66thand2nd: Booksport
Narcoball. Amore, morte e calcio nella Colombia di Escobar
David Arrowsmith
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 252
Pablo Escobar aveva una passione. Non era la droga, né il denaro, né il potere, ma il pallone. Narcoball racconta l’incredibile storia del calcio colombiano tra gli anni Ottanta e Novanta, plasmata dai signori del narcotraffico e segnata da rivalità e ambizioni feroci. Una storia arricchita dalla presenza di calciatori dalla personalità eccezionale, come il pittoresco numero 10 Carlos Valderrama o il fenomenale Tino Asprilla, protagonista in Serie A con il Parma, o l’acrobatico portiere René Higuita, autore del «colpo dello scorpione», una delle parate più folli mai viste su un campo da calcio. Addirittura Diego Armando Maradona si ritrovò inconsapevolmente a giocare una surreale partita d’esibizione alla Catedral, il carcere privato del «prigioniero» Pablo Escobar. Con un lavoro approfondito e documentato, che intreccia i fatti sportivi a quelli politici e criminali, David Arrowsmith ci svela gli accordi segreti che hanno lanciato le squadre di Medellín, e ricostruisce le vicende dell’impero calcistico creato dai cartelli della droga. Mostra come l’influenza e il denaro di Escobar, il ricercato più pericoloso del pianeta, abbiano contribuito alla rinascita del calcio colombiano, consacrata dalla Copa Libertadores dell’Atlético Nacional e dal clamoroso 5-0 inflitto dalla Colombia all’Argentina a Buenos Aires, ma abbiano portato anche alla corruzione e all’omicidio di arbitri, a sconvolgenti attentati contro figure politiche di primo piano, e infine all’uccisione di Andrés Escobar, il difensore che pagò con la vita uno sfortunato autogol ai Mondiali del 1994.
Ingolfato. Come l'Arabia Saudita ha comprato lo sport
James Montague
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 288
Nel corso dell’ultimo decennio, sotto la guida del principe ereditario Mohammed bin Salman, l’Arabia Saudita è uscita da quasi un secolo di autoisolamento per riposizionarsi come nuova Terra promessa, esempio di dinamismo e modernità. Nel cuore del mondo islamico, il regno di sconfinata ricchezza della dinastia Saud è riuscito ad accreditarsi nelle cancellerie internazionali anche grazie alle ingenti somme di denaro investite per comprare e controllare lo sport – dal calcio alla boxe, dall’automobilismo al tennis, dal golf agli e-sports – e imbastire così un’articolata «strategia di soft power con una spruzzata di hard power» finalizzata ad acquisire influenza e a ripulire la propria immagine macchiata dalla reiterata violazione dei diritti umani e dalla repressione interna, spinta fino all’assassinio politico. Il tutto grazie anche alla cinica indifferenza di appassionati e addetti ai lavori occidentali – atleti, tecnici e dirigenti sportivi –, ben disposti a guardare dall’altra parte davanti ai petrodollari messi sul piatto. Dopo aver indagato il fenomeno del tifo estremo nei quattro angoli del pianeta, James Montague racconta per la prima volta il dietro le quinte dell’inarrestabile «ascesa shakespeariana» di Mohammed bin Salman e della sua corte – segnata da una concezione spregiudicata del potere –, ricostruendo i loro titanici sforzi per rivoluzionare gli equilibri dell’entertainment planetario. Ne emerge un ritratto scioccante della realtà che si cela dietro la narrazione manipolatoria così spesso associata al «neo-rinascimento» saudita.
Torino, 16 maggio 1976. Un tuffo al cuore, vecchio e granata
Giuseppe Culicchia
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 132
«Noi non lo sapevamo. Non potevamo saperlo. Eravamo bambini. Anche se per la verità non lo sapevano neppure gli adulti. Nessuno poteva immaginarselo. Che cosa, direte. Nessuno poteva immaginarsi che quella sarebbe stata per noi una gioia unica, irripetibile». È la gioia per l’ultimo scudetto del Torino, quello del presidente Orfeo Pianelli, di mister Gigi Radice e dei «gemelli del gol» Pulici e Graziani. Uno scudetto sofferto, meritato, con cui i granata del 1975-76 resero omaggio agli Invincibili di capitan Valentino Mazzola, scomparsi a Superga ventisette anni prima. Il succedersi delle giornate di quel campionato tumultuoso è raccontato qui attraverso gli occhi del piccolo Giuseppe. È un Torino immaginato grazie alle leggendarie radiocronache di Tutto il calcio minuto per minuto, o ai servizi della Domenica Sportiva, che agli occhi del ragazzo assumono dimensioni mitologiche, in cui i derby sono come le battaglie della guerra di Troia. Accanto alle partite di calcio, alle canzonature con i compagni di scuola juventini, e alle chiacchiere ascoltate nel salone di barbiere del padre, si rincorrono gli echi dei fatti di cronaca accaduti tra l’agosto del 1975 e il maggio del 1976, seguiti a pochi mesi di distanza dalla morte del cugino di Giuseppe, l’interista Walter, militante delle Brigate Rosse ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. Nessuno poteva sapere che «non saremmo mai più stati così felici, almeno per quanto riguarda la nostra passione per il calcio. Anzi no: per il Toro».
La bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba
Giuseppe Pastore
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 204
Debordante, incontenibile, esagerato nella fisicità e nei distacchi che infliggeva in pista agli avversari, Alberto Tomba è stato per certi versi il più grande atleta italiano del secolo scorso. Come tutti i migliori, ha indotto (o costretto) a cambiare tutto il mondo che lo circondava: dal suo sport, che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ha vissuto un'epoca di improvvisa e imprevista popolarità, fino al rapporto – sempre complicato, sempre conflittuale – tra l'Italia e i suoi figli migliori, un'Italia stravolta dalla vitalità di questo ragazzone di città, per questo motivo alieno a un mondo di montanari silenziosi. Uno sciatore che con il suo rumore ha interrotto persino il rito nazionalpopolare per eccellenza, la finale del Festival di Sanremo. Giuseppe Pastore, con il suo stile vivacissimo e inconfondibile, racconta la leggenda di Tomba la bomba, un'icona dello sport italiano, un campione che è diventato più grande dello sci stesso e ha marcato profondamente l'immaginario dell'ultimo quarto del Novecento.
La gara più sporca. Ben Johnson, Carl Lewis e la finale dei 100 a Seul 88
Richard Moore
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 312
Nella storia delle Olimpiadi, pochi eventi sono stati capaci di catalizzare l’attenzione del pubblico in ogni parte del mondo come la finale dei 100 metri di Seul 88, la gara più sporca – ma forse anche la più bella – di tutti i tempi. Il motivo di un’attesa così febbrile va ricercato nel dualismo radicale, assoluto che la infiammò: quello tra Carl Lewis, il «Figlio del vento», già vincitore di quattro ori olimpici a Los Angeles 84, e Ben Johnson, l’esplosivo underdog determinato a detronizzare il sovrano e a stupire il mondo. Due atleti e due uomini agli opposti, dentro e fuori la pista: un superdivo l’americano, bello, elegante e sicuro di sé ai limiti dell’arroganza; un enigmatico outsider il canadese, cresciuto gara dopo gara all’ombra dell’avversario e disposto a tutto pur di sconfiggerlo. Due fuoriclasse della velocità che non hanno mai nascosto di detestarsi. Richard Moore ricostruisce il prima, durante e dopo della gara che sublimò questo epico duello attingendo alle testimonianze dirette dei protagonisti – le due stelle, i loro coach, gli entourage, gli altri finalisti olimpici, i cronisti al seguito – e restituendo al lettore il pathos di una rivalità che ha cambiato per sempre, nel bene e nel male, l’atletica leggera. E la lotta al doping.
Sempre, ovunque, contro chiunque. Vita di un fighter di Mma
Alessio Di Chirico, Daniele Manusia
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 168
Alessio Di Chirico è il terzo atleta italiano capace di entrare nell’élite mondiale delle mixed martial arts, e il primo a scegliere di rimanere ad allenarsi in Italia, nonostante le difficoltà e la mancanza di strutture. Spesso stigmatizzate per la loro violenza, vittime di numerosi pregiudizi («non ci sono regole», «vale tutto») ma nate dall’ibridazione di discipline di lunga tradizione come la boxe, la lotta greco-romana e il jiu-jitsu, le Mma sono il più tecnico tra gli sport da combattimento. Di Chirico, laureato in Scienze motorie, le ha scelte per la loro completezza e complessità: perché gli ponevano una sfida continua. Per lui combattere è un gesto nobile e richiede il rispetto dell’avversario, tanto studio e una buona dose di curiosità. Quando è diventato un professionista, ed è stato chiamato da Ultimate Fighting Championship, l’organizzazione americana che domina il settore, si è ritrovato in un mondo fatto di apparenze, che dava più importanza agli elementi spettacolari che ai veri valori sportivi. E si è scontrato con la realtà di una pratica molto più brutale sul piano interiore, umano, che su quello fisico. Ma cosa significa entrare in un ring circondato da una rete, in una «gabbia», con solo un paio di guantini sulle mani, per affrontare un avversario? Perché, da quando è nato l’uomo, alcuni sentono il bisogno di battersi? Cosa cercano tanti ragazzi normali, a prima vista tranquilli, nella violenza fisica e simbolica di uno sport che non fa sconti a nessuno? Sono alcune delle domande a cui prova a rispondere questo «romanzo di formazione», basato su fatti realmente accaduti, raccontato dalla voce di Daniele Manusia. Perché anche guardarsi dentro, in fondo, è una forma di combattimento.
Il destino di un bomber
Andrea Carnevale, Giuseppe Sansonna
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 156
La vita di Andrea Carnevale sembra un romanzo. Comincia in un angolo di Sud rurale, «tra la via Appia e il West», dietro un pallone rincorso a piedi scalzi per non rovinare le scarpe buone. La sua giovinezza però è segnata da una terribile, duplice tragedia: la madre viene uccisa a colpi d’ascia da un marito folle, sul greto di un torrente vicino casa; e l’uomo qualche anno più tardi si suiciderà davanti ai propri figli. L’adolescente Andrea reagisce costruendosi una corazza, per arrivare col tempo, dopo aver lavorato duramente ed essersi fatto le ossa nelle categorie minori, a giocare nella Serie A più scintillante di sempre. Cresce e si ritrova in squadra con due marziani: prima Zico, nelle file dell’Udinese, poi Maradona, il fratello di una vita, nell’epoca d’oro del Napoli di Ferlaino. Seguono giorni e notti esaltanti, coppe e scudetti, assist e gol storici: risarcimenti di un destino altalenante che non smette mai di oscillare. Convocato finalmente come titolare per i Mondiali di Italia 90, Carnevale viene oscurato dalla meteora Schillaci. Sposa una bellissima della tv ed è ingaggiato dall’amata Roma, ma si impantana nel doping. Appese le scarpe al chiodo, si ritrova a essere incriminato per una vicenda di droga a cui è totalmente estraneo. Scagionato senza ombre, rinasce ancora una volta, e da oltre vent’anni gira il mondo per scovare giovani talenti da portare all’Udinese. Nei vari Sud del mondo, cerca occhi accesi di passione rabbiosa: ragazzi pieni di malinconia e carattere, un po’ come Andrea Carnevale.
Fabrizio Miccoli. Gloria e peccato di un campione
Lorenzo Avola
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2026
Fabrizio Miccoli è stato uno dei campioni più amati del calcio italiano. Un numero 10 classico, piccolo di statura, dotato di grande tecnica e visione di gioco: un talento cristallino che non poteva continuare a correre tra i campetti polverosi vicino casa, in provincia di Lecce. E infatti arrivano presto le chiamate delle grandi, prima le giovanili del Milan, poi la Juventus in serie A. Ma il rapporto difficile con la tifoseria e soprattutto con Moggi, che non smette di comprare attaccanti, lo portano prima a emigrare a Lisbona, al Benfica, e poi a trovare la sua dimensione a Palermo, dove il «Romario di Nardò» diventa un beniamino della curva e il miglior marcatore di sempre in maglia rosanera. Il nome di Miccoli è legato però anche a una brutta pagina di cronaca giudiziaria, fatta di violenze, minacce e un’infamante intercettazione telefonica. Una vicenda che ne ha macchiato l’immagine di eroe, con cui ha tradito la città che lo aveva accolto come un dio. In questo libro Miccoli si racconta per la prima volta senza filtri, da uomo libero che ha scontato la propria pena, che ha pagato per i suoi errori, pronto a ripercorrere sia la brillante ascesa nel mondo del calcio, sia la caduta, il dramma del carcere, e poi il percorso di rinascita che lo ha portato a fare i conti con la propria coscienza. Lontano dai riflettori.
Futbolitica. Quando il calcio incontra la politica
Ramon Usall
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2026
Può una partita di calcio tra nazionali scatenare una guerra? Il Barcellona, e solo il Barcellona, può affermare di essere «più di un club»? Quali tratti comuni uniscono squadre come l’Athletic Bilbao, la Dinamo Zagabria e l'Ararat Erevan? E il Benfica, il Colo-colo di Santiago del Cile e la Steaua Bucarest? E ancora, il Celtic di Glasgow e l’Al-Wehdat della Giordania? Può il calcio servire la causa della democrazia contro una dittatura, e viceversa? Non esiste evento storico contemporaneo rilevante che non possa essere letto attraverso una squadra di calcio. Il simbolismo di alcuni club e nazionali è così forte e profondo che uno sguardo attento alla loro storia ci permette di rivivere molti degli eventi che hanno segnato gli ultimi cento anni: le ribellioni anticoloniali e la lotta di classe, il nazismo e il comunismo, la guerra fredda e la guerra dei Balcani, i conflitti nazionali e la lotta contro le dittature… "Futbolítica" è una lettura affascinante e ricca di aneddoti e curiosità che, con il ritmo vertiginoso delle grandi partite, ci invita a conoscere quegli straordinari attori politici che sono le squadre di calcio, e a riflettere sul loro ruolo spesso cruciale di rappresentanti di ideologie, gruppi etnici, comunità oppresse o minoranze ribelli.
Colpi in testa. La strage silenziosa degli sport da...
Tommaso Clerici
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2026
Tutti associano i danni cerebrali alla boxe, ma pochi sanno che il calcio e gli altri sport da contatto nascondono lo stesso lato oscuro. Questa inchiesta, la prima in lingua italiana e con una speciale attenzione a vicende nazionali, svela le conseguenze devastanti delle commozioni cerebrali e dei traumi cranici che colpiscono atleti di discipline diverse: dal giocatore di football che riesce a dormire solo stordendosi con il taser al giovane rugbista segnato da depressione e istinti suicidi, fino al calciatore che non riconosce i suoi figli. Per questi atleti la stessa, impietosa diagnosi: encefalopatia traumatica cronica o CTE, una malattia che trasforma il cervello di un trentenne in quello di un malato di Alzheimer (e che può essere rilevata con certezza solo dopo il decesso). Il libro raccoglie le voci di medici, scienziati, atleti ed esperti per raccontare come la medicina, le federazioni e il sistema sportivo affrontano – o eludono – il problema. Perché dietro allo spettacolo che vediamo in tv spesso si nasconde un prezzo altissimo, pagato nel silenzio dopo che i riflettori si spengono.
Giro di pista. Circuiti e piloti che hanno fatto la storia
Diego Alverà
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2026
15 circuiti, 265 curve, 142.449 metri d’asfalto e cemento. 15 piloti, 15 corse, 15 giornate. Come in un ideale giro di pista, Diego Alverà ci conduce in un viaggio tra i più iconici circuiti del mondo, ripercorrendo il filo che li lega indissolubilmente alle vicende di bolidi e piloti, attraverso le tante storie che si sono rincorse sui tracciati. Uno sguardo originale e illuminante sull’universo dell’automobilismo e della Formula 1 che abbraccia un secolo di velocità e rende omaggio non solo ai piloti, alle monoposto, ai prototipi e ai motori, ma anche alle idee, alle visioni e all’ostinazione di chi immaginò e costruì le curve d’asfalto. Pionieristici ingegneri, sfrontati progettisti e intrepidi visionari, tutti accomunati dall’ossessione per il limite, fanno da ideali testimoni alle gesta di piloti entrati nella leggenda delle corse automobilistiche, come Jim Clark, Tazio Nuvolari, Ayrton Senna, Antonio Ascari, Gilles Villeneuve, James Hunt, Achille Varzi, Michael Schumacher e persino un giovane Enzo Ferrari che, in queste pagine, tornano magicamente a sfrecciare e a sfidarsi sugli storici tracciati di Brno, Donington, Imola, Le Mans, Montjuïc, Monza, Nürburgring e altri ancora. Circuiti dove questi assi hanno conosciuto i loro giorni di gloria o dove, invece, hanno incontrato il loro tragico destino.
Vincere la Champions
Emiliano Battazzi
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 192
Nel settembre del 1987 il Napoli di Diego Armando Maradona veniva eliminato dalla Coppa dei Campioni da un Real Madrid tutt’altro che galáctico, con una partita d’andata giocata a porte chiuse in un Bernabéu spettrale. La squadra del giocatore più forte del mondo usciva così mestamente al primo turno insieme ai campioni di Malta, Finlandia e Islanda. È da questo episodio che si fa strada l’idea di una nuova competizione, immaginata già allora come una superlega in cui dovevano sfidarsi, per tutta la stagione, i club più blasonati d’Europa, destinati a spartirsi anche la ricca torta dei diritti televisivi. In quegli anni, grazie a una formula spietata, non era raro che le favorite per la vittoria cadessero presto, e ad alzare a sorpresa il trofeo fosse una compagine di un campionato minore: dal Porto allo Steaua Bucarest, dal Psv Eindhoven alla Stella Rossa di Belgrado, tutte al primo successo come il Barcellona di Cruijff che si aggiudicò l’ultima edizione del vecchio torneo, nel 1992. Da allora però, con la nascita del nuovo brand Champions League, con l’introduzione dei gironi e dei preliminari, tra riforme e modifiche regolamentari, la coppa dalle grandi orecchie è finita molto spesso nella bacheca di una squadra che aveva già vinto la competizione, o era comunque iscritta a una delle cinque grandi leghe calcistiche del continente. Fino al trionfo del Paris Saint-Germain nella nuovissima Champions dal formato rivoluzionato nella stagione 2024-2025. Ripercorrendo oltre trent’anni di partite memorabili, di polemiche e di clamorosi fallimenti, Emiliano Battazzi ci racconta la storia avventurosa del più prestigioso torneo per club del mondo – e forse anche il segreto per vincerlo.

