Armando Editore: Narrare

Il padre gli dice "sei uno zero". Allora lui si fa chiamare ZeroSei, come il prefisso telefonico di Roma. Quando lo incontriamo un proiettile viaggia verso di lui. Dicono che la vita ti passa davanti mentre stai per morire. Non è così. È la morte che te la fa raccontare. ZeroSei l'accontenta, dagli ardori rivoluzionari di gioventù al presente di magnaccia e spacciatore. Lei lo smentisce, lo corregge, lo sfida. Cerca di sedurlo. Perché la morte è una puttana. Va con tutti. Ma di qualcuno può anche innamorarsi.

La grande storia è fatta da numerose piccole storie e dai personaggi che, con coraggio, sacrificio e senso del dovere, hanno fatto la storia grande. Uomini e donne spesso dimenticati dai manuali di scuola e dalle nostre istituzioni continuamente in bilico tra trionfo e disfatta, tra amore e solitudine, soprattutto sempre in bilico tra la vita e la morte. Uomini e donne che portarono prestigio e onore al proprio paese. Uno di loro fu Amedeo Guillet, il "Comandante del Diavolo".

La storia inizia nel 1670, quando un piccolo ma ambizioso editore olandese incarica un importante fiammingo di organizzare un simposio a Firenze per ricercare l'origine dello straordinario successo della cultura, dell'arte, della filosofia e della letteratura italiana. Qui emergono i protagonisti: uno storico, un filosofo, un letterato e un giovane intellettuale. E oltre l'analisi dei fenomeni sociali e culturali dell'epoca, si snoda la storia di un amore travolgente e quella di un delitto irrisolto...

Il racconto è frutto di una rigorosa ricerca storica che intreccia la vita vera di Sichelgaita con quella di Samir, personaggio immaginario, ma anche lui presentato con aderenza alla realtà storica. Il racconto diventa una sorta di guida nel passato, una magica macchina del tempo che conduce il lettore nelle atmosfere dell'Alto Medioevo.

Una raccolta di storie che intreccia le vite di cinque personaggi che sembrano lontanissimi tra loro, ma profondamente legati l’uno all’altro. Racconti che indagano l’animo umano e il sentimento che lo muove: l’amore.

Il libro è la narrazione di un intero secolo di vita vissuta, con spunti storici e aneddoti particolari, che l’autore ha composto dopo la scomparsa della sua amata compagna e moglie Anna.

Alessandro ha casualmente rivisto a Venezia Raina, la donna un tempo da lui amata e poi deceduta. Ora lei possiede un altro nome e un altro viso a causa dei rituali descritti in un antico e misterioso testo che conferisce a delle sacerdotesse, in virtù dei patimenti sentimentali che le religiose causano ai loro amanti, la capacità di far trasmigrare la loro anima. Alessandro, per riconquistare il suo perduto amore e risolvere l'enigma, dovrà mettere a rischio la sua vita seducendo un'altra donna.

Fabrizio, nel breve arco di tempo di una mattinata, si ritrova defraudato di tutto; lavoro, casa, legami affettivi come fossero stati cancellati da un colpo di spugna. Dopo un conseguente cedimento emotivo vive ai margini della società, ma la sua prorompente forza d'animo e la sua volontà incrollabile lo portano a risollevarsi fino a diventare "una persona vera" come prima non era mai stato.

Sandra, una donna ormai adulta, incontra per caso, nel momento più difficile del Covid, una scrittrice di nome Rosanna, i cui libri l'hanno aiutata a riempire i difficili giorni di assoluto e imposto isolamento. Rosanna diverrà la depositaria del triste e quasi incredibile memoriale di Sandra, una storia fatta d'amore, corteggiamenti e scelte sbagliate

L'opera, costruita in chiave metaforica, è la storia di una giovane Gabbiana, che vola da un capo all'altro dell'Italia, per insegnare il volo del Pensiero e della Parola, attivando le strategie didattiche più innovative, pur di coinvolgere e motivare i suoi allievi. Il libro è incentrato sul problema fondamentale della Formazione come unico strumento efficace per la risoluzione dei problemi dell'Uomo.

"Nella tempesta" è la storia tormentata di una giovane donna, Susanna, che si ritrova, suo malgrado, invischiata in alcuni giri criminali, governati principalmente dalla mafia russa, all'interno dei quali scoprirà la presenza di Mikhail, uno spietato membro dell'organizzazione, del quale diventerà amica. È qui che la storia comincia a intrigarsi: Susanna verrà rapita e seviziata dal suo ex, Diego, alleato di un clan mafioso albanese, a sua volta in lotta con quello russo. Tra intrighi mafiosi e supplizi, Susanna riuscirà a scampare alle sevizie, ma solo per finire in un girone peggiore, ossia prigioniera della mafia russa. Solo grazie alla protezione di Mikhail, Susanna sopravvivrà a quel castello di torture. L'anima tormentata della giovane donna non avrà mai pace, tra vicende passionali e meccanismi psicologici riconducibili alla sindrome di Stoccolma, fino a quando non riuscirà a scappare.

Uno dei protagonisti è un personaggio sui generis: sembra derivato quasi dalla preistoria addirittura, carico e prigioniero com’è, di ingenue e “ferine” consuetudini di vita. Eppure egli costituisce il leitmotiv, dall’inizio alla fine, di tutto il testo: è silente spettatore interessato e testimone passivo dell’intera vicenda. L’altra protagonista è una bambina che diventa donna attraverso molteplici e diverse esperienze. Da tutto ciò scaturiscono non solo un confronto generazionale di vita, ma soprattutto, una vasta disamina sull’amore, tratteggiato in molteplici e differenti aspetti, distribuiti nel tempo.