artem: Arte contemporanea
Diario delle 365 figure
Andrea Fogli
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 84
"Il racconto della mostra, che si riflette e trova forma in questo volume, comincia dalle prime 141 sculture policrome del Ciclo (Il Piccolo Popolo), realizzate tra l'ottobre 2019 e febbraio 2020 a Roma, che formano un assembramento che ancora oggi risuona come proibito, una folla animata e polimorfa di figure in movimento. Se non fosse scoppiata la pandemia all'inizio del 2020, il Diario si sarebbe svolto coerentemente su questa linea, e il Ciclo sarebbe stato un ricchissimo e vivace Fregio della vita, dove ogni figura (ci sono anche alcuni, rari, animali) ha una precisa identità, rappresenta qualcosa o qualcuno, testimonia, a partire dalla prima figurina orante con le mani giunte davanti al cuore, in un gesto di ringraziamento antichissimo, che attraversa identico le culture e le religioni. Ma lo stato d'animo che ha dato respiro a queste prime sculture dinamiche con l'inizio della pandemia è irrimediabilmente perso, dall'artista e da tutti noi, e nulla potrà tornare esattamente come prima. E quindi ci si chiude, si rientra in un bozzolo, in letargo o quarantena. Il primo smarrimento è testimoniato dal secondo gruppo di sculture, intitolate proprio le Figure della Quarantena, incolori e quasi inanimate, con titoli terribili, Non sento, Non vedo, Non parlo. Da giugno 2020 alla fine dell'estate del 2021, nella terza sezione del Diario, le figure diventano proprio Figure senza nome, perdendo il loro pur tenue cromatismo e diventando completamente bianche. A differenza delle figure precedenti, Fogli non ha più appuntato, nella sua scrupolosa, quasi ossessiva, cronologia, esattamente quando queste nuove sculture sono apparse, come lui stesso dice, dalla inanimata materia, il loro "giorno natale". Il racconto del Diario si conclude con due diversi gruppi di opere, tutte realizzate nell'eremo silvestre di Penna, dove dall'estate del 2021 Fogli si è trasferito. La quarta sezione è costituita da un ciclo di 59 Dormienti in terra cruda, piccole sculture sferiformi, in cui si possono intravedere volti, create assemblando, quasi alla cieca, toccando appena con le dita, frammenti d'argilla rimasti sul tavolo di lavoro. La quinta e ultima sezione del Diario è quella delle Figure silvane ispirate dal contesto naturale in cui sono state realizzate, ossia l'eremo di Penna, luogo isolato dove Fogli si è ritirato in creativa solitudine. In queste sculture riappaiono il colore, il titolo-nome e la data, elementi che caratterizzavano i primi gruppi del Ciclo." (Marta Ragozzino)
Clément Cogitore: Ferdinandea
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 172
Nell'Itinerario d'Italia di Giuseppe Vallardi, pubblicato nel 1832 - l'anno successivo l'apparizione e la consecutiva sparizione dell'isola Ferdinandea - si legge: "Il breve periodo nel quale è rinchiusa la storia dell'isola Ferdinandea è, ai secoli del mondo, assai più di quello che i secoli del mondo siano all'eternità". Si tratta di un caso più unico che raro: una guida ad uso di turisti e viaggiatori che, tra mappe e descrizioni continuamente aggiornate, si dilunga su un luogo che, di fatto, è inesistente. Ciò che rimane dell'isola è un'idea, una reminiscenza dal gusto atlantideo che, per il complesso sistema di documenti e fantasie di possesso irrealizzate che ha lasciato dietro di sé, ci ricorda alcuni racconti di Borges. Clément Cogitore si è soffermato su quell'idea, ampliandola fino a trasformala lui stesso in un racconto sull'epoca in cui viviamo. [Angela Tecce] testi di Vincenzo De Luca, Iain Chambers, Emanuele Coccia, Clément Cogitore, Angela Tecce, Rachida Triki e Kathryn Weir note di vendita Catalogo della mostra Ferdinandea di Clément Cogitore tenutasi presso il Museo Madre di Napoli dal 24 giugno al 12 settembre 2022.
