loro arte, il primo espresse il suo talento attraverso l'architettura, rigorosa e severa, e gli scritti storiografici, talvolta venati di note polemiche; il secondo, dopo una prima formazione con il padre, preferì misurarsi con la pittura, il disegno e la caricatura assumendo un ruolo importante nel panorama romano, dove fu imitato da allievi e colleghi quale apprezzato inventore di nuove tematiche iconografiche ispirate al mondo antico; fu dotato di sensibile capacità nel rappresentare gli affetti e nel riflettere sulla propria condizione di artista. L'atteggiamento critico verso le correnti barocche è uno dei cardini su cui è incentrato il volume che, attraverso numerosi contributi trasversali di studiosi e giovani ricercatori, si sofferma sui cantieri più importanti di Giovanni Battista e sulla sua rigorosa produzione progettuale, così come sulle aspirazioni di fama e ricchezza di Pier Francesco, fino allo scontro con la famiglia pontificia dei Pamphilj. Si esamina infine la percezione che dei Mola ebbero i contemporanei, intenditori accademici come Giovan Pietro Bellori o collezionisti, sempre in cerca di loro creazioni, in particolare di grafica o della celebre pittura di paesaggio, che tanto influì sulle successive generazioni di artisti i quali portarono il linguaggio dei Mola da Roma all'Europa. Prefazione di Christoph Frank. Testi di: Adriano Amendola, Sonja Brink, Patrizia Cavazzini, Valeria Di Giuseppe Di Paolo, Federico Fischetti, Axel Christoph Gampp, Carla Mazzarelli, Elisabeth Oy-Marra, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Antonio Russo, Giovanni Santucci, Cinzia Maria Sicca, Yuri Strozzieri, Caterina Volpi, Jörg Zutter.
Giulio Minoletti. Lo spettacolo architettura
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2017
pagine: 704
Il volume indaga la produzione di Giulio Minoletti (1910-1981), architetto, urbanista e designer milanese, secondo le diverse tematiche declinate dalle sue opere. Muovendo dalla biografia scientifica e intellettuale e dagli esordi professionali - già connotati dalla propensione ad "assorbire" da altri domini disciplinari, in particolare artistici, procedimenti, figure, tipi di composizione pittorica e grafica -, il volume ricostruisce la posizione di Minoletti nel dibattito urbanistico del dopoguerra e l'impegno nell'ammodernamento delle stazioni ferroviarie milanesi; il suo talento nell'operare in contesti delicati, soprattutto nel tessuto storico della città di Milano, dove dimostra sensibilità spaziale e maestria nel dosare deferenza verso il passato e ricerca di soluzioni moderne (come nel condominio a ville sovrapposte ai Giardini d'Arcadia); la sua abilità come allestitore di spazi di vita e di esposizione e di "architetture in movimento" (fra le quali gli interni dell'elettrotreno ETR 300-Settebello e dell'aereo BZ 308). Temi che trovano tutti un compendio visuale nell'ampio corredo di oltre 900 immagini in bianco e nero e a colori.
Il bagno di Bellinzona
Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2015
pagine: 220
Esito di un concorso pubblico bandito nell'estate del 1967, il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati e Ivo Trümpy offre la prima manifestazione concreta di quella "architettura territoriale" che ha caratterizzato, dalla fine degli anni Sessanta sino agli sviluppi più recenti, l'architettura ticinese. Muovendo dai materiali in larga parte inediti conservati all'Archivio del Moderno, integrati da disegni, fotografie (d'epoca e attuali), documenti provenienti dagli archivi privati degli architetti, nonché da altri archivi pubblici e privati, il volume propone una lettura critica dell'opera, ripercorrendone la genesi: dal concorso all'elaborazione delle varianti intermedie, sino alla stesura e alla realizzazione del progetto definitivo.
