Silvy: I saggi
Il cuore nero di Islamabad
Luigi De Biase
Libro: Copertina morbida
editore: Silvy
anno edizione: 2012
pagine: 119
Questo lavoro di Luigi De Biase è costruito come un affresco, che miscela i tratti del reportage giornalistico ad approfondimenti di spessore. C'è tutto quello che conta per cominciare a farsi un'idea di cosa sia il Pakistan: il problema dell'ineguaglianza sociale, testimoniato da una distribuzione del reddito che concentra in capo a ventidue famiglie il settanta per cento del Pil; la potenza delle Forze Armate, in parte riflesso dei complessi rapporti intrattenuti con l'India; lo status di nazione dotata dell'arma nucleare; e, ancora, la difficilissima relazione tra militari e potere civile, che alle nostre latitudini colpisce soprattutto per i frequenti colpi di stato che l'hanno contrassegnata.
Espressionismo
Hermann Bahr
Libro: Libro in brossura
editore: Silvy
anno edizione: 2012
pagine: 126
Ad essere inizialmente definiti "Espressionisti" furono un gruppo di pittori francesi, non i tedeschi. Erano Picasso e gli artisti del circolo di Matisse. Si trattava, insomma, di un modo conveniente per indicare le "nuove direzioni" verso cui si incamminava l'arte francese. Nel 1914 il termine assunse le connotazioni "tedesche" che ben conosciamo ancora oggi. Sulla scena artistica erano emersi in modo prepotente i gruppi della "Brücke" e del "Blaue Reiter". Due anni dopo Hermann Bahr pubblicava "Expressionismus", un fortunato libro che conobbe tre edizioni in poco tempo. Affermava l'opposizione dell'Espressionismo all'Impressionismo, giustificava il suo impatto shoccante quale antidoto necessario all'ordine e alla compiacenza borghesi e soprattutto vedeva nella coeva produzione artistica il riflesso della disperazione, della mancanza di speranza della sua epoca - era in corso la Grande guerra. L'espressionismo, dunque, nasce su di una base di protesta e di critica perché neppure il positivismo e l'impressionismo erano riusciti a trovare la risposta alle contraddizioni, alla crisi che covava nella società europea. Testo chiave di questa riflessione è "Espressionismo" di Bahr, che ora viene presentato al pubblico, accompagnato da un saggio di Fabrizio Cambi e dalle riproduzioni delle opere d'arte scelte dall'autore per le prime due edizioni tedesche.
Progetto metropoli. La Berlino dell'espressionismo
Antonella Gargano
Libro: Copertina morbida
editore: Silvy
anno edizione: 2012
pagine: 266
Il cuore dell'espressionismo coincide con il cuore della Prussia: è Berlino il luogo di quella generazione che si definisce nuova per eccellenza. Qui hanno la loro sede editori come Fischer e Cassirer e case editrici "più giovani e autenticamente espressioniste". Qui si inaugurano mostre e si aprono gallerie che espongono la nuova arte. Qui sono i caffè ai cui tavoli siedono, discutono, fondano gruppi e proclamano 'secessioni' poeti e artisti. Qui, infine, fa la sua prima comparsa in Germania il termine espressionismo nel catalogo della XXII esposizione della Berliner Secession. Lo specifico berlinese di questa avanguardia è costituito in larga misura dalla sua sostanza metropolitana, dal suo incontro entusiastico con la città: una città la cui fisionomia stava vivendo in quegli anni profonde modificazioni nel processo di trasformazione in grande capitale. Il perimetro della città in cui gli espressionisti si muovono, gli spazi che attraversano e usano, sono quelli della nuova Berlino in movimento con il suo rapido sviluppo urbanistico, il determinante spostamento dei centri di gravità della vita cittadina e la sua ramificata rete di mezzi di comunicazione. Accanto a questa topografia urbana reale è tuttavia possibile tracciare una seconda mappa - che chiameremo la Berlino delle parole, ma potrebbe essere la Berlino delle immagini o dei colori - che viene a costituirsi dall'interno dell'officina espressionista, dalla ricostruzione che ne fanno scrittori, artisti e intellettuali.
Mitteleuropa. Mito, letteratura, filosofia
Massimo Libardi, Fernando Orlandi
Libro: Copertina morbida
editore: Silvy
anno edizione: 2011
pagine: 230
La Mitteleuropa è un termine che ricorre frequentemente nelle pagine culturali dei giornali. Il termine però è ben lontano dal designare qualcosa di preciso: designa piuttosto un che di sfuggente, di inafferrabile, di avvicinabile solo per approssimazioni. Cos'è la Mitteleuropa? Molte sono le possibili risposte: un'entità geografica; un'entità politica; un progetto; un ideale regolativo; una comunità intellettuale; una singolarità storica; una storia comune e via di seguito. Ognuna di queste proposte è stata avanzata come definizione della Mitteleuropa, ma nessuna in realtà la definisce in modo congruo e compiuto. Un aneddoto riportato da Peter Pulzer, può dare idea di questa incertezza: "Al vecchio fu chiesta la storia della sua vita. Era nato, disse, a Czernowitz, era andato a scuola a Cernauti, aveva lavorato a Chernovitsy, ed era andato in pensione a Cernivtsy. 'Avete viaggiato molto', disse il suo interlocutore. 'Per niente', replicò il vecchio, 'Ho passato tutta la vita nello stesso posto'". In aggiunta, nella letteratura sulla Mitteleuropa esiste una vischiosità di fondo: alcune interpretazioni considerate a torto o a ragione ormai canoniche, vengono ripetute pedissequamente; e su molte questioni esistono dei giudizi assodati che non corrispondono alla realtà. In generale vi è una notevole riluttanza ad andare alle fonti e verificarle. "Mitteleuropa. Mito, letteratura, filosofia" di Massimo Libardi e Fernando Orlandi è nato dal desiderio di districare questo groviglio.
L'espressionismo tedesco
Paolo Chiarini
Libro: Copertina morbida
editore: Silvy
anno edizione: 2011
pagine: 193
L'espressionismo costituisce la variante tedesca dell'avanguardia storica europea. Le radici più immediate dell'espressionismo, infatti, affondano da un lato in quel singolare amalgama in fermentazione che è il fenomeno della Finis Austritte, dall'altro soprattutto nel terreno della Germania guglielmina, nata dal compromesso fra i nuovi ricchi prodotti della impetuosa espansione capitalistica e la vecchia classe, agraria e feudale, degli Junker. È impossibile rispondere alla domanda circa il concreto svolgimento dell'espressionismo se non si prende contemporaneamente coscienza del fatto che da un lato esso esibisce ricerche ed esperienze artistiche in piena sintonia con l'avanguardia europea di quegli anni, ma dall'altro presenta aspetti che sono specificamente suoi. Nietzsche, Husserl e Bergson nella sfera filosofica, Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Jammes, Verhaeren, Dostoevskij, Walt Whitman (accanto alla riscoperta di Kleist e Hölderlin) in quella delle suggestioni letterarie, costituiscono la cornice culturale entro cui si sviluppa e prende a poco a poco forma l'intreccio complesso delle poetiche espressioniste. Oggi preme soprattutto mettere a nudo quella che vorremmo chiamare l'architettura storica della vicenda espressionista, le prospettive reali entro cui si è venuta a poco a poco configurando, i contorni ragionevoli e dimostrabili che la differenziano da altre analoghe o divergenti, infine l'esito in cui quella vicenda si è consumata e conclusa.