Onde
Marisa Ciardiello
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 64
Un dualismo costante e, volutamente, mai risolto; un dentro/fuori che rende il corpo scultoreo diaframma frammentato, potente cassa armonica del sé e dell'altro; una tensione ideale a conseguire un ricongiungimento necessario, un equilibrio cosmico anelato, sofferto, ma ancora e sempre percepito come possibile. Pietra, terracotta, gesso, bronzo, cera, piombo, rame, argento più che materiali sono i mezzi espressivi con cui Marisa Ciardiello restituisce figure palpitanti, immaginari fantastici o mitologici che abitano un tempo impreciso e instabile: non completamente distante dal presente storico, esso coincide piuttosto, o più precisamente, con il presente del sentire dell'artista, che si presta a sviluppare pensieri plastici che mescolano l'intima verità dell'essere in vita alla cruda realtà della vita. Naufraghi in un mare di speranza, ma anche di dolore (e sempre più di morte, la cronaca asserisce), le barche fendono, nonostante tutto, le onde; mentre le figure ricercano specularità (donna/uomo), rompono la forma e, infine, 'rompono il cerchio', aprendo a una lettura laterale. [dal testo di Olga Scotto di Vettimo]
Marisa Albanese. Attualità del classico
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 32
La pubblicazione del primo Quaderno della rivista Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre, rappresenta un ulteriore grande traguardo per tutta l'Accademia di Belle Arti di Napoli e in particolare per il suo Istituto di Storia dell'arte. Ad accrescere ancor più l'importanza dell'iniziativa è il progetto con cui si inaugura, la mostra Marisa Albanese / attualità del classico organizzata all'interno della GAN - Galleria dell'Accademia di recente restituita a tutti i nostri studenti, ai docenti e all'intera comunità accademica con un nuovo ordinamento e allestimento a cura di Federica De Rosa e Marco Di Capua. La mostra di Marisa Albanese traccia una strada particolarmente significativa per l'Accademia. Oltre al suo valore scientifico, l'esposizione curata dal professor Alessandro Demma ha il merito di aprire il cammino verso una politica di acquisizione di opere per il Museo, attività già in essere in passato e ora ripristinata, grazie proprio alla partecipazione al PAC - Piano per l'Arte Contemporanea 2021, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha permesso di inserire nella Galleria una delle opere più prestigiose di Marisa Albanese, una sua Combattente del 2013. Il racconto di Marisa Albanese accende i riflettori e porta sollecitazioni che richiamano tematiche attualissime in termini di condizioni abitative, spostamento, nomadismo. Il suo lavoro diventa spunto di riflessione e approfondimento potendo generare così domande e risposte allo stesso tempo. [dalle presentazioni di Rosita Marchese e Renato Lori]
Alla ricerca del ramo d'oro
Pierfrancesco Talamo
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 60
Sulla soglia degli Inferi, per scoprire il suo destino, Enea porta in dono a Proserpina, regina dell'Oltretomba, un 'ramo d'oro' (di vischio, mirto, o forse una spiga di grano, come suggerisce Giambattista Vico). Il mito racconta che l'ingresso all'Ade fosse proprio nei Campi Flegrei, dove la Sibilla, dalla sua dimora oscura, affidava al vento e alle foglie i suoi oracoli. Da queste radici, nel 2019, prende forma il progetto Alla ricerca del ramo d'oro del collettivo partenopeo Opus Continuum, a partire da una mappa dei Campi Flegrei pubblicata nel 1825 da Andrea de Jorio a corredo del suo singolare Viaggio di Enea all'Inferno ed agli Elisii: un viaggio su un doppio binario - uno strettamente legato al mito ed alla storia del territorio, l'altro inteso come una discesa nel nostro personale 'sottosuolo' -, otto artisti all'opera tra le pietre di tufo su cui è incisa la nostra memoria, protagonisti della mostra pittorica e fotografica ospitata nelle sale del Castello di Baia grazie alla collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei. "Una missione complessa e una visione articolata che necessita di una nuova 'alleanza' culturale e comunitaria per avvicinare, mediare e interpretare luoghi della memoria usando la forza espressiva del linguaggio contemporaneo" (dall'introduzione di Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei).
La pianta dal fiore giallo. Beuys a Napoli
Massimo Maiorino
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 72
"Da sempre interessato a sperimentare modalità di equilibrata relazione con la natura, attento a svelarne le energie invisibili, a salvaguardare e a proteggere la diversità delle sue forme al di fuori di ogni specismo (esemplare, in questo senso, il tempo dell'attesa e dell'incontro con il coyote di I like America and America likes me, 1975), Joseph Beuys è stato costantemente impegnato a fare dell'arte una vera e propria pratica di difesa della natura, trasformando in vivente materia anche la scultura. grazie innanzitutto alla figura numinosa di Lucio Amelio, amico prima ancora che gallerista, attorno a Joseph Beuys si è sviluppata a Napoli un'avventura artistica e antropologica plurale, le sue laiche liturgie, pedagogiche e salvifiche, sono state il punto d'incontro e di confronto di generazioni diverse di intellettuali e protagonisti della cultura. a distanza di oltre trent'anni dalla mostra vent'anni con Beuys, tenutasi nel 1991 alla galleria Lucio Amelio, questo libro di Massimo Maiorino arriva come un convinto, anche appassionato, 'cenno d'intesa'. un'analisi e un racconto del passato, dell'arte e della critica di fine novecento, che trova le sue ragioni nel presente, in questi anni così bui in cui è ancora più urgente ripensare ai gesti e alle parole di cura, di intransigente riconciliazione di Joseph Beuys. senza nostalgie e senza indulgenze, perché, non possiamo più nascondercelo, anche sotto il vulcano la rivoluzione siamo noi". [dall'introduzione di Stefania Zuliani]
Interno con marmi. Flavio Favelli
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 32
Interno con marmi, senza marmo: un discorso sull'installazione di Flavio Favelli [nono incontro del ciclo di focus 'incontri sensibili'] programmati dal Museo e Real Bosco di Capodimonte. "Scegliendo di esporre nella grande galleria al secondo piano della Reggia di Capodimonte, una sala che i curatori chiamano 'la chiesa', sia per lo spazio ampio, sia per i dipinti religiosi della controriforma che in essa sono esposti, Favelli si è prestato a questa storia. Il suo oggetto interno con marmi, tanto architettonico quanto pittorico, non provoca una conversazione ma dà quasi una lezione a tutte quelle opere della controriforma, quadri potenti, seri, spesso immensi, ricchi, destinati a ricordare le virtù del dolore e la potenza di dio attraverso la chiesa". (Sylvain Bellenger)
Scultura estesa. Progetto ideato da Rosaria Iazzetta
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 68
Categorie classiche e immaginari contemporanei, arte e natura, corpo e materia: tre appuntamenti [dal Palazzo della Cultura di Potenza, al Carcere borbonico di Avellino, fino a Villa Pignatelli a Napoli] hanno guidato gli allievi del corso di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in un dialogo serrato tra temi antichissimi e nuovi orizzonti da indagare. Scultura estesa è arte che si fa veicolo di responsabilità, scenari, particolarmente avvertiti dalla sensibilità delle nuove generazioni: ambiente, sostenibilità, diritti, libertà negate, storia/prospettiva.