Diritto e salvaguardia dell'architettura del XX secolo. Ediz. italiana, tedesca, inglese e francese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2014
pagine: 256
Il volume affronta lo spinoso tema del rapporto tra diritto e salvaguardia dell'architettura del XX secolo attraverso un confronto costruttivo tra le competenze di diversi specialisti: architetti, conservatori, avvocati e tecnici della sicurezza. Le questioni sollecitate dal tema sono analizzate da un punto di vista teorico e tematico (gli strumenti giuridici per la protezione e il vincolo, la deroga, la "sicurezza equivalente") ma anche immediatamente operativo, attraverso la discussione dei principi sottesi alle norme vigenti nei diversi ambiti: sicurezza antincendio, sicurezza del pubblico, eliminazione delle barriere architettoniche, sicurezza antisismica e riduzione dei consumi energetici - e la presentazione di interventi realizzati. Testi: Bernard Bauchet, Martin Boesch, Marco Borghi, Andrea Canziani, Mauro Gandolla, Wolfgang Karl Göhner, Markus Gehri, Daniele Graber, Roberta Grignolo, Pierino Lestuzzi, Walter Maffioletti, Joe A. Manser, Dieter Martin, Gustavo Milani, Tapani Mustonen, Barbara Neubauer, Terjie Nypan, Valeria Pracchi, Régis Prunet, Bruno Reichlin, Oskar Spital-Frenking, Ana Tostões.
Capolavori in miniatura. Pier Luigi Nervi e la modellazione strutturale
Gabriele Neri
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2014
pagine: 320
Molte delle architetture di Pier Luigi Nervi (1891-1979), l'ingegnere italiano più famoso del secolo scorso, furono studiate attraverso sofisticati modelli in scala ridotta, capaci di mostrare in anteprima la loro stabilità. Frutto di alto sapere scientifico e perizia artigianale, questi modelli rispecchiano fedelmente il pensiero di Nervi, da sempre convinto della necessaria sintesi tra ingegneria e architettura, tra scienza e arte. Il volume, esito di una lunga ricerca storica d'archivio, è arricchito da un ampio apparato iconografico che rivela l'eccezionalità di questi "capolavori in miniatura".
Architettura e politiche della memoria. Louis I. Kahn e Peter Zumthor: due progetti non realizzati
Anna Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2023
pagine: 230
Il processo di costruzione della memoria che il presente volume si propone di prendere in esame si configura come un’indagine complessa e stratificata intorno alle istanze politiche e sociali che hanno condotto alla mancata realizzazione di due importanti progetti relativi ai traumi della seconda guerra mondiale: il Memoriale ai sei milioni di martiri ebrei disegnato da Louis I. Kahn, che avrebbe dovuto essere realizzato a New York (1967-1973); e il Centro di documentazione Topografia del Terrore progettato da Peter Zumthor per Berlino (1993-2004). Gettando uno sguardo retrospettivo alla storia dell’architettura commemorativa del XX secolo, emerge chiaramente la scarsa importanza riconosciuta ai memoriali non finiti o mai realizzati, di cui, nella maggior parte dei casi, resta soltanto una traccia documentaria. Tuttavia, come suggerisce l'anglista ed ebraista americano James E. Young, è ipotizzabile che la storia di un memoriale non realizzato possa diventare più istruttiva di quella di un memoriale costruito. Quella relativa alla costruzione di un memoriale è la storia di un'attività di scavo che sottende al complesso processo di visualizzazione e materializzazione dell'intenzione di memoria espressa da un determinato gruppo di individui, in un luogo e momento storico precisi. Il memoriale, infatti, è un'opera architettonica concepita per inserirsi nello spazio pubblico: luogo di grande stratificazione sociale, politica ed estetica cui la collettività assegna al contempo un fondamentale valore culturale. In tale prospettiva, indagare le dinamiche che tanto sul piano storico e politico quanto su quello estetico e architettonico hanno presieduto al progetto di un memoriale, è un atto di grande consapevolezza storica, poiché contribuisce a portare alla luce l’interpretazione che una collettività dà del proprio passato, in particolare quello legato agli eventi traumatici.