UTET: Classici italiani
Drammi per musica dal Rinuccini allo Zeno
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: UTET
anno edizione: 1978
pagine: 1496
Viaggiatori del Seicento
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2015
pagine: 741
Questi testi, scritti tra l'inizio e la fine del XVII secolo, raccontano le peregrinazioni dalle città d'Italia sino ai quattro angoli del globo di ventiquattro mercanti, missionari, turisti ante litteram, cortigiani e diplomatici. Testimonianza insolita e preziosa della società e della cultura barocca, le voci antologizzate da Marziano Guglielminetti rivelano tutto lo smarrimento e la malìa del viaggiatore dell'epoca di fronte a scenari e paesaggi esotici: la fortezza di Ormuz e il panorama del Curdistan nelle pagine di Pietro Della Valle, le lunghe navi del Tonchino descritte da Giovanni Filippo De Marini, Goa e le Filippine ritratte nei "Ragionamenti" di Francesco Carletti; ma anche le impressioni del calabrese Giovanni Francesco Gemelli Careri su Venezia e Milano e le avventure sul San Gottardo e sul Moncenisio del vicentino Francesco Belli. In questi resoconti di viaggio è possibile intravedere tuttavia la crisi della società italiana post-rinascimentale: sempre più lontana dai commerci internazionali e sempre più costretta a entrare nell'orbita dell'influenza spagnola, prima, e francese, dopo. Così, la fascinazione provata dal bolognese Tommaso Alberti nelle sale del Gran Serraglio di Costantinopoli, o l'ammirazione del romano Della Valle per Abbas I di Persia rivelano per contrasto la mancanza nella loro terra d'origine di un sistema statale efficiente e di una figura di sovrano affidabile...
Orlando furioso e cinque canti
Ludovico Ariosto
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2015
pagine: 1864
Alle origini dell'epopea di Orlando c'è un episodio storico, la disfatta della retroguardia dell'armata di Carlomagno a Roncisvalle. Un episodio in realtà secondario, che solo grazie alla fantasia dei cantastorie si è arricchito man mano di dettagli, personaggi e vicende, producendo il groviglio di storie alla base, tra gli altri, dell'Orlando innamorato di Boiardo e del suo autoproclamato seguito: l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto. È forse anche questo suo statuto di "sequel" che imprime da subito al poema ariostesco una velocità sfrenata, il dinamismo di una storia che inizia in medias res. Poco importa l'antefatto, insomma, per gettarsi all'inseguimento di Angelica, sfuggente e bellissimo motore dell'azione: tutti i cavalieri la amano e la desiderano, e su tutti Orlando, che "per amor venne in furore e matto". Ma da qui il fiume del racconto inizia presto a diramarsi in torrenti e rigagnoli, che poi si ricongiungono e si dividono ancora: Orlando, Angelica, Rodomonte, Ruggiero, Bradamante e gli altri si perderanno e si ritroveranno più volte, incontrando altri personaggi e imbarcandosi di continuo in nuove avventure. Ariosto reinterpreta, riordina e ricrea le storie ereditate dalla tradizione, ordendo un complesso arabesco in cui riesce a disciogliere del tutto l'austera epica carolingia nel romanzo cavalleresco, così che nelle ottave del poema i duelli tra Mori e Franchi cedono il passo volentieri a mostri marini, maghi o viaggi fantastici.