Rosy Rox. Agile fragile. Ediz. italiana e inglese
Adriana Rispoli
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 128
Sulle tracce generose della follia, seme che aleggia nello spirito di ognuno di noi, si muovono gli ultimi coerenti passi della ricerca artistica di Rosy Rox che trova in questa pubblicazione un momento di riflessione in particolare sulla tenace pratica performativa portata avanti fin dagli esordi. Da sempre il lavoro di Rosy Rox si concentra su tematiche legate all'identità femminile, a partire dal proprio vissuto racconta il suo mondo interiore, i suoi desideri, attraverso l'utilizzo del corpo che diventa oggetto di contemplazione estetica e di riflessione filosofica: un corpo sinergicamente immerso nello spazio, che emana energie secondo campi empatici, un dispositivo cognitivo, prima di tutto per sé stessa, ma che deflagra in contatto con il pubblico. Proprio dalla negazione del rapporto viscerale tra l'artista e il suo pubblico nei primissimi mesi di lockdown in Italia prende le mosse il lavoro Agile/Fragile, che dà titolo alla pubblicazione e alla mostra personale presso l'Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen. (dall'introduzione di Adriana Rispoli)
Dodici volti nel volto. Christian Leperino. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 80
Nelle nicchie laterali della Cripta che conserva le reliquie di San Gennaro, nel Duomo di Napoli, dodici ritratti in gesso instaurano un dialogo silenzioso, intimo, tra immaginario sacro stratificato e linguaggi contemporanei, un dialogo originale, inedito, nel vivo della Cattedrale della città. Sono i dodici apostoli, che assumono in questa scena i volti di uomini dei nostri tempi condannati a una condizione di marginalità. Christian Leperino li ha 'ritratti' presso la Casa Circondariale di Poggioreale a Napoli, in una esplorazione calligrafica, dilatata, di lineamenti fisici, anime occulte e materie, storie di vita cruda riscattate in una creazione artistica dilatata, solidale, accogliente. Contributi di Adolfo Russo, Vicario alla Cultura della Diocesi di Napoli, Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Salvatore Esposito, docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Alessandra Troncone, curatrice della mostra e del volume.
Voi siete qui/Vico Pero/Giacomo Leopardi Progetto di Artista Abitante
Eugenio Giliberti
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 232
Artista abitante del 'vicolo paese' - il piccolo triangolo urbano addossato al grande complesso monastico di Santa Teresa degli Scalzi - Eugenio Giliberti, dirimpettaio diacronico di Giacomo Leopardi, ha immaginato un complesso intervento di arte pubblica articolato in più azioni e finalizzato a lasciare un segno forte e permanente, a generare luce e vita. Terreno di trasformazioni urbanistiche, la zona del vicolo paese, è diventata una sorta di Gestalt di raccordo tra Istituzioni formative e culturali e cittadini. La proiezione del manoscritto I nuovi credenti, nel giugno 2021 sulla facciata dell'edificio di Vico Pero dove ha vissuto il Poeta, rappresenta solo parte del progetto di Artista abitante, inserita in una ricerca storico antropologica tesa all'arricchimento della memoria di un luogo di Comunità in attesa di nuove prospettive di rigenerazione.
Armando De Stefano. Nulla dies sine linea
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2022
pagine: 88
"Autonomia del disegno, si diceva, ma non separatezza dalla pittura. Due momenti distinti, derivanti dalla medesima necessità, scorrono paralleli e incessanti, espressione della stessa urgenza e dello stesso rigore nell'applicazione del metodo, come la mostra oggi al Museo Madre rende ampiamente visibile. L'espressione Nulla dies sine linea, attribuita ad Apelle da Plinio il Vecchio nel Naturalis historia, si riferisce all'esercizio quotidiano e costante del pittore greco del IV secolo a.C., la cui abilità nel disegno resta ancora oggi esemplificativa di un'attività che richiede metodica dedizione e rigoroso impegno. In tal senso, affermare che Armando De Stefano non abbia trascorso nessun giorno senza tirare una linea non è da intendersi come trasposizione forzata di un motto antico riferito alle intenzioni dell'artista napoletano, ma quale riconoscimento oggettivo della sua totale e assoluta dedizione all'arte, come testimonia il variegato e nutrito catalogo di opere arricchito fino a poco prima della sua scomparsa." (dal testo di Olga Scotto di Vettimo)