5 Continents Editions: Gallerie d'arts graphiques
Aquarelle: atelier et plein air. Dessins du musée d'Orsay. Catalogo della mostra (Parigi, 27 maggio-7 settembre 2008)
Marie-Pierre Salé
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2008
pagine: 96
Le décorateur et l'amateur d'art. Décors intérieurs. Catalogo della mostra (Parigi, 12 febbraio-4 maggio 2008)
Olivier Gabet
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2008
pagine: 89
Les expositions universelles à Paris: architectures réelles ou utopiques. Catalogo della mostra (Paris, 19 juin-16 septembre 2007)
Caroline Mathieu
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2007
pagine: 82
Veri laboratori viventi, geniali creazioni di architetture e di ornamenti, le esposizioni universali ritmano la vita delle grandi capitali, a partire dal 1851. L'idea di un confronto pacifico, internazionale, che riunisca commercio, industria e belle arti si concretizza con la prima Esposizione Universale di Londra: il Crystal Palace, eretto da Joseph Paxton, diventa un monumento simbolico e innovativo per la trasparenza, le dimensioni grandiose, il modernismo della realizzazione. In occasione della prima Esposizione universale parigina del 1855, la sensazionale impresa londinese suscita l'ardente desiderio di un'espressione monumentale e di un edificio progettato per durare: il Palais de l'industrie, situato all'inizio degli Champs Elysées. Grazie alla ricca raccolta di disegni architettonici del Musée d'Orsay e del Fonds Eiffel, quest'opera permette di illustrare l'immaginazione degli architetti, la diversità degli edifici e di resuscitare straordinarie realizzazioni oggi scomparse.
Odilon Redon. Catalogo della mostra (Parigi, 16 ottobre 2007-6 gennaio 2008). Ediz. francese
Marie-Pierre Salé
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2007
pagine: 59
Odilon Redon (Bordeaux, 1840 - Paris, 1916), ha profondamente rinnovato la pratica del carboncino e del pastello in Francia negli anni 1880-1890. Ostile all'apprendimento accademico del disegno, che giudicava assolutamente sterile, rimase indipendente e distinto dagli altri artisti, come lui stesso ebbe a notare in un suo testo autobiografico, perseguendo una ricerca incentrata sulla natura e il mondo invisibile e onirico che essa può aprire in ciascuno. Nella sua produzione s'intrecciano miti classici e orientali a temi tipici del suo tempo, pieni di ambiguità basata sullo strano, sul bizzarro, sul chimerico e sul grottesco che non mancò di suscitare l'interesse dei surrealisti; ma fu soprattutto l'amicizia col poeta Stephane Mallarmé che permise a Redon di ampliare ed approfondire in chiave decadente i temi dei suoi dipinti. La collezione del Musée d'Orsay costituisce un fondo di referenze molto importanti per lo studio di questo artista grazie alla donazione fatta da suo figlio Ari nel 1982. Dopo il restauro del 2006, quattro album vengono nuovamente presentati e pubblicati permettendo di conoscere al meglio le tecnica magistrale del pittore e la stretta relazione che lega le due correnti artistiche, naturalismo e simbolismo, a cui vengono collegate le sue opere.
L'object et son double. Dessins d'arts décoratifs des collections du musée d'Orsay
Olivier Gabet
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 56
Dessins de Jean-François Millet. Catalogo della mostra (Parigi, 30 mai-3 septembre 2006). Ediz. francese
Marie-Pierre Salé
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2006
pagine: 96
I disegni di Millet presentano strette relazioni con l'opera dei suoi contemporanei, Honoré Daumier o Théodore Rousseau, ma anche una riflessione sull'arte antica, poiché l'artista nel corso di tutta la sua carriera non abbondonò mai l'esempio dei grandi maestri. Questi disegni di Millet ebbero grande influenza sulla generazione degli artisti avanguardisti emergente negli anni settanta-ottanta dell'Ottocento, Edgar Degas, Camille Pissarro, Georges Seurat o Vincent van Gogh, e sui sostenitori più ufficiali del naturalismo accademico quali Jules Breton o Léon Lhermitte.
Seurat et le dessin néo-impressionniste
Marina Ferretti Bocquillon
Libro: Copertina morbida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2005
pagine: 96
Per inaugurare la sua nuova collezione "Cabinet des arts graphiques", il musée d'Orsay ha scelto di presentare una selezione di disegni di artisti neoimpressionisti realizzati a matita o a penna. Georges Seurat, il fondatore del movimento, provò sempre un particolare interesse per il disegno, tanto da poterlo considerare la sua prima forma di espressione artistica. Seurat venne ben presto imitato dai suoi amici neoimpressionisti.