Tranchida: Narratori
Tutta colpa dell'innocenza
Fulvio Fiori
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2010
pagine: 166
Un'originale raccolta di racconti, in cui l'autore toglie la maschera all'amore, per scoprire il viso dietro il volto, gli occhi sotto lo sguardo, l'innamorato accanto all'amante, il movimento fuori dal gesto, il verbo sopra la parola... alla ricerca della nostra umanità più ricca e autentica, libera e creativa, nascosta in ogni essere umano che ama. E che spesso esprime invece in modelli conosciuti, rassicuranti, imprigionanti. Fulvio Fiori racconta così l'amore-ruolo, l'amore-bisogno, l'amore-modello sociale, l'amore-dipendenza, l'amore-ipocrisia, l'amore-utilità, l'amore-sicurezza, l'amore-abitudine... rivelandoci con la consueta ironia, profondità e squisita leggerezza, gli illimitati confini che poniamo alla forza vitale più grande che abbiamo. Ma l'amore-amore invece dov'è? Quell'atto creativo quotidiano, libero e infinito, che trascende i ruoli e i compiti, i modelli e gli scopi... quell'energia incontenibile che porta libertà e felicità dov'è? In questi racconti c'è, sotto forma di emozione, rapimento, compassione, contemplazione, accettazione... perché l'amore merita sempre di essere vissuto e celebrato. Meglio se con gli occhi ben aperti, per godere appieno l'infinito panorama di stimoli, sensazioni e crescita interiore che porta con sé. Scopo ultimo di questo libro: l'invito ad amare come persona e non come personaggio. Senza mai dimenticare che l'amore guarisce ferite antiche per procurartene di nuove.
L'altra che danza
Suzanne Dracius
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2010
pagine: 269
Il romanzo dell'universo meticcio, che si svela dallo sguardo di due sorelle; l'una dai tratti quasi occidentali che lotta per far spiccare la propria negritudine, l'altra che vive con naturalezza le tracce delle proprie origini africane. Suzanne Dracius racconta una storia di intolleranza razziale al contrario: etica ed estetica di una cultura non possono essere modellate fingendo di non vedere il nero della pelle e la memoria primitiva che esso occulta e protegge. Tra Parigi e Martinica Rehvana è alla ricerca di un'identità che sente essere lontana dal modo di vivere dei personaggi con cui entra in contatto, e l'isola, approdo degli antenati in catene, restituisce una realtà molto diversa da quella decantata nei racconti degli esuli. Un turbine di profumi, sapori e riti magici lascerà emergere poco a poco come sia impossibile celebrare alcuna genesi senza prima risolvere la distanza dal proprio sangue, da Matildana, l'altra, sorella inflessibile che potrebbe diventare vera incarnazione dell'Africa e della sua danza vitale.