Artemide: Proteo
Re-visioni della modernità. L'opera di Irmgard Keun
Lucia Perrone Capano
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 191
Irmgard Keun (1905-1982), scrittrice di successo nella Repubblica di Weimar, che dovrà prendere poi la via dell'esilio, presenta nella sua opera una complessa interazione di discorsi culturali nella quale si incontrano diverse figurazioni del femminile, ambiguamente tese tra autodeterminazione e adeguamento ai modelli proposti dalla cultura di massa. Capaci di raccontare le contraddizioni della società tedesca agli inizi degli anni Trenta, nel tormentato periodo dell'esilio e dell'immediato dopoguerra, i testi di Keun evidenziano aspetti e fenomeni specifici della modernità, annullando la distanza tra discorso letterario e discorsi altri. Sia nei fortunati romanzi del periodo weimariano, che in quelli dell'esilio, privi di ogni retorica legata alla perdita della patria e aperti a forme di vita cosmopolite, e negli ultimi testi composti nel controverso e sofferto dopoguerra, la scrittura di Keun offre interessanti modalità di re-visione della modernità letteraria che essa stessa rappresenta.
Spielarten des Glück in der Österreichischen Literatur
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 192
Felicità e fortuna, aspetti di un dibattito che fin dall’antichità ha suscitato notevole interesse, sono oggi nuovamente oggetto di molteplici studi che spaziano dal campo teologico, filosofico-estetico a quello socio-economico e politico. L’argomento è divenuto pertanto tema di svariate pubblicazioni scientifiche che si rivolgono oltre che a specialisti anche al grande pubblico. Da tale rinnovata attenzione sono sorti pure in ambito germanistico numerosi approfondimenti volti a ridefinire in modo più esauriente il ruolo di felicità/fortuna. La critica letteraria si mostra sufficientemente scettica in quanto spesso considera quest’argomento soprattutto espressione del kitsch, non di meno l’analisi che ne scaturisce risulta variegata e con molteplici sfaccettature da cui emergono sia i lati oscuri della felicità/fortuna, sia la casualità e l’elemento imprevedibile oltre che la precarietà e l’eventuale accessibilità.
Il secolo di Franco Fortini. Studi nel centenario della nascita
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 230
Con la sua programmatica intempestività e con la sua fedele eterodossia, Franco Fortini (1917-1994) è ancora in grado di parlare a chiunque non sia disposto a rinunciare a una visione critica e indipendente dei fatti culturali, sociali e politici del nuovo mondo. In una società che sembra volere pensatori preconfezionati, Fortini ci insegna a mantenere fede alla responsabilità di una funzione di intellettuale vigile, che interpreta l'oggi sulla lezione di ieri. Questi scritti raccolgono interventi di studiosi giovani e affermati, di allievi del poeta, e passano in rassegna i vari aspetti che il letterato-intellettuale ha praticato nella sua vita: traduzione, poesia, saggistica, altre forme letterarie. Scritti di: Luca Lenzini, Alessandro Baldacci, Massimo Natale, Jadwiga Miszalska, Donatello Santarone, Salvatore Spampinato, Felice Rappazzo, Federico Della Corte, Paola Scollo, Andrea Agliozzo, Simone Monti, Fabio Scotto, Andrea Landolfi, Elisabetta Tonello, Francesco Diaco, Diego Bertelli. Presentazione di Luca Lenzini.
Riflessi del «Grande Gatsby». Traduzioni, cinema, teatro,
Gianfranca Balestra
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 219
Il grande Gatsby di E Scott Fitzgerald è considerato da molti "il grande romanzo americano": esemplare di un'epoca - gli anni Venti - e portatore di tematiche universali, rappresentativo della cultura americana e capace di attraversare i confini nazionali. Fin dalla sua prima pubblicazione e nei decenni successivi, il libro è diventato fonte di ispirazione per adattamenti in altri media, dal cinema al teatro, dal musical all'opera al balletto, in trasposizioni che hanno contribuito a rinnovarne la fama. In questo volume l'autrice analizza il romanzo e le sue traduzioni letterarie e intersemiotiche che hanno contribuito a creare il mito del Grande Gats& e lo hanno fatto diventare parte del nostro immaginario.
Memoria dei paesaggi. Paesaggi della memoria
Libro
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 240
Il 9 novembre 1989 il crollo del muro di Berlino, il successivo dissolvimento dei regimi socialisti dell’Europa dell’est e l’apertura dei varchi orientali verso Occidente hanno innescato in Europa una serie di eventi politici e culturali che ha contribuito a trasformare drasticamente la carta geopolitica dell’Europa. Dalla creazione di nuovi confini geografici e spaziali sono sorte anche nuove identità, culturali e linguistiche. Questo libro propone una riflessione tra studiosi di diverse discipline e diverse provenienze geografico-culturali sulle trasformazioni politiche, storiche, architettoniche, urbanistiche e culturali avvenute negli ultimi decenni e sul modo in cui l’arte – la letteratura, il cinema, la fotografia – ha saputo rappresentare tali mutamenti, ponendosi su quella labile linea di confine tra il recupero della memoria storica e il bisogno di trasgredire e creare nuove realtà. I saggi pubblicati in questo volume sono il risultato del progetto di ricerca della “Sapienza” Università di Roma “Mneme: Memoria / Nostalgia / Europa / Mappe / Est”, coordinato da Antonella Gargano. Saggi di Veronica Arpaia, Eva Banchelli, Ewa Bérard, Ethel Daniele, Antonella Gargano, Barbara Grüning, Giulia Iannucci, Axel Klausmeier, Marcus Köhler, Matthias Leupold, Daniele Nuccetelli, Daniela Padularosa, Ewa Popiel-Rzucidlo, Magdalena Popiel, Valentina Quaresima, Mateusz Salwa, Maria Paola Scialdone.
L'Io allo specchio. Tre voci nello «spazio autobiografico». Max Frisch, Christa Wolf, Gregor von Rezzori
Angela Checola
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 271
L'Io nel Novecento non riesce più a rappresentarsi attraverso il racconto lineare della propria vita, perché ponendosi davanti allo specchio non incontra se stesso in un'immagine nitida e ben definita. Lo specchio riflette un'immagine frantumata, moltiplicata, restituendo soltanto schegge del sé. Il tentativo di ricomporle nella scrittura costituisce l'azzardo dell"'Io che scrive" nella consapevolezza dei limiti della lingua e del dicibile. Max Frisch, Christa Wolf e Gregor von Rezzori hanno contribuito al discorso autobiografico novecentesco, facendo della propria esperienza esistenziale il presupposto dell'espressione artistica. Ponendo l'Io, celato dietro una maschera oppure palesato, al centro delle loro opere, i tre autori hanno sperimentato diverse tipologie testuali e "generi" letterari, fondendo tradizione e innovazione strutturale in conformità con i concetti novecenteschi di soggettività e di realtà. Nella loro produzione letteraria alcune opere a carattere ibrido, a metà tra autobiografia e finzione, sono particolarmente significative per il valore estetico della strategia di autorappresentazione ivi messa in atto e suscitano l'interesse del lettore anche per la materia storica - di carattere personale e collettivo - trattata. Scrive Strässle Thomas nella prefazione al libro: "La scrittura autobiografica ha una lunga storia e un ricco presente. Il lavoro di Angela Checola individua tre testi recenti appartenenti a questa tradizione letteraria - Montauk (1975) di Max Frisch, Kindheitsmuster (1976) di Christa Wolf e Blumen im Schnee (1989) di Gregor von Rezzori - e li mette a confronto, indagando in particolare sull'interazione tra autorappresentazione e autoinvenzione come aspetto caratteristico della 'scrittura del sé'."
Intorno alla guerra: sguardi francesi
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 144
Fra tutti i temi inerenti all'esperienza umana, quello della guerra è fra i più trattati dalla letteratura, fino a costituire, come accade per il cinema, una sorta di genere. Forse principalmente per la sua cruciale, perdurante attualità in tutte le epoche. Ma anche in virtù della sua complessità, che ne fa un oggetto di rappresentazione fitto di implicazioni, tanto sul versante temporale che spaziale. La guerra traccia una linea divisoria tra un prima, un durante e un dopo, donde la pertinenza di opere dedicate all'approssimarsi di un conflitto, la frequenza dominante di quelle che mostrano il fenomeno bellico in pieno svolgimento, la ricorrenza di testi e narrazioni riguardanti i problemi dei reduci e più in generale le conseguenze. E questa cronologia è possibile percorrerla tutta in una stessa opera, o traversarla parzialmente, includendo un prima e un durante, o un durante e un dopo, se non addirittura un prima e un dopo. Peraltro la durata di un conflitto rischia talvolta di essere difficile da delimitare nei suoi confini, anche a seconda della sua natura e dell'epoca in cui esso si svolge: proprio la sua collocazione nella diacronia storica ne determina la fisionomia peculiare. Ma dipende poi dalla strategia dell'artista che intenda rappresentarla di sceglierne aspetti e prospettive da mettere in rilievo.
Visible/invisible. Incursioni nella narrativa italiana americana contemporanea
Carla Francellini
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 294
"Visible/Invisible" affronta la questione del segno etnico nei suoi diversi gradi di visibilità, come si manifesta nella letteratura italiana americana contemporanea. Muovendo da un'indagine teorica e critica, il volume insegue il fil rouge dell'italianità nella scrittura visibile di Sandra Gilbert, Maria Gillan, Lisa Ruffolo, come pure in quella fortemente invisibile di Mary Caponegro e Don DeLillo. Un'italianità dinamica, dialogica, contrattata sul campo delle ibridazioni passate e presentì che prefigurano quelle future. Un'italianità visibile e invisibile, mai identica a sé stessa, sempre viva e persistente tanto da riemergere dopo imprevisti salti temporali, in cui si avvicendano generazioni diverse che rielaborano, non di rado in modi sorprendenti, il proprio rapporto con le origini, come accade per Tony Ardizzone, Adria Bernardi e Paola Corso. Sugli snodi del tempo - "those points where time stands still or from which it leaps ahead", per usare le parole di Ralph Ellison -, all'incrocio tra le storie di prima mano di quanti attraversano l'oceano in cerca di fortuna e quelle ricreate ad arte dai loro discendenti, si gioca la sfida degli studi italiani americani e l'avvincente partita dell'identità alla base del complesso discorso sulla letteratura degli americani di origine italiana, anche di quelli contemporanei. Presentazione di Fred Gardaphé.
Letteratura e mutazione. Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Franco Fortini
Daniele Balicco
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 98
Pier Paolo Pasolini non ha potuto leggere "La fine del mondo" di Ernesto De Martino. Il volume, infatti, è stato pubblicato postumo solo nel 1977. Tuttavia, conosceva molto bene il lavoro dell'antropologo partenopeo e, soprattutto, l'articolo che anticipa le tesi del volume: "Apocalissi culturali e apocalissi psicopatologiche". Lo fece pubblicare nel 1964 sulla rivista Nuovi Argomenti, di cui era lui stesso condirettore, insieme ad Alberto Moravia. La riflessione di Pasolini sulla mutazione antropologica risente fortemente della lettura di questo saggio. Ma mentre De Martino si limita a un'analisi comparata fra rituali della fine del mondo, referti psichiatrici e forme simboliche della cultura contemporanea, Pasolini individua la causa di questa apocalissi culturale nel capitalismo a lui contemporaneo. "Letteratura e mutazione" è uno studio in due atti sulla genealogia di questo concetto nell'opera di Pasolini e nell'opera poetica di un autore a lui vicino, quanto antagonista: Franco Fortini.
L'abbuffata e l'ascesi. Utopia e disgusto in Goethe, Grass, Bachmann, Dürrenmatt
Massimo Bonifazio
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 122
I saggi qui contenuti scavano fra le pieghe di prose romanzesche che toccano fenomeni alimentari estremi: dal rifiuto anoressico di ingerirlo allo sforzo di incorporarlo nonostante il disgusto, dal suicidio alimentare all'abbuffata fraterna che guarda all'utopia di un'esistenza solidale insieme agli altri esseri umani. Le sfrenatezze alimentari diventano un filtro per analizzare "Le affinità elettive" goethiane, "Il tamburo di latta" di Günter Grass, "Il caso Franca" di Ingeborg Bachmann e il racconto "La Panne" di Friedrich Dürrenmatt.
Un formidabile appetito. Corporeità e cibo nell'opera di Thomas Mann
Massimo Bonifazio
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 144
Nell'opera manniana il dato meticolosamente realistico si mescola sempre con quello simbolico. Questo vale anche per le rappresentazioni dell'ambito alimentare e per la riflessione sul corpo, costantemente mediate dalle convenzioni della società borghese. Nei suoi romanzi è possibile rilevare con particolare chiarezza l'opposizione fra natura e cultura, fra l'animalità emergente nello svolgere la funzione vitale di alimentarsi e il controllo del comportamento tramite le buone maniere. Questo volume intende indagare il ruolo delle moltissime rappresentazioni di atti alimentari nell'opera di Thomas Mann, e insieme interrogarsi sulla riflessione dello scrittore a proposito della corporeità e della 'vita'.
Il cristallo nella lavina. Hans Sahl
Nadia Centorbi
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 200
Questo studio di Nadia Centorbi sviluppa un'indagine sulla figura e l'opera di Hans Sahl nel contesto del suo tempo, con focus specifico rivolto alla questione ebraica - di cui si tratta nella prima parte del libro - sulla quale la ricerca scientifica non ha mai offerto sufficiente chiarezza; e poi all'esilio europeo dello scrittore (1933-1941), che invece occupa la seconda parte di questa ricerca. L'intarsio tra vita e opera è imprescindibile per un autore come Sahl, che fu acuto e attivo testimone del suo tempo ma anche cristallo tra i cristalli nella lavina della storia.