Besa muci: Astrolabio
Gli albanesi tra Occidente e Oriente. Sulla nascita della letteratura albanese
Eqrem Çabej
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2006
pagine: 105
Ecologia della bellezza. I gusti della natura
Ferdinando Boero
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2006
pagine: 162
Della tarantola o sia Falangio di Puglia
Francesco Serao
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2006
pagine: 256
Serao fu celebre per le sue lezioni accademiche "Della tarantola o sia Falangio di Puglia" che nel 1742, in un clima di crescente e diffuso scetticismo verso le reali responsabilità dei ragni nel provocare la sindrome del tarantismo e riprendendo le osservazioni di Tommaso Cornelio, diedero il colpo di grazia alle teorie magnetistiche e iatromeccaniche che avevano imperversato fino a quel momento. In una dotta e appassionata revisione critica della letteratura scientifica a lui precedente, Serao smontò pezzo per pezzo l'edificio del tarantismo costruito sulle fragili fondamenta della credulità e fondò la prima convincente teoria di una malattia generata non da veleni reali bensì dalla melancolia fino a divenire un vero e proprio "istituto della nazione". L'opera di Serao costituisce uno squarcio aperto sulla società intera del Mezzogiorno alla vigilia della Rivoluzione Partenopea del 1799: un affresco sorprendentemente attuale da cui traspaiono, a colori vividi e lancinanti, i lineamenti di un mondo in bilico tra la più raffinata modernità intellettuale e la più spaventosa arretratezza di mentalità, tra inaudita violenza ambientale e profonda umanità collettiva, tra impulsi europei al progresso e vincoli tenaci alla feudalità.
Storia dell’indifferenza. Geometrie della distanza dai presocratici a Musil
Sebastiano Ghisu
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2005
pagine: 498
"Le immagini del mondo investono e attraversano il soggetto da parte a parte. Ne attraversano lo sguardo, lo trascinano emotivamente. Lo coinvolgono, virtualmente in modo sempre più realistico, nel mondo. Se è così, come è possibile allontanarsi dal mondo quando il mondo ci trafigge con il suo sguardo? Come è possibile criticarlo, esserne indifferente?" Queste domande guidano un viaggio attraverso le pieghe del pensiero occidentale alla ricerca di quell'altrove, di quella fortezza in cui si rifugia l'indifferenza che volge le spalle al mondo. Ma da quello stesso altrove, prodotto dell'arte della distanza, la critica può osservare il mondo degli uomini, per giudicarlo, conoscerlo, svelarne l'essenza.
L'imperativo categorico
Jean-Luc Nancy
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2005
pagine: 96
L'imperativo categorico è il testo che segna una vera e propria svolta nel pensiero di Jean-Luc Nancy. In esso si trovano espressi (stando anche a quanto afferma Davide Tarizzo in Il pensiero libero) i temi e le costruzioni concettuali de La comunità inoperosa, concepita e scritta praticamente negli stessi anni. L'opera viene realizzata all'inizio degli anni Ottanta, raccogliendo una serie di saggi che Nancy scrive per alcune conferenze. Oltre ai temi principali, quelli della legge e del giudizio, il testo affronta la questione spinosa del soggetto (dalla quale prende le mosse quel movimento del pensiero francese che oggi viene ricordato come poststrutturalismo), ma anche la funzione etico-politica della filosofia, tema abbandonato dal decostruzionismo, ma che in quegli anni (anche da parte di Derrida) viene recuperato